Regionalizziamo il debito pubblico

Guarda che le "cagate siciliane/calabresi" sono il risultato di aver svuotato il Sud e da tempi lontani.
Ora serve pazienza !!

Per ricostituire un nuovo popolo del Sud, che sia pronto ad una vera secessione dal resto di questo Paese, ci vorrà un pò di tempo.
Sempre che i parassiti di Roma non s'inventino qualche altro escamotage per terrorizzare quelli del Sud e mantenerli in uno stato di colonia permanente.
Anche in questo caso il brianzolo dovrà avere pazienza e pagare.

F. S. Nitti ,Scienza delle Finanze,Pierro,1903(pag 292)





grazie inghilterra per l'unità d'italia...

Se la mettiamo su questo piano, a me e a milioni di altri meridionali, cosa vuoi che me ne freghi dell'imprenditore brianzolo che non vuole pagare per le regioni meridionali? Stiamo parlando di equità o di interesse patrimoniale?
non ho capito l'obiezione.


Il tempo e' finito. La verita' e' che il sud e' in queste condizioni perche' conviene che stia cosi', e' un ottimo bacino di voti per i partiti affiliati alla mafia.

Per bonificarlo servono calci in culo, non tempo. Calci in culo alle persone giuste, naturalmente.
Peccato che non appena lo stato ci prova, i magistrati saltano in aria sulle autostrade e i politici si cagano addosso.

Se isoli fiscalmente tali regioni, ben presto ti trovi tutta la merda al nord.

non credo che i problemi di mafia, corruzione e disoccupazione si risolvano portando pazienza.

questo non per portare acqua al mulino dei leghisti, perché le loro non-soluzioni non mi interessano.

Sono io che non ho capito l'obiezione che all'imprenditore brianzolo non gliene freghi dell'Unità d'Italia o di quant'altro
E' chiaro che non gliene frega, ma non è sull'opinione dell'imprenditore brianzolo che si deve costruire un'equità giuridica ed economica per il Paese.
Salvo che la tua volesse essere una constatazione di fatto.
Non voglio imbarcarmi in una discussione di storia contemporanea, anche perché non rientra neppure nelle mie competenze. Ad ogni modo, stante la nostra Costituzione e i suoi doveri inderogabili di solidarietà sociale, l'imprenditore brianzolo può lamentarsi solo fino alla curva. Almeno finché non si cambi la Costituzione... nei limiti sanciti dalla medesima (art. 139); che, a ben vedere, non consentono di rimuovere il principio di solidarietà: quindi, più che cambiare la Costituzione, l'imprenditore brianzolo può solo sperare in un colpo di stato
Quanto poi sia giusto che il Nord si accolli certe spese, dipende anche dalla valutazione storica delle responsabilità delle regioni del nord nell'attuale assetto sociale, culturale ed economico del Meridione.
non volevo mettere in discussione il principio di solidarieta', volevo solo dire che la gente del nord e' stufa di pagare gli sprechi del sud. Tuttavia sbagliano nella scelta della soluzione: troncare l'italia dal punto di vista fiscale e' un chiaro boomerang.

L'unica soluzione e' eleggere una classe politica che non abbia paura della mafia, che non abbia bisogno di voti comprati, e che abbia le palle di pestare i piedi a coloro che vivono di assistenzialismo. Un simile partito non esiste.
Diamine, sarebbe più semplice separare fisicamente l'Italia.

Ovviamente hai ragione. Però basta vedere come è stata accolta, trattata e discussa le nuova legge sul reato di corruzione da parte dei vari schieramenti tanto per avere un esempio del tipo di struttura sociale (ed economica, la mafia di soldi, e quindi di potere, ne ha parecchi) che occorrerà andare ad impattare; sarà un percorso assai difficoltoso.
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io penso che la democrazia non funzioni, e quando fai scegliere le masse rendi la vita facile ad imbonitori e miliardari (o a gente supportata da miliardari)

alternative? non ne ho

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Cioè quel F.S.Nitti è Francesco Saverio Nitti?

Non ci credo molto sinceramente a queste stime. Anche perché manca la % di distribuzione di quel denaro sulla popolazione del sud e quant'altro.
Che il regno delle Due Sicilie fosse praticamente più ricco di tutto quello che stava al di sopra di Roma, mi pare veramente assurdo.
E soprattutto, quanto di quel denaro era in mano alla Corona?

Era uno stato sostanzialmente feudale in cui la ricchezza era iniquamente distribuita tra Corona e nobili, l'appropriazione "indebita" è stata dal quel punto di vista. E poi è mancata una politica adeguata nella distribuzione delle terre.



