Riforma costituzionale e legge elettorale



cioè?


e questa è una cosa che mi sta sul cazzo di renzi (per quanto, se si votasse oggi per le politiche, voterei lui). perchè diavolo devi metterti in mezzo in una roba che non c'entra nulla con te?


http://www.repubblica.it/politica/2016/05/03/news/riforme_referendum_spacchettamento_quesiti-138960231/?ref=HREC1-2

praticamente invece di avere un quesito unico l'idea è di farne una decina (?) in modo da avere più possibilità di bocciare almeno qualche punto o comunque mal che vada di castrare la riforma




quello che dicevo
è giusto che si dimetta se non passa il referendum (per il tempo e gli sforzi impiegati), ma è SBAGLIATO ridurre il tutto ad un referendum pro o contro renzi. E sbaglia sia lui che chi dice "voto no per mandarlo a casa/voto si figo renzi" senza informarsi su cosa invece sta votando

anche perché se vince il no si andrà avanti come gli ultimi anni, col paese ingovernabile (al netto di "inciuci"), e riforme ridotte al minimo indispensabile per non scontentare nessuno


chiaro l'intento, però un senso ci potrebbe anche essere. Tutto dipende da che cosa è effettivamente spacchettabile.

Per dire, l'abolizione del CNEL potrebbe benissimo essere votata a parte, non ha nessuna attinenza con il nuovo assetto del Senato.

Ovvio che invece non ha senso votare separatamente quesiti che riguardano il nuovo assetto del Senato (numero di senatori e modaltà di elezione, per esempio).
È un referendum confermativo su una legge di riforma costituzionale, votarlo per parti stravolgerebbe l'impianto della legge, è l'ennesima supercazzola delle opposizioni a cui si aggiunge un pezzo del pd che punta solo a cacciare renzi


spiegami perchè votare separatamente per (esempio) mantenere il CNEL "stravolgerebbe l'impianto della legge".

dipende da come fai le parti.


ha giocato d'anticipo, lo avrebbero comunque fatto i suoi oppositori, è una mossa sensatissima a livello politico
Voto quello che vota Mr.Fobes

Perché il legislatore cambiando parti della costituzione ritiene di aver raggiunto un nuovo equilibrio per la stessa, non è roba dove si fa taglio e cucito come pare e piace.

Non è questione che non ha senso fare un quesito separato sul CNEL o sulle province, è che è il solito metodo delle opposizioni per far fallire la riforma dell'abolizione del bicameralismo perfetto togliendo altre parti dove sanno che gli italiani sono schiacciatamente a favore


Per me sarebbe stato più che sufficiente, in aggiunta istituire una commissione permanente dedicata nello specifico alle questioni regionali e degli enti locali - tanto è in Commissione dove si lavora, non in aula -.
Ecco che hai risolto la questione del far valere le loro istanze nel processo legislativo nazionale, meglio così piuttosto che avere senatori part-time con doppio incarico.
Se ne fai un problema di peso sarebbe stato sufficiente aumentare il numero per alcune regioni, lasciando comunque in minoranza il totale complessivo di questi senatori "speciali".
Poi, ripeto, io voterò sì, ma in ogni caso il sistema lo trovo inutilmente complicato.
In ogni caso c'è da mettere il cuore in pace, il referendum non passerà in ogni caso e la riforma andrà purtroppo a gambe all'aria.
Tutti i sondaggi fatti fino ad oggi cmq danno ilo sì in maggioranza.

Secondo me può vincere per alcune ragioni:
- c'è il voto favorevole del Pd che è il partito con il maggior numero di militanti e sono militanti molto politicizzati che non stanno a casa ma quando c'è da andare a votare si muovono, il Pd è una macchina che sposta un bacino non indifferente di voti, questo ha maggior valore in un referendum in cui non c'è il quorum, infatti il referendum del 2001 fu vinto dal centrosinistra.
- nella riforma ci sono diversi punti che possono anttrarre l'elettore populista e antipolitico, l'abolizione delle indennità per i senatori o l'abolizione delle province, ho sentito diverse persone dire "io vado a votare sono 315 stipendi di parassiti in meno da pagare".

Questo è un sondaggio recente di pochi giorni fa:



Tutto può essere, ma sono fortemente dubbioso.
Dall'altra parte viene comunque percepito come un referendum contrario a Renzi e già solo questo è forte incentivo per andare a votare per molte persone.
Basta guardare il referendum per le trivelle, quelli sono numeri che riescono a muovere gli antagonisti attuali del PD e in particolare di Renzi.
Si tratta di tanta, tanta gente, indipendentemente dal fatto che in quel referendum si sia raggiunto o meno il quorum.


Così avremo i due schieramenti che invece che gridare "vota si" o "vota no" diranno "vota: si, si, si, no, si, no, no, si, no, si"
Da qui ad ottobre le intenzioni di voto possono cambiare 4 volte
anche dall'81 ad oggi
riforma dello stato

http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1981_12%2F19811210_0007.pdf&query=Materiali%20e%20proposte%20per%20un%20programma%20di%20politica%20economico-sociale%20e%20di%20governo%20della%20economia
Il referendum conferma la legge di revisione costituzionale approvata. Per fare 10 quesiti non dovrebbero esserci 10 leggi distinte da confermare??


Non capisco dove vuoi arrivare.
Che il PD del 2016 non è il pci del 1981?
No shit Sherlock!
Penso voglia semplicemente dire che è dall'81 ad oggi che si parla di superamento del bicameralismo perfetto (in particolare nella sinistra).

Anzi in quell'articolo si parlava di passaggio al monocameralismo, quindi una soluzione ancora più radicale di quella che si ipotizza nella riforma costituzionale di Renzi.
Sì, in sostanza.
Mi colpiva anche la necessità sentita di avere un governo più incisivo(edit un PDC).
Quello, che penso fosse il pensiero di Berlinguer, scritto da Berlinguer, sarebbe stato meno barocco(mi pare dicesse e1ke), ma non so se se lo sarebbero votato allora come ora, considerando che parte della complessità (di legge elettorale e rif)deriva dalle mediazioni.