Reddito Minimo Garantito



Non usare parole complicate che poi schizzo non capisce.


Sì, l'Art. 53 parla di "sistema tributario", le singole imposte possono non essere progressive.


Yup, e questo è il risultato dello studio di una funzione che era programma stabile nelle facoltà di giurisprudenza (scienza delle finanze o diritto finanziario, oggi credo facciate prevalentemente tributario).
L'Ires è proporzionale per ovvi motivi, per postdatarne gli effetti si può agire sulla deducibilità di certi oneri (ad esempio swap)
Tre cento euro a testa da giocare obbligatoriamente con booker stranieri.
Con le tasse sul gioco d'azzardo recuperiamo parte della cifra ed importiamo soldi dall'estero.


Anche perché la progressività mal s'adatta a certe imposte.



Da noi sì, almeno, io avevo unicamente tributario (per scelta), in altri indirizzi se non ricordo male erano presenti altre materie più specificatamente rivolte alla finanza ed economia.





L'ho citata solo perché il mio cervello l'abbina immediatamente all'IRPEF, se andiamo avanti ancora un po' passo all'IVA, alla riforma del '71 e poi al processo tributario

E' abbastanza standard, vi fanno studiare prima l'Iva e le direttive in virtù del forte stimolo offerto al processo tributario dalla giurisprudenza europea (leggasi, le bordate che le istanze sovranazionali e le tirate di barba ai giudici delle corti italiane, compresa quella Costituzionale).




Sonne, cosa pretendi dal sistema tributario di una nazione che, in passato, nei lavori preparatori del '71 lo riassumeva in maniera brutale e ampiamente critica affermando che:

"Il sistema tributario italiano è tale da dover essere considerato obiettivamente inapplicabile e se venisse applicato comporterebbe l'impossibilità di sopravvivenza per larghi settori della nostra vita economica"

Tra l'altro, l'epilogo del capitolo dedicato a questa riforma, chiudeva in maniera assolutamente scoraggiante affermando che, i problemi del '71, ce li stiamo ancora trascinando adesso (caoticità della legislazione, sovrapposizioni interpretative, strumenti di dubbia utilità e capaci di confondere le idee come le circolari e tanta altra roba)
Se il buon giorno si vede dal mattino, noi abbiamo un risveglio proprio del cazzo
Per fortuna che il diritto comunitario ha dato spinte positive di sviluppo e miglioramento.

Comunque sì, per quanto riguarda l'impostazione di studio, anche se ovviamente vengono prima i principi costituzionali degli artt. 23 e 53 Cost., solita spruzzata di fonti, apporto del diritto comunitario e via verso le nozioni di reddito, etc.
Aggiungo una considerazione sul fronte del "pro".
Per ragioni legate alla propensione marginale al consumo, una manovra di redistribuzione (perché di fatto questo è il rmi), fa aumentare i consumi e "tiene" una quota maggiore di reddito nei confini nazionali.


non son d'accordo .. il made in italy e costoso e bene o male e acquistato maggiormente dalle classi medio-alte , ridistribuendo la ricchezza dal alto in basso le cose peggiorano ..
Se te dai 3000€ a un disoccupato che non riusciva a vivere, ottimizzerà meglio i consumi al risparmio non alla qualità .. e quindi la scelta punterà al basso costo che non è made in italy.
Con questo non voglio dire che sono contro al reddito minimo , ma semplicemente che non credo che la quota maggiore di reddito resti nei confini nazionali.

Io sta cosa la vedo nel mio lavoro e trovo la conferma anche nella parola di molti artigiani.

Il made in Italy lo vendi all'estero.
Infatti gli export sono al massimo da anni.
Invece i consumi interni sono a picco.

La trickle down economy non ha mai funzionato.


Come da accordi ti rifaccio la domanda qua, i parlava di reddito a pioggia senza grossi problemi per io di gestione quindi ti chiedevo se sto reddito è inteso imponibile fiscalmente oppure no

Se sia imponibile o meno non è una pregiudiziale sull'operazione.
Ovviamente un rmi imponibile con un'imposta unica alta (come nell'esempio di Carr, ma anche qui non è una necessita è solo una cosa per facilitare i calcoli immagino) "trasferisce meno" e tutti i suoi effetti sono leniti ma concettualmente non cambia molto.

Certo un rmi di 2k l'anno tassato al 50% non vale manco la pena di starci a fare i conti su
Sì ma non ho capito se è imponibile IRPEF o meno perché cambia molto.

Se fosse imponibile IRPEF implicherebbe una gestione dietro dell'operazione costosissima, dai controlli ai dichiarativi che diventerebbero in pratica obbligatori per tutti quelli che non hanno già redditi IRPEF.

Sena contare che devi dare la possibilità al cittadino di rinunciarci qualora sia più conveniente la rinuncia, un po come per la detassazione dei redditi da incremento della produttività.

Insomma torniamo al discorso di oggi che ci sono una miriade di costi nascosti dell'operazione che vanno oltre al reddito.

Senza contare che rischi il nero, prova a immaginare chi ha redditi inferiori agli 8000 euro, se avesse il reddito di cittadinanza avrebbe l'interesse a non dichiarare parte dei redditi per non sforare gli 8k.

Io sinceramente i benefici che si vanno a ricercare li cercherei in altro modo.

Scuola pubblica e università con alloggi per i fuorisede in base al rendimento scolastico, incentivi per la spesa in beni alimentari per gli indigenti, edilizia popolare di nuova concezione, contributi per chi ha figli (detrazioni IRPEF + cibo pannolini spese mediche ecc ecc per i figli in base all'età ecc)... insomma sicuramente più complesso e a lungo termine del reddito di cittadinanza però credo più di maggior respiro come intervento


Da come e' strutturata, non cambia nulla.
Esentasse la formula e':

tassa effettiva = reddito * .45 - 3600

Dove 3600 euro sono 300 euro l'anno esentasse. (tassa negativa vuol dire sussidio)
Non esentasse ti do' 8000 euro lordi e la formula diventa:

tassa effettiva = (reddito-8000) * .45

che se espandi e' esattamente come sopra.


Non e' mai conveniente la rinuncia.


Questo e' un ottimo punto ed e' per questo che secondo me il reddito minimo garantito va fatto attraverso una imposta negativa piuttosto che secondo le linee guida di Fumagalli.

Groin, prova a rileggere la proposta fatta sul primo post e poi dimmi se hai ancora questi dubbi.
Se ho capito bene intendi tassarlo in misura fissa alla fonte quindi non è imponibile IRPEF?

Resta il dubbio forte che così facendo nkn è che risolvi i problemi che generano il bisogno di questo sussidio semplicemente dai un modo a tutti per limitarli in parte.

Io sono più per investire nei servizi che dare sussidi a tutti per pagarsi servizi scadenti, non è detto che uno esclude l'altro per visto le risorse limitate..
Carr Knight ieri sera ci ho ragionato un po su prima di addormentarmi ..
A quanti anni si inizierebbe a prendere sto reddito di cittadinanza ?
Come inquadreresti la cittadinanza per evitare un afflusso di extracomunitari in ingresso ?
Come verrebbe pagato ?? A mo di social card?

Si può stimare quanto un reddito di cittadinanza possa influire sui flussi migratori , considerando che in italia nascerebbero aziende dove sotto pagamento ti garantirebbero un finta assunzione che ti garantirebbe cittadinanza e accesso ai bonus ..

edit: non è che ci troviamo 100.000 cinesi che poi tornano in cina a lavorare ma continuano a incassare

edit:
A me sta bene come proposta , ma per chi ritira le sovvenzioni voglio almeno un controllo delle impronte digitali e il divieto di delegare il ritiro del contate ad altri ..
Ma mica lavorando in Italia si diventa cittadini italiani eh

Si è cittadini per nascita oppure per adozione\riconoscimento, dopo tre anni di matrimonio con un cittadino italiano oppure se nato in italia da apolidi, oppure per concessione del PdR per meriti particolari ecc...

Cece pls
Ma cece nota un punto dolente. Voglio dire, ci sono 30 milioni di cittadini italiani in Brasile. Quelli con 300 euro al mese ci campano pure bene

Non so quale sia il sistema piu' adatto: sicuramente qualche forma di cittadinanza + residenza.


Non e' che sono contrario a quello che dici, e' che credo non sia fattibile.
Voglio dire, si', in teoria questi soldi potrebbero essere spesi dallo stato e magari usando economie di scala essere spesi piu' efficentemente. Ma per dire una cosa del genere devi affermare:

  • Che lo stato italiano spende i propri fondi efficentemente
  • Che lo stato italiano sa cosa serve ai poveri meglio dei poveri stessi.

Il primo punto e' fantascienza spinta.
Il secondo e' piu' filosofico. Magari il poveraccio ogni mese prende i suoi 300 euro e li va a spendere all'enalotto. Magari e' vero che io so meglio di lui cosa gli puo' servire veramente. Ma secondo me no.
Se ti do i miei 300 euro e ti dico di spenderli nel rendermi felice, tu secondo me non li spenderesti come li avrei spesi io e ne sprecheresti parecchi. Anche con le piu' buone intenzioni.

Per carita, io non voglio fare il Milton Friedman della situazione che usa il reddito minimo come scusa per abbattere lo stato. Nessun reddito garantito puo' mai sostituire l'intervento statale nei beni pubblici (trasporti, infastrutture, difesa, ospedali, pensioni, sicurezza...).
Ma secondo me puo' dare veramente una svolta alla lotta contro la poverta'.
Beh mi pare il minimo che i soldi devi spenderli in italia, per questo imo sono meglio servizi più accessibili, anche perché se vuoi risolvere i problemi dei morti di fame non lo fai dandogli 300 euro sa giocarsi al videopoker.
Paradossalmente anche se li spendessero tutti al videopoker sarebbe comunque un vantaggio per l'economia italiana. Certo non sarebbe un vantaggio per gli indigenti ma vabè

Ch epoi Carr da bravo liberal non vuole uno stato padre, ed ha perfettamente ragione.
Chissà quanti di questi soldi andrebbe poi a finire nell'economia sommersa e in attività illecite

Io sono per uno stato Leninista

Facciamo così ti diamo un bancomat con sopra caricati 300 euro al mese con un fai acquisti per determinate categorie di beni.