La Lega Sud mi mancava.
Non è che sia malvagia come idea, però dev'essere appoggiada da un federalismo (fiscale perlomeno). La decentralizzazione del potere probabilmente ci gioverebbe


sì è quel francesco saverio nitti. e il regno delle due sicilie traboccava d'oro, quello si sa da sempre. quello che solo recentemente è stato rispolverato è l'appoggio di sua maestà inglese alle scalcinate truppe garibaldine.
della sua flotta schierata a protezione dei mille, del supporto su terra etc etc. che hanno permesso a quattro morti di fame dipendenti dalla francia di conquistare uno stato sicuramente non votato alla guerra ma altrettanto sicuramente più moderno e ricco e più grande. se non ti ho convinto, vedi quale è stata la prima ferrovia creata in italia... no, non nel piemonte. nè in lombardia ma la napoli-portici.
se non ci credi consulta la fonte.
No che l'appoggio sia stato dato per motivi strategici dall'Inghilterra, lo sapevo. Non ho approfondito i vari discorsi ma sui testi di storia delle scuole non si fa mai riferimento all'oro della corona delle Due Sicilie .
Anzi, ti dicono solo che sotto il Cavour il Piemonte è diventata una Ubba Grande Potenza (salvo poi fallire orrendamente davanti agli austriaci) .

P.s.: e comunque credo che la prima ferrovia passi abbastanza inosservata in un panorama culturale in cui per tutti i più grandi storici conta la ferrovia industriale.


No, è una sonora stronzata.

Non distingui più debiti e crediti e come è già stato detto il sud sprofonderebbe.

La chiave è collaborazione, in sede nazionale e in sede europea tra nazioni, non "aiutati che il ciel t'aiuta" per prendere un centinaio di voti in più.

Almeno avesse detto che la Sega Nord pagherà il debito pubblico con i soldi ladrati.

I quali, a proposito, che fine hanno fatto?
E' tutto vero purtroppo. Espelliamo dalla discussione le note di colore (la ferrovia e altra retorica meridionalista ), le rimanenti questioni sono valide.
L'annessione dei rimanenti Stati pre-unitari da parte del Regno di Sardegna e' una delle carognate piu' grosse del XIX secolo. Toscana e due Sicilie hanno pagato prima lo scotto di un'unione bancaria (perche' quello che non vi viene detto e' proprio questo, i Savoia avevano bisogno di incorporare i crediti delle banche duosiciliane, toscane e romane) e doganale che attraverso l'imposizione di dazi (il Nitti ve lo spiega benissimo, e' il padre della scienza delle finanze e peraltro ha descritto magistralmente l'incapacita' e la corruzione delle elites sia settentrionali che meridionali dell'epoca, le sue tesi verranno confermate dai vari scandali dei decenni successivi) ha devastato i comparti produttivi dell'economia meridionale.

Per darvi qualche informazione aggiuntiva. Contrariamente a quanto si crede, il Regno delle due Sicilie non era particolarmente burocratizzato, la pressione fiscale era bassissima e non si assisteva a grosse ingerenze da parte dello Stato (la causa di quegli enormi depositi in oro), era uno Stato passivo, le opere pubbliche erano rare. Il sistema catastale era tavolare con un'imposta fondiaria quasi inesistente. Il primo provvedimento dei piemontesi fu l'introduzione del notariato e della tassazione fondiaria. Recuperate qualche dichiarazione dei ministri dell'epoca, non sono molto lontane dal , interi impianti industriali vennero espropriati per favorire il nascente settore industriale genovese (incidentalmente di prorieta' di un ministro). Scandali del genere se ne sono visti nei primi decenni del Regno, ad esempio quello della Banca romana (in sintesi il primo vero caso di trasferimento di ricchezza da Nord a Sud dissimulante l'ennesimo episodio di corruzione).
E non parliamo del debito pubblico, visto che Toscana e Napoli pagavano un premio bassissimo per l'emissione di titoli che con l'Unita' dovette convergere sui valori degli omologhi Sardi (molto piu' alti), gia', ancha allora esisteva lo spread. Considerate che il Banco di Napoli fu fondato nello stesso periodo del MPS, BdN e' stata la prima banca al mondo ad utilizzare modelli statistici ed econometrici, a dotarsi di un centro studi e sedi distaccate in extracontinentali. A Napoli avevano sede alcune delle istituzioni finanziarie piu' importanti dell'epoca.

Comunque ai Napoletani e' andata di lusso. I Savoia avran sterminato qualche decina di migliaia di persone, tra civili e pseudo-briganti. Ai Veneti e' andata anche peggio, venivano trattati come bestie, quasi fossero una colonia.

Questi (i Savoia) sono stati la casta regnante piu' meschina e patetica d'Europa, e per sangue e lignaggio e per disonesta'. Dei delinquenti della peggior specie, si son portati via persino gli arredi di Palazzo Reale che i Borbone avevano deciso di lasciare a Napoli perche' patrimonio dei cittadini delle due Sicilie.

Su Inglesi e Francesi, il loro intervento fu particolarmente devastante (piu' gli Inglesi, Napoleone III desiderava un'Italia federale con a capo il Papa oppure i Borbone, nel pieno rispetto dell'ideale mazziniano-massonico e badate bene, Napoleone III odiava i mazziniani), gli Inglesi corruppero di tutto grazie all'oro Ottomano e inviarono qualche nave di supporto.
Lo stesso Garibaldi si rammarico' di quanto il Re si fosse dimostrato un cialtrone.

Tante cose non vi vengono dette, nei libri non troverete alcuni aspetti fondamentali del Settecento e dell'Ottocento: l'Illuminismo Napoletano, non si parla di Tanucci, del riformismo monarchico, del Granducato di Toscana, il progetto di Mazzini e' liquidato con una nota. Insomma, la storia italiana e' insegnata dal punto di vista dei piemontesi, fatevi un favore, recuperate i vari carteggi di Ricasoli e dei suoi messi (britannici) sulla questione romana, comprenderete come ragionava il potere.
Gli stessi massoni (che hanno creato gli USA) e che ogni tanto venivano citati, vennero ideologicamente emarginati. Ai regnanti poco interessava il benessere del popolo, loro scalpitavano per sedere al tavolo degli adulti, da questo punto di vista, associazioni e relazioni erano utili solo finche' perseguissero lo scopo.

Per la questione del debito, non esistono convenzioni internazionali (ci sarebbe una convenzione di Vienna sul debito pubblico che non e' mai stata ratificata) tranne quella di Vienna del 1978 che non codifica in tutto e per tutto il diritto consuetudinario. In assenza di una prassi inveterata, e' agli Stati rimessa la facolta' di decidere come operare la successione. Nel caso dello smembramento della Cecoslovacchia e dell'URSS, gli Stati si divisero il debito in base alla popolazione e al GDP.
I bondholders si riservano il diritto di azionare eventuali clausole collettive laddove i titoli siano emessi secondo common law britannico o altra legge (incidentalmente ne so parecchio), ma alla fine sono pur sempre gli Stati a dover esercitare la sovranita' internazionale. Buone feste.
Bella l'analisi (quanti libri hai aperto per scrivere tutto in dettaglio? ), ma dal quadro complessivo sembrava fosse tutto studiato a tavolino nel 1860 per ridurre tutti in schiavitù.
Quando in realtà le cose sono state fatte alla carlona: ben venga l'unità se posso disporre del patrimonio in oro di uno degli stati più ricchi in Europa.
E poi si sa che l'organizzazione non fa parte di questa penisola.

Poi non capisco, ancora ci ragionate su sulla regionalizzazione del debito pubblico?
A parte che non ho capito dove si vuole arrivare, non c'era una teoria economica che diceva che ogni stato deve avere sempre e comunque una parte di debito pubblico?
la cosa scandalosa è che io ricordo il libro di storia che liquidava il brigantaggio con il fatto che ai meridionali veniva imposta una leva di 3 anni contro i 18 mesi del regno delle due sicilie.
eh sì, roba che giustifica tutto!
i libri di storia delle scuole sono qualcosa di scandaloso sulla questione...

Eh vabbè non è così semplice.


Non è questione di voti. E sinceramente che l'abbia detto la Lega o Tonio Cartonio è irrilevante.

Adesso voglio farti una domanda: sei favorevole agli eurobond?



Cifre un po sparate a caso, nessuno conosce l'entità dell'evaso. Fanno prima a chiedere 4 tranche da 500 miliardi a tasso attuale o al ribasso alla BCE, purtroppo il trattato di Lisbona ci lega le mani.
Non ho capito che vuoi dire, Schidzo. La presenza di un certo livello di debito (o meglio, di titoli di debito pubblico) e' condizione necessaria perche' le banche centrali possano operare la loro politica monetaria (penso al segmento OMO) e influenzare i tassi (le notizie gustose di questi giorni ), e' macro.

Il debito e' necessario anche per mettere in moto gli investimenti (riponete i paletti e l'acqua santa) e nell'incertezza certi agenti avranno poi bisogno di safe assets (non solo istituzionali, pensa anche ai singoli, senza poi parlare dei vincoli legali).
In Europa la situazione e' piu' complessa perche' hai una Banca centrale mummificata, un bene rifugio in scarsita' relativa (il bund) e con yield negativo sul brevissimo termine appaiato ad un sistema come il TARGET2 che impone alla Buba di scaricare e coprire lo scoperto di banche periferiche per conto delle centrali piu' deboli, operazione che non puo' fare a meno che non si decida di forzare l'opinione pubblica. Per questo ritengo gli Eurobonds come una soluzione solo temporanea. Sono i problemi strutturali dei paesi membri e dell'intera unione a dover essere risolti.
Il debito preso come singola componente non e' negativo, anzi, decidessero di spenderli bene e magari (cito Ricardo) di non far pagare il conto ad altri.


Sull'Unita' d'Italia e sul perche' del fallimento mazziniano dovete leggere Gramsci o l'ultimo Garibaldi.

Sulle centinaia di migliaia di morti ha scritto Gramsci:



P.S. I primi campi di concentramento sono stati creati dai Savoia, c'e' anche una bella targhetta commemorativa da parte della Presidenza della Repubblica.