Plague Inc., China Edition (Part 1)

tu dici eh
Fatti raccontare un po' da Alek.


Vabbe onestamente l'ho sparata grossa, non ci loggo da eoni
*momento marchetta*




BOOM, CHECKMATE


è risaputo che fare straordinari in modo abituale, semplicemente diluisce il tuo lavoro in un tempo maggiore anche perchè non siamo robot, dopo 6-8 ore inevitabilmente siamo preformanti come una merda a livello cognitivo


Un conto è chiedere degli aiuti per fronteggiare l'emergenza, un altro è promuovere una protesta per far riaprire un luogo pubblico durante un'epidemia.

Ho tirato un respiro di sollievo quando ieri hanno annullato la partita che si sarebbe dovuta giocare A PORTE APERTE! Una cosa fuori da ogni razionalità.

E la cosa che mi stupiva più di quella scellerata decisione erano i miei amici dello stadio che esultavano perchè sarebbero andati ad una manifestazione con altre 40.000 persone in piena emergenza coronavirus


No comunque è un po' che chiacchiero saltuariamente con Alek, gli ho fatto fare un giretto sul mio server test a vedere le feature nuove a cui sto lavorando.
Se vuoi lo faccio fare anche a te.
Ma andate pure avanti eh
Informazione di servizio per il tipo che lo chiedeva: mai visto Fiumicino così vuoto (e ci passo tipo tutti i mesi)


Si beh, c'è anche una sorta di proposta su come poter riaprire a scaglioni, con orari modificati/ridotti e con una garanzia di pulizia (che però chi la controlla?) evitando l'uso di spogliatoi, parti comuni e docce.
Posso anche capire che si spinga da un lato perchè per certe palestre (non enormi) potrebbe essere un danno economico non indifferente.




controlli particolari o tutto come sempre?
Comunque sulle scuole e università ci stiamo facendo prendere di nuovo per i fondelli da tutto il mondo.

Certo il lulz é avere l'attuale classe politica e un'emergenza sanitaria in contemporanea.
Cosa potrebbe andare storto


Vabbè dall'altro lato ti spari 5 ore stipendiate sul forum al giorno, facciamo cambio?


Ci metterei poco a cancellarlo eh

Non mi son mai preoccupato di riservarlo.
Intervista della Lucarelli ad un medico dell'ospedale di Crema:
Noi saremo il grande lazzaretto. E infatti abbiamo già un anestesista di 51 anni ventilato in rianimazione e un’infermiera del pronto soccorso, una delle nostre colonne, anche lei giovane, ha soli 44 anni, intubata.


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Spoiler

“Ieri ho lavorato dalle 7 del mattino all’una e mezzo di notte. Oggi sono riuscito a vedere qualche ora la mia famiglia”.
Attilio Galmozzi, medico presso l’ospedale di Crema (ospedale che l’assessore regionale Gallera ha definito “centro specializzato per il Coronavirus), è piuttosto scettico riguardo le scelte della Regione Lombardia. “Non capisco come questo possa essere un ospedale specializzato quando abbiamo sette posti in terapia intensiva più un ottavo d’emergenza. Abbiamo sei macchine per la ventilazione non invasiva. Soprattutto, in questo ospedale non c’è un infettivologo, l’ultimo se ne è andato due anni fa”.

E allora come mai la Regione ha scelto l’ospedale di Crema?
Guardi io e i miei colleghi l’avevamo capito da un pezzo che sarebbe finita così, che eravamo i predestinati, soprattutto quando hanno chiuso l’accesso alle ambulanze a Cremona e Lodi e i pazienti con problemi respiratori arrivavano tutti qui”.

Una scelta precisa, dunque?
Noi saremo il grande lazzaretto. E infatti abbiamo già un anestesista di 51 anni ventilato in rianimazione e un’infermiera del pronto soccorso, una delle nostre colonne, anche lei giovane, ha soli 44 anni, intubata.

Quindi avete pazienti giovani.

Assolutamente sì. Stiamo vedendo quadri clinici che io avevo visto solo nei libri di testo, forse nelle foto dei sintomi da Sars. Per il paziente diabetico, cardiopatico, bronchitico cronico, magari molto anziano se arriva addosso un virus così è chiaro che è il massimo della sfiga. Ma ci sono giovani in ottima salute che si ritrovano con problemi respiratori serissimi non gestibili a domicilio. E qui tornala questione iniziale: se arriva un paziente complicato e io non ho un ventilatore che faccio?

Perché proprio Crema sarà il grande lazzaretto, come dice lei?
L’impressione è che stiano creando una cintura intorno a Milano per proteggere la città che è il cuore economico e politico della regione, si sono detti “tanto lì il territorio è già contaminato”. Ma non si illudano che il virus non arriverà ovunque. Le attività economiche, le scuole riapriranno e da Crema la gente tornerà a Milano, ci migliaia di pendolari. C’è un problema globale e stanno pensando di risolverlo con un isolamento locale in una città di 35 000 abitanti, con un ospedale che ha 380 posti letto e non riuscirà a reggere. Io abito tra Crema e Lodi, sentiamo un andirivieni di ambulanze che ormai mio figlio mi dice “Senti papà, un’altra!”.

Quanti sono i medici lì?
Col primario siamo 13. In questo momento abbiamo 98 persone al pronto soccorso. Al San Raffaele di Milano sa quante ce ne sono ora? 47.
Altri problemi?
Oggi dopo aver passato giorno a fare tamponi nell’area infetta, mi hanno messo all’unità di osservazione breve intensiva. Mi sono ritrovato con pazienti col coronavirus ma magari malati anche di Alzheimer non accompagnati da nessuno perché la moglie è a casa malata, senza figli, senza documenti… è una situazione difficile da gestire su più fronti.

Lei come sta?
Io ho avuto la febbre per due notti 3 o 4 settimane fa, ora sto bene e quindi non ho fatto il tampone, come da ordinanza.

Le mascherine e il materiale per proteggervi li avete?
Sì, abbiamo subito perfino dei furti, nel caos di venerdì sono spariti un paio di scatoloni di mascherine col filtro e chirurgiche. Abbiamo delle divise di ricambio, la lavanderia lavora 24 ore su 24, ormai metto anche le divise XS da donna, tanto sono magro.

Cosa sarebbe servito secondo lei per evitare questo caos negli ospedali?
Serviva una centrale operativa regionale che fin da subito agisse. Consideri che qui il primo paziente con problemi respiratori è arrivato il 17, in un momento ben ben lontano dal panico dei giorni dopo. Il tampone (positivo) l’ha fatto successivamente infatti.

Come va il morale del personale?
Sabato pomeriggio il nostro primario che è lì giorno e notte, fa i miracoli, a un certo punto nella tensione, mentre si decideva chi avrebbe fatto cosa, è scoppiato a piangere come un bambino. Gli abbiamo detto non crollare, “se crolli tu crolla il sistema”. Sente il peso della responsabilità, come non capirlo.

Avete tutti una grande responsabilità.
Siamo una grande squadra, formata soprattutto da donne. Tra di noi si stanno saldando anche rapporti che prima magari erano non facili. Speriamo solo di non ammalarci, sono in corso sette tamponi, e moltissimi tra il personale amministrativo.

Il caso più serio tra i pazienti?
Un uomo di 57 anni che è entrato qui brillantissimo. Uno sportivo, persona distinta, che hanno intubato ieri, c’è stata un’evoluzione rapida del virus. Sembra uno scherzo, ma in compenso un signore di 98 anni con una tac che fa paura, non richiede neppure l’ossigenoterapia, i suoi parametri vitali sono normali. Cammina con le sue ciabattine, vuole tornare a casa dalla moglie. E’ una malattia imprevedibile.

Previsioni?
Se riapriamo tutti i luoghi di aggregazione a breve sarà un disastro. Sono per il modello Wuhan, con degli adattamenti.

All’ospedale di Crema le polmoniti sospette quando sono iniziate?
La polmonite in queste zone gira già da dicembre /gennaio. Quest’anno c’è stato un picco di polmoniti nei giovani, a gennaio ho visto un giovane trasportatore di una società che gestisce il trasporto pubblico con una polmonite bilaterale, ovvio che col senno di poi penso che potesse essere Coronavirus. Chissà quanti ne abbiamo mandati a casa con una pacca sulla spalla dicendo: hai un’influenza mettiti a letto, bevi e riposati.

Quindi queste polmoniti da Coronavirus nei giovani sono molto aggressive.
Noi solitamente la polmonite così la vedevamo in pazienti selezionati, nel paziente molto anziano, in chi soffre di bronchite cronica, nel paziente oncologico che fa chemioterapia e ha un sistema immunitario compromesso. Ora addirittura distinguiamo la polmonite interstiziale con la radiografia standard, che di solito trova quel tipo di polmonite con molta fatica. La tac del torace è più accurata, ma già dalla radiografia vediamo dei quadri così chiari che potremmo anche non farla. Ci troviamo davanti a queste radiografie con addensamenti e il classico quadro di rinforzo interstiziale di fronte alle quali anche i radiologi di 50 anni sono perplessi.

Sul fatto che non sia una semplice influenza ha ragione il professor Burioni quindi?
Senta, sono dieci anni che sono in pronto soccorso e io di complicanze da influenza stagionale così non ne ho mai viste. Mi spiace, ma chi dice che questa è una normale influenza dice palle.


(dalla giornata di ieri, dunque 24 ore dopo aver realizzato questa intervista, ai medici degli ospedali destinati a gestire l’emergenza Coronavirus è stato chiesto di non rilasciare dichiarazioni)




Saddina truina comunque fottesega l'ho rispedita a casa a guardarsi Altered Carbon
Basta ot cmq, al massimo pm


esiste solo nebbie arcane


No, niente di strano. Ti controllano la temp in uscita da Fiumicino, ma in entrata nulla di che
Mi è venuta un'amebiasi solo a cliccare play