OT tra tinder e coronavirus

mi sa che qualcosa in faccia se l'è fatto perché ha dei trati un po' finti, però bho in quell'ambiente mi sa che essere "nature" al 100% non è proprio possibile
Un mio amico invasato di emrata dice che ha pubblicato pics che dimostrano che sia full natural


La Delevigne maledetta sia poiché è una di quelle che hanno lanciato sta moda orrenda delle sopracciglia "à la boscaiola". Quanto odio.


Io sono rimasto a questo post di Iroel e lo invidio tantissimo!

Sono nazi anch'io ?


Ma c'ha le labbra che sembrano due canotti


Avrebbero dovuto insegnare al maschio ad uscire dalla friendzone



Sono vere credo, se parli della bocca.


a qualcuno piacciono, che male c'è, le donne devono PER FORZA avere tutte ste sopracciglia sottilissime come fili?

e frida kahlo?


Oh guarda che è qua che vai in confusione. Per gli animali questo è più bello dell'altro, perché riporta al fenotipo più frequente.
Qual è il fenotipo più frequente e più adattato nell'uomo?
Gli occhi separati? Gli occhi più vicini? Nell'uomo questo è più bello dell'altro, perché non hai un fenotipo di riferimento "standard".
E soprattutto si porta una retorica dietro sbagliata, perché non giustifichi l'eccezione o come fai a giustificarla? Quindi quello a cui piacciono le donne con, cazzo ne so, gli occhi vicini è malato?

È incredibile, perché stiamo dicendo cose molto simili, ma o io o tu non ci stiamo spiegando e non ci stiamo capendo


No io ho dei personali problemi con le sopracciglia allo stato brado, a maggior ragione se sono lasciate così di proposito. Ovviamente poi affari loro, tuttavia mi mandano in OCD le sopracciglia scompigliate, è più forte di me.


pure questo è però alquanto contestabile se mi permetti.
Pensa allo strabismo di venere, chiamato così proprio perchè la dea della bellezza era raffigurato con questa asimmetria che veniva considerata nell'antichità come il massimo del fascino femminile.

Sempre sul fronte della perfezione e dei canoni di bellezza Venere ci viene in aiuto

https://it.wikipedia.org/wiki/Venere_(divinit%C3%A0)




A me piacciono le sopracciglia di Jennifer Connelly. Piacevano almeno...


Leggero strabismo e le fossette sopra al.sedere mi mandano fuori di testa


qualcuno ti dirà che è tutto un costrutto sociale, e sbagli



la connelly è così figa che le sopracciglia sono l'ultima cosa che guardo


ma non è manco quello il problema, il problema del ragionamento di orange è alla base, e cioè pensare di poter utilizzare gli schemi riproduttivi di altre specie animali per farne dottrina riguardo ad eventuali comportamenti umani, per altro per farlo si deve per forza fare cherrypicking delle specie animali che supportano una tesi o l'altra visto che tra gli animali c'è letteralmente DI TUTTO, ci sono quelli con le corna da cervo che combattono, ci sono i delfini che stuprano le femmine, ci sono le società matriarcali, ci sono le api che hanno i fuchi, ci sono le mantidi religiose e ci sono i galli col pollaio di galline, è dimostrato da lungo tempo che questo ragionamento è inutile perché non ha alcun senso rapportare le strategie riproduttive del tucano all'uomo e sperare di trarne delle conclusioni che non siano "gli esseri umani non sono dei tucani"

Ste cose quà sono molto da "anni 2000" quando tutti stavamo dapoco sul web e ognuno parlava di quel che voleva e si facevnao elucubrazioni tirando fuori associazioni spurie tra cose, poi alla fine dei conti la realtà è semplice e cioè che gli esseri umani sono una spece a se, non ha alcun senso analizzare le nostre scelte di accoppiamento sulla base delle scelte di un altra specie animale, non serve a un cazzo ed è inutile, primo perché non siamo cervi, e secondo perché tra tutte le specie animali siamo in ogni caso una specie particolare, che ha evoluto un autocoscienza e delle meccaniche sociali che ci rendono del tutto diversi dalle altre specie animali.
Cioè quello che sto dicendo è che non si può riportare la stessa cosa degli animali nell'uomo, perché nell'uomo c'è troppa troppa variabilità e distanza da un fenotipo più frequente



Sono la prima cosa che ho sempre notato


Vabbè non ho voglia di copincollare, faccio come vuoi tu, ma tanto l'ho detto qui finisce male

Il primo ingrediente è capire come funzioni l'espressione genetica: non c