Ma infatti dovrebbe intervenire lo stato/regione a supportare. Riaprire no, nemmeno a scaglioni. Almeno fino a che non si raggiungerà il picco.
Lavorando in un ospedale ti posso assicurare che l'allerta è molto alta e vedere che in altri settori invece la si prende più soft non è un buon segno.
Noi dobbiamo seguire direttive molto precise, stare a distanza di 1,5mt da chiunque, niente strette di mano, lavarsi le mani spessisimo (io arrivo anche a 15 volte nelle mie otto ore lavorative più un'altra manciata di volte in cui uso la soluzione alcolica), evitare di presentarsi al lavoro con tosse o mal di gola, limitare al massimo gli spazi comuni come il bar o la sala ristoro, evitare di sostare troopo tempo in mensa ma limitarsi a consumare il pasto e levarsi dalle palle
Poi la sensazione comune è che l'epidemia non si arresterà a meno di botte di culo tipo il caldo che manda in letargo il virus, le attuali procedure servono solo a "diluire" i contagi nel tempo per evitare di portare le strutture sanitarie al collasso.
Per questo quando leggo o vedo gente che se sbatte la ciolla un po' mi cago addosso
Comunque veramente vedere un aeroporto di queste dimensioni vuotissimo fa impressione. Non ho dovuto neanche aspettare per il controllo bagagli, sono andata direttamente
Se davvero sono disposti ad una misura su cosi' larga scala, personalmente la condivido, anche per regioni in cui la presenza del virus pare essere al momento marginale forse e' veramente il momento di imporre serrate draconiane per almeno 2 settimane su tutto il territorio nazionale con chiusura di cinema, teatri, musei, trasporto ferroviario ed aereo, fabbriche la cui produzione non sia indispensabile ed esercenti differenti dalla distribuzione alimentare o sanitaria. Non siamo nelle condizioni di vincolare gli spostamenti coercitivamente ma dovrebbero fare in modo da renderli superflui, ho il sospetto tutto cio' verra' intrapreso a scaglioni e verra' fatto solo quando risultera' inutile.
A livello di Unione Europea, tanto e' e sara' un fenomeno collettivo, incrementare la produzione di materiale sanitario e cooptare la produzione a costi calmierati collettivi con lo stato quale unico acquirente e poi, a seconda di come l'epidemia evolvera', trasferire il materiale dove sara' necessario per sopperire ad eventuali carenze locali. Qualcosa in tal senso pare gia' muoversi.
niente ultima news ricevuta dalla mia ragazza , stanno annullando tutte le ferie per il personale medico qua in emilia romagna, ovviamente bestemmie associate visto che sabato iniziavano le sue ferie con biglietti d'aereo gia acquistati.
