[Politica estera] It's a brave new world, stacce. (Part 1)

Dici che gli oppressi odiano i loro oppressori vedendoli come nemici? Mi sembra un pensiero molto negativo cavolo, dovrebbero imparare ad amare il prossimo.
No, intendo dire non esista un limite funzionale a tale processo, e poiche' le rivoluzioni tendono ad essere particolarmente movimentate, la differenza e distanza tra espropriare lo yacht di 65 metri all'oligarca industrale e sparare alla nuca di sua figlia 14enne tende ad essere piu' impalpabile di quanto non sia morale ritenere.
sì malanic, ma c'è da dire che una rivoluzione non procede mai in binari prestabiliti per sua stessa natura

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infatti è per questo che è meglio bloccare sul nascere ogni rivoluzione e prediligere un lento e progressivo cambiamento del sistema dall'interno. In modo tale i vari attori delle classi contrapposte all'interno di una società hanno il tempo necessario a trovare il modo di adeguarsi al sistema, ognuno secondo il proprio peso specifico. Utilizzando gli strumenti democratici preposti al fine di tirare la fune dal proprio lato. la rivoluzione invece è una squadra che molla la fune per un attimo, spara ai dirimpettai, e se la porta a casa creando il suo nuovo sistema di regole. tutto ciò non è mai avvenuto senza una spropositata mole di barbarie.


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Certo, e non dovrebbe esserlo tra l'altro, o non sarebbe tale, per questo tendo ad essere scettico riguardo le rivoluzioni con rateo di attrito inferiore all'1% della popolazione; per il resto considero le strutture sociali come l'equilibrio instabile quale prodotto di tensioni permanenti, contrapposti fronti d'interesse perseguenti i loro scopi che si accumulano fino ad un punto di rottura, le democrazie liberali, nella loro definizione ed infrastruttura istituzionale attuale, dubito seriamente sopravviveranno a piu' di 2-3 generazioni, a seconda delle circostanze.


si ma a che prezzo. le fondamenta di una nuova società sono pucciate nel sangue.
prima accettiamo che ci sarà sempre un re/banchiere e ci sarà sempre un suddito/proletario e meglio inizieremo a vivere e goderci ciò che ricade all'interno delle nostre possibilità.
E' che non tieni conto del prezzo che si paga ogni prima della rivoluzione, quello non conviene mai prenderlo in considerazione.

Comunque iper ciclico sto paradigma antimaterialista. Non ha senso parlare di condizioni e poi negare l'analisi delle condizioni quando conviene



questa è una mega scemenza, i rapporti non sono definiti nel dna
No vabbè
si palesemente il fake troll coi post miratissimi ma non si può fare niente


mavaffanculo va



Non dice parolacce, e` educato, saluta sempre.


Ma tu un post che non sia una stronzata riesci a farlo? No eh.
col fake di Acc.eliminato#13536 ci abbiamo guadagnato tutti
In cio' non concordo, pur ammettendo l'irrinunciabilita' di strutture sociali umane darwinisticamente gerarchiche i vertici possono essere sostituiti, e non necessariamente attraverso un pacifico avvicendamento; le elite lottano costantemente tra loro, in vari modi, in genere tendono ad essere insofferenti alle loro stesse regole, e meno capitale politico le classi lavoratrici hanno piu' soffrono tali conflitti, presto o tardi qualcuno tenta spesso di utilizzare la leva moltiplicativa delle masse per portare avanti i propri interessi. Anche se tale passaggio puo' comportare una riproposizione con nuovi personaggi del precedente modello apre comunque ad un'opportunita' del frangente.

La quiete, o calma, sociale non e' equivalente alla pace, solo una fase. E' buffo vedere come una generazione addietro si paventava una cazzata come la fine della storia ed oggi si valuti il capitalismo finanziarizzato come l'apice dei rivolgimenti sociali.


Ma infatti. Adesso l’Ucraina era abitata solo dai Bezos del 1919 e quindi meno male che abbiamo dato una ripulita.
Figa ragazzi c’è da far accaponare la pelle a volte.


La Rivoluzione d’Ottobre è del 1918 e da mò ch’era terminata.
Quello che segui fu l’epurazione sistematica di ogni forma di pensieri articolato in seno ai Comuinisti affinché solo una persona Stalin, potesse delineare il destino dell’Unione Sovietica.
È raccapricciante che nel 2020 si stia ancora a dibattere con revisionismi più o meno romantici su una figura sanguinaria che più di tutte ha gettato ombre e discredito sul Comunismo e contribuendo attivamente all’eliminazione di alcune delle migliori menti Poilitiche emerse durante la Rivoluzione.

Stalin era un paranoico ottuso la cui stupidità gestionale era eccezionale.
Per fortuna almeno, quei pochi Ufficiali che non fece assassinare durante le purghe poterono imporsi nelle riunioni di Guerra facendogli comprende che di strategia e tattica non ne capiva un cazzo e l’Armata Rossa potè sconfiggere la Wermarcht di Hitler.

Si narra di una riunione con Zukov in cui gli animi si agitarono alquanto e Zukov venne invitato ad uscire dalla sala per “calmarsi”. Rientrato non cambiò di una virgola la sua opinione nettamente opposta a quella di Stalin sulla strategia da seguire.
Stalin che forse quel giorno s’era svegliato tutto sommato bene, decise di assecondare il Generale e vedere “come sarebbe andata”.
Per fortuna la strategia di Zukov fu vincente altrimenti sarebbe stata un’altra tacca sul lungo elenco di Ufficiali mandati a morire in chissà quale campo di prigionia.


Crism c’avrà anche la fissa della Rivoluzione e non gli entra in testa che troppe teste sbagliate finiscono con il rotolare per la “causa rivoluzionaria” ma pure tu che scrivi ‘ste cose sei l’orgoglio del Faraone.
Fai così, domani chiama pure il “donatore di lavoro” e digli che rinunci alle ferie e alla paga. Sei onorato di lavorare per lui e tanto ti basta.
Temo si navighi tra i malintesi, quanto volevo esprimere riguardava in primo luogo le cause ultime di una rivoluzione; specialmente quando essa, raramente, abbia successo, abbiamo una montagna di disuguaglianze, disfunzionalita' e contrapposizioni che quando interesca una struttura ideologica penetrante e riesca ad organizzarsi crea le condizioni per fondamentalmente una vendetta di massa. Una rivoluzione di valore storico non prescinde dagli eccidi proprio perche' ogni altro tentativo di equilibrare lo status quo e' fallito dunque esiste un alto livello d'accettazione e partecipazione, e pure di manipolazione, verso gli obiettivi generici della rivoluzione stessa.

Stalin, se vogliamo riferirci alla rivoluzione sovietica in particolar modo, era a suo modo conservatore avendo compreso di poter consolidare il suo potere replicando ed incarnando sotto differenti spoglie l'immagine zarista di un centro verticista; il successo sovietico puo' essere considerato tale perche' ha offerto un modello di sviluppo tecnico, tecnologico, scolastico ed industriale con pochi precedenti considerate le circostanze.
Preparatevi ad una nuova guerra commerciale:

Aerospace manufacturer Airbus has left the Dubai Airshow with 408 orders (269 firm orders and 139 commitments) for its aircraft. The planemaker eclipsed its rival Boeing, which received 101 orders over the four-day show.

L'ultima volta che è successo ci hanno messo addosso dazi miliardari.