[Politica estera] It's a brave new world, stacce. (Part 2)

fa sempre ridere sentire qualcuno del PP commentare “non è un buon giorno per la democrazia” :asd:

Il Partito Popolare nasce dalle ceneri di una serie di coalizioni politiche conservatrici e post franchiste costituitesi nell’Alleanza Popolare (Alianza Popular ), creata nel settembre 1976 da Manuel Fraga Iribarne, ex ministro dei governi di Francisco Franco, che nel 1982 divenne il principale partito d’opposizione. In seguito alla perdita elettorale nelle elezioni generali del 1986, il partito nel 1987 ha cambiato leadership, con Antonio Hernández Mancha.

Conclusesi la lunga ed intricata fase elettorale in India divengono disponibili i primi assai preliminari exit-poll, con poca sorpresa il BJP, attuale partito di governo, pare ottenere una riconferma.

n’altro che si appresta a diventare dittatore.

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Ed è pure convinto di essere figlio di Dio:

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io lo ripeto fino alla morte ma mettetevi questa corona e basta con ste farse

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I governanti “Uomini della Provvidenza”, sempre una garanzia. :sisone:

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Onestamente ho idea il governo indiano si appresti a seguire le orme di quello turco, e questo nella migliore delle circostanze, dinamica analoge per la progressione dell’impianto istituzionale dell’Indonesia tra l’altro, ma esiste pure la concreta possibilità persegua deliberatamente un percorso già abbastanza agevolato del modello sociale di tramutarsi in un ecosistrma chiuso e molto autoreferenziale abbandonando le ultime vestigia di pluralismo a favore di un impianto oligarchico ammantato da istanze teocratiche. Qualcosa di simile all’Iran ed Israele, o, con le dovute differenze, la Russia stessa.

In passato i governi indiani succedutesi nei decenni hanno spesso implementato politiche draconiane e dittatoriali, ma la dimensione del paese, la frammentazione del potere e le diversità culturali prevenivano la creazione di una struttura di controllo centralizzata ed efficace a cui quindi le autorità potevano più frequentemente opporre una risposta reattiva piuttosto che proattiva; adesso non è più così.

Senz’altro i 200 milioni di musulmani indiani ne subiranno le conseguenze in primo luogo, vedremo le reazioni.

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Fanno sempre così i potenti, c’è una roba stramba uguale in best corea che Kim padre non è morto, è asceso e i suoi discendenti governano in nome suo ispirati direttamente dalla sua volontà. Bibi ha detto che aveva realizzato la venuta di Cristo annunciata nell’antico testamento, pure Berlusconi diceva che era l’unto del signore, poi c’era quello svizzero-americano della fondazione vattelappesca che diceva che gli era comparso l’arcangelo Gabriele per dirgli che era il prescelto per distruggere la Cina, Ghedafi era il re dei re discendente da Maometto, e chissà quanti ne dimentico.

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è un ritorno delle antiche usanze del monarca orientale in cui il faraone era diretto collegamento con la divinità o dei re dell’ancient regime messi lì per volontà divina.

bhe è la versione 1.0 del “merithòòò” :asd:

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Comunque una vittoria netta ed una deformazione permanente del tessuto sociale indiano verso l’etno-nazionalismo confessionale dell’Hindutva provocherebbe un certo interessamento emulativo all’argomento da parte dei settori conservatori della politica statunitense, creerebbe un modello operativo da cui trarre ispirazione, iniziando con l’alterazione dei principi di funzionamento istituzionali verso una condizione di secolarismo non laico, per poi allargare il campo delle operazioni verso interpretazioni moralistiche dovute da parte dello Stato nei confronti dei propri cittadini.

Molto comunque dipenderà da chi succederà a Modi quando avverà l’avvicendamento.

abbiamo impiegato secoli a staccare il potere religioso da quello governativo e in poco tempo si torna al modello del “dio mi ha scelto/dio è con me”

mancava il ritorno di questo altro pazzo

in un modo di pazzi ci sta bene :asd:

Notizia da confermare, al momento non trovo conferme se non dichiarazioni roboanti da parte dei canali associati alle forze armate venezuelane, possibile però da Caracas abbiano deciso di risolvere la disputa territoriale con la Guyana in maniera diretta ma presumibilmente senza incontrare resistenza, anche perché, eventualmente, non è chiaro quanto in profondità si siano spinti e la regione è pressoché spopolata; pare stiano costruendo infrastrutture per permettere lo spostamento di veicoli nella giungla aprendo tracciati e costruendo piste di pannellature.

non credo sia ancora reale la cosa, oltretutto il brasile ha già detto ampiamente che nn vuole rotture in quella zona e che sarebbe intervenuto

Beh, che ci provino di per sé non mi stupirebbe … il Venezuela sta semplicemente imitando i suoi “alleati” (Russia, Cina…)

C’è da dire il Guayana è terra di compagnie petrolifere americane-britanniche, Exxon in primis se non ricordo male, quindi presumo che la risposta non si farebbe attendere…

Per me è una roba del tipo che Maduro si è svegliato, ha piazzato una bandierina su un albero 10m dentro la regione e ha detto “l’abbiamo conquistata!”, la notizia è dell’altro ieri pomeriggio e non ho visto neanche un commento Americano o dei paesi vicini, mi sa di sparata politica

Posto le informazioni siano veritiere e gli sconfinamenti significativi, da accertare, molto dipenderebbe dal tipo di rivendicazioni accampate del governo venezuelano, appunto se estese pure alle acque territoriali ed eventualmente quando disposti siano a contestarle, e ne dubito; sono tutti impianti off-shore a 150 km dalla costa, pozzi sottomarini, piattaforme automatizzate, FPSO e navi da trivellazione, poco di quanto accada a terra impatterebbe sull’estrazione, anche se magari nuovi e futuri progetti di ampliamento delle operazioni verrebbero riconsiderati ma per il momento mi pare tutto molto prematuro.

E non ce lo vedo il Brasile ad avere altro se non un ruolo passivo di difesa del suo territorio, gli Stati Uniti sono però un’altra cosa, ma sarebbe solo l’ennesimo fronte aperto.