Riforma costituzionale e legge elettorale



Almeno qualcosa scrive. Secondo me chi va bannato è Dionisia che non risponde mai a un cazzo e ogni tanto esce con spam one-liner delirante.


Anche Thargan scriveva, ma almeno quando veniva colto in fallo pigliava e spariva per qualche periodo.
OdIx non è manco capace di abbozzare e persiste.
Dionisia sinceramente non si capisce perché non sia bannato, è palesemente un troll.


è sotto la mia personale protezione!


The hero we deserve.


Nei motivi per il NO, il punto 6 è vero?



Non mi pronuncio sul bannare, però sono d'accordo che almeno Odix ci prova a sostenere la sua idea. Non è solo un continuo spammare slogan letti da altre parti, senza mai argomentare.

edit: negli ultimi giorni ci sono stati un sacco di no. Siamo passati da un 35 ai 60 di adesso. Fatevi sentire con argomenti del perché votate no! Ne può uscire un bel confronto.


E' la pratica da sempre.


No, forse non mi sono spiegato. Quelli sono i motivi per votare "NO", ovvero sostengono che con la riforma soltanto i decreti governativi avranno data certe. A me invece sembrava di aver capito che tutte le leggi (parlamentari e governative) avranno data certa.


Intendevo dire che con la riforma il governo può indicare alcune leggi come "prioritarie", ma non né uno scandalo, né una novità sulla sostanza, visto che è la pratica dell'azione del governo da sempre.


Basta leggere il testo della riforma e non c'è scritta quella limitazione:



grazie. Mi sorgono un altro paio di domande, se hai la pazienza di rispondere:

1) Sono potenzialmente illimitate quelle richieste?
2) Sostituisce o si aggiunge all'attuale decreto governativo?


1)Ci sono 2 tipi di limitazioni:
-il primo è che serve il voto favorevole della Camera, infatti parla di "chiedere alla Camera che deve deliberare entro 5 giorni dalla richiesta" quindi la Camera potrebbe anche non dare il consenso.
-il secondo è un regolamento di tale pratica che dovrà essere contenuto nel regolamento della Camera e che ne individuerà i limiti.

2)Si aggiunge al decreto governativo perchè ha una diversa funzione.
Il decreto entra immediatamente in vigore, serve per i casi di urgenza in cui non averesti tempo di aspettare (perchè questo nuovo procedimento potrebbe cmq richiedere 5+70+15=90 giorni cioè circa 3 mesi).
Per altro la riforma costituzionale introduce delle limitazioni alla decretazione d'urgenza.


Taglio tutto il resto perché è molto chiaro. Sei sicuro di quanto dici? forse è una mia mancanza di linguaggio giuridico, ma dire che "può chiedere alla camera dei deputati", alle mie orecchie vuol dire che può chiederlo come no, ma una volta che lo chiede la camera è obbligata a seguire l'iter (rimane cmq la durata dei 90 giorni come dicevi tu). Se dovesse sottoporre a voto di maggioranza l'iter, non sarebbe stato specificato?
Ma lo dice infatti:



Il governo chiede alla camera di deliberare in 5 giorni se mettere il disegno di legge in quella corsia preferenziale.

Se la Camera in quei 5 giorni si esprime in senso affermativo allora poi ha 70+15 giorni di tempo per pronunciarsi in via definitiva sulla legge.

Si'. La richiesta pero' non necessita neppure di una riunione a priori, quindi e' di facile attuazione per i senatori/consiglieri regionali o quello che saranno (non conosciamo ancora la legge elettorale).

Si', ma nulla e' specificato sui tempi di calendarizzazione di una legge che dal senato torni alla Camera. Quindi una legge puo' stare 30 giorni in Senato, subire una modifica, essere messa in lista per la discussione alla camera e li' stare all'infinito.

Si', ma una legge che dal Senato tornasse alla Camera sembra non possa essere modificata ulterioramente, solo approvata o meno.
Questo significa che se il governo fa approvare un testo e il Senato lo cambia in maniera importante, se il governo vuole avere un testo che torna nella sua direzione iniziale l'unica cosa che puo' fare e' lasciare decadere quello che ritorna e iniziarne un altro, magari diverso ma piu' simile all'originale. A questa nuova legge, il Senato potrebbe appellarsi di nuovo. E la melina ricomincerebbe.

Veramente, questa riforma costituzionale e' un chiaro compromesso al ribasso di una "maggioranza" debolissima, l'intelligenza politica di Renzi che ha spinto per fare una riforma del genere in un parlamento cosi' frammentato (e di fatto per farla passare a maggioranza ha dovuto fare cose increbili tipo sostituire a forza i membri del suo stesso partito in commissione affari costituzionali) mi sembra veramente bassa. Io non credo riusciro' a dire si'.


tutto molto chiaro, grazie.


Richiede che siano 1/3 di senatori a farne domanda, mi sembra già una richiesta piuttosto gravosa per la semplice richiesta di poter esaminare una legge.



Beh ma quella è una scelta della maggioranza, alla Camera è la maggioranza espressione del governo a decidere, l'importante è dare tempi certi per il passaggio al Senato dove potrebbe anche esserci una maggioranza avversa e quindi era necessario prevedere tempistiche stringenti.



No non è così, la Camera può accettare o rigettare le richieste di modifica del Senato, se le accetta la legge passa con le modifiche, se non le accetta la legge passa senza modifiche, ma cmq la legge non torna più al Senato.

Uhm, mi era stata spiegata diversamente... Se fosse cosi', quale sarebbe il ruolo di "garanzia" del senato, che difatto non ha nessun potere? Se non sulle questioni regionali, che io personalmente preferirei rimanessero di competenza regionale ma vabbe'...


Di garanzia sulle questioni delicate di natura costituzionale, sulle quali rimane il bicameralismo perfetto e quindi il potere di veto del Senato, ma in quel caso è giusto perchè sono materie delicate.

Avrà una funzione di garanzia sulle nomine perchè non dimentichiamoci che 2 giudici costituzionali saranno nominati dal senato, 2 consiglieri della Rai sono nominati dal senato, gli esponenti delle autorità di garanzia (es. Agcom) sono generalmente nominati per metà dal Senato.

Sulla legislazione ordinaria può portare il suo contributo, proporre modifiche ma senza aver diritto di veto.
Non ha in questo senso una funzione di garanzia in senso stretto semmai più di contributo portando un punto di vista diverso cioè quello delle regioni (i consiglieri regionali possono accorgersi o essere più sensibili ad aspetti che li toccano più direttamente e a cui un legislatore nazionale magari non aveva pensato e quindi proporre modifiche di conseguenza), o sennò può avere una funzione di opposizione se utilizzata per fare ostruzionismo, fermo restando che però potrebbe solo dilatare un po' i tempi ma non bloccare.