Rapporto qualità/prezzo

Ciao,
spesso mi capita di intavolare discussioni sul "rapporto qualità/prezzo" degli oggetti.
Ho notato che in base all'interlocutore, molto spesso, vie di mezzo non esistono e si passa da: sei un povero cristo che non spende neanche una lira e che non capisce il valore delle cose, al: sei un fesso che si è fatto spennare il culo per una roba che non vale neanche la metà.
Solitamente chi non ha vissuto almeno l'una e l'altra condizione non riesce a comprendere il concetto di "qualità"... mia opinione.
Voi come vi scannate?
In che senso?
La qualità è un parametro con una componente soggettiva, così come il prezzo nel suo essere alto o basso.

Non è possibile fare delle comparazioni oggettive sulla quesitone, se non a grandi linee. Non c'è molto da discutere, chi si inalbera per argomenti simili è un egocentrico del cazzo.
E probabilmente ce l'ha piccolo.
dipende fortemente dalla tipologia di merce/servizio, in base a quello cambia la posizione e il modo di discuterne
Non credo, qualunque servizio/bene (escludiamo la prima necessità) ha un target e di conseguenza un prezzo.
Un differente target non deve prevedere per forza che l'alto e meglio e il basso è peggio. O si?
un prodotto con un buon rapporto qualità prezzo è quello che di solito si inserisce nella fascia media di mercato e ha delle caratteristiche che si avvicinano alla fascia alta ma come prezzo invece tende ad andare verso la fascia bassa.
portamonete in pelle di vitellino in 3, 2, 1...


Quello si chiama botte piena e moglie ubriaca. Esiste nelle favole.
frescobaldo, sei tu?
no
facile

nigeriane 25€
rumene/macedone 40€
russe/brazil 60€

sopra i 22cm > 90€
La domanda prescinde fortemente dalla categoria merceologica di cui si parla e dalla tua definizione di qualità.

Ad esempio, se parli di un qualità prezzo di un computer, è più importante stare dal lato giusto del picco del price to performance o è più importante, che so, che la manifattura e i materiali del case siano buoni?

Per un orologio, un capo di abbigliamento o qualunque altra categoria dove i diminishing returns sulla funzionalità sono irrilevanti il discorso sarebbe completamente diverso.


In linea di massima non me ne frega una beneamata ceppa di cosa pensa la gente riguardo a come spendo i miei soldi e solitamente cerco di sbattermene il cazzo di conseguenza a parti inverse.
il rapporto qualità prezzo è del tutto illusorio. è dalla nascita del capitalismo che qualità/prezzo è sinonimo di domanda/offerta. l’unico fattore che regola il prezzo di un bene è il prezzo massimo che si può applicare ad esso assicurandosi che lo stock venga smaltito in linea con le capacità di produzione, con la competizione e col valore percepito.
il primo lo regola l’economia, il secondo l’industria, il terzo il marketing.
a grandi linee ovviamente, ma non siamo troppo distanti.
credevo si parlasse di mignottame
anticipato
Boh è sempre tutto relativo: io ad esempio i lettori CD sotto i 4k euro nemmeno li considero.


Marche?
Concordo con The Mag, è estremamente soggettivo. Ad esempio, mi ha incuriosito parecchio sto post:io non spenderei mai una cifra del genere, ma probabilmente perché non ho la capacità di apprezzare la differenza tra un lettore da 4k+ ed uno da 99 in offerta da merdaworld. E qui scatta la curiosità: in cosa consiste la differenza? E come posso apprezzarla? (esperienza esclusa, ovviamente immagino sia qualcosa che richiede tempo).
A me pare che oggi tutto sia, non sottocosto ma quasi, tranne che per prodotti di nicchia o marchi con una forte fidelizzazione.


Credo che mille fosse ironico
Ricordo qualche tempo fa un thread di audiofili proprio qua, che da ignorante totale sull'argomento mi interessò parecchio e che lurkai con gusto.
E sì, si parlava di cifre elevate (per me) non troppo distanti da quella appena citata.