Perchè non siamo diventati miliardari?

Pour parler, ma in questo caso specifico probabilmente i danni fatti alla societa’ sono maggiori dei vantaggi pure se ti piace questo sistema economico.
Gli USA erano un paese costruito sulle ferrovie, che era assolutamente all’avanguardia come infrastrutture.

Ford ha di fatto ammazzato l’industria dei treni, anche proprio con interferenze verso i politici che regolavano l’industria, perche’ doveva vendere le sue Model T. Altrimenti gli USA sarebbero diventati un paese dove i treni sono un’importante forma di trasporto.

Di fatto, Ford e’ probabilmente uno degli americani con le mani piu’ sporche di sangue che siano mai esistiti, ma so che tanto questo messaggio non passa perche’ la percezione umana non riesce ad elaborare razionalmente il significato della statistica :asd:

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Sì il concetto era che ha “proletarizzato” l’automobile rendendola disponibile a tutti. Che è ciò che ci si attenderebbe dal progresso.
Pure gli Agnelli (o per meglio dire Valletta) ha ricopiato il modello Ford, e pure nel caso italiano il potere politico si è poi prostrato affinché il flusso consumo+produzione+profitti continuassero verso le tasche degli Agnelli (pur non distruggendo come in Usa il sistema ferroviario), ma lì è un problema del lato politico / statale che non ha la forza di controbilanciare il potere dei grossi capitali.

Il punto non è che mi piaccia o meno questo determinato sistema economico.
Il punto è che il progresso tecnologico dovrebbe portare ad un miglioramento delle condizioni di vita delle masse. L’automobile, il frigorifero, la televisione, il pc per tutti a buon mercato lo hanno fatto. Se poi ciò ha portato lauti guadagni per alcuni è un compromesso che seppur stringendo i denti uno può accettare. Quel di cui mi lamentavo io è che oggi si sta andando verso tutt’altra direzione

E’ assolutamente opinabile che l’adozione di massa dell’automobile a scapito del trasporto pubblico che un paese con le risorse degli stati uniti avrebbe potuto mettere assieme sia stato un progredire quando si considerano tutte le ramificazioni.

Non era un elogio a nessuno.
Anzi semmai il nome che tra tutti quelli stona di più è semmai Bill Gates. Mentre gli altri hanno reso alla portata di tutti un prodotto, lui, almeno i primissimi guadagni gli ha fatti con la brevettazione dei software, cioè qualcosa che prima di allora non era considerato monetizzabile e addirittura di libero dominio.
Paradossalmente quasi il contrario degli altri :asd:

Motivi intelligenti per ammirare gli accumulatori di denaro?

nessuno
ne conosco molti in liguria, ma ce l’hanno nel dna
gente con i milioni che sta h24 a zappare e gira col porter o l’ape

Il denaro è valuta di scambio, inventata storicamente in tempi relativamente recenti per facilitare gli scambi commerciali, in altre parole è un mezzo, non il fine, e sempre la conseguenza del successo.
Non arrivano prima i soldi e poi il successo.

Escludendo chi ha ereditato, ma chi ha costruito fortune, come scritto sopra, sono persone con alto skill set nella propria professione e altrettanto eccellente pacchetto di softskill.

È esattamente questo tipo di persone che ha fatto evolvere l’uomo dalle caverne ad oggi, quindi si c’è parecchio da studiare

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sbrotfl

“evolvere”

Ma sul serio

Oh grazie Bill Gates per esserti arricchito grazie ad un sistema operativo patetico scopiazzato malfunzionante che spia tutto e tutti

sbrotfl

Oltretutto l’invenzione della macchina ha portato alla creazione di quei mostri come i centri commerciali e i supermercati enormi, con conseguente rovina dei piccoli commercianti, sempre di più decade dopo decade.
Per non parlare poi dei suburbs.

Premesso che non sto parlando di bill gates, ma chi ha avuto successo aveva la genialità di riorganizzare le Informazioni conosciute in un modo diverso, innovativo, e di convincere gli altri della bontà della propria idea.
Il concetto trascende il denaro, si sta parlando di Archimede, di DaVinci, di Monet, di Miyazaki, di Alessandro Magno.

Se ti fermi a guardare Gates stai guardando il dito e non la luna

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Ah ok, allora concordo MA

L’umanità è connessa.

Nessuno è/fa nulla da solo.

E non si tratta delle “moderne reti neurali”.

Siamo connessi dai tempi della prima forma di vita apparsa sul pianeta.

Non ha granché senso lodare il singolo.

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@CrazyWildhog raccomando la pagina fb Riker’s Beard

stavo giusto bestemmiando ora… possibile che non siano ancora in grado di far capire all’os quando sto scrivendo su una app di lasciare attiva quella e non passare ad un’altra che si stava aprendo, che quando alzi gli occhi dalla tastiera ti accorgi di non aver scritto nulla perchè si aperta l’altra app nel mentre…

Non sono d’accordo.
Siccome è lapalissiano che nessuno fa niente da solo, il verbo inventare vuol dire proprio usare in modo innovativo le informazioni che si hanno e aggiungerne qualcuna nuova, creando valore aggiunto.

Colui che ci riesce è meritevole di lode

Trovo interessante che la risposta vera in tutti i casi possa essere una skill mentale, che chiamiamo genio, che crea miliardari aoe.

Un approccio matematico al quesito, con una risposta uguale a “perchè non sei un genio” mi fa formulare tutto un discendente deterministico su tanta gente che in tanti considerano “geniale” ma sono morti con le pezze al culo.

Forse ci stiamo avvicinando alla risposta al quesito.

Il figlio di Einstein ha una chance in più di capirci qualcosa delle informazioni ordinate da Einstein e magari inventare qualcosa “per cui sia meritevole di lode”, rispetto ad un bambino nato in mezzo, ma proprio al centro, della Mauritania, a Ferragosto.

Siamo palline nel flipper, tutti.

Il mondo è pieno di futuri violinisti, scultori, filosofi, che muoiono di sete appena nati perchè appunto venuti al mondo “dal lato sfigato” (reso sfigato da chi ha portato via tutto sterminando tutto lo sterminabile).

Esatto, questo è il concetto di “fortuna” espresso nei precedenti post.

Puoi avere il talento di Hawkins per la fisica quantistica ma se nasci in provincia di Rovigo è facile che finisci a sparare alle nutrie e non lo scopri mai; serve il talento, serve accumulare varie tipologie di abilità, sia professionali che relazionali, ma senza il colpo di fortuna rimani una goccia nel lago.

Come hanno scritto sopra però, la fortuna ce la si costruisce anche; se non sei in grado di crearti un buon network di relazioni, ad esempio, avrai molte meno probabilità di trovare qualcuno che sia disposto a sostenere /finanziare un’idea.
Da qui la necessità di studiare (non ammirare) chi il successo l’ha avuto.

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Concordo

Sto studiando Baby Lasagna

:metarulez:

Secondo me serve scavare nei meandri più reconditi della mente umana per giungere alla soluzione del dilemma.

Per dire, uno povero e analfabeta, può diventare miliardario o no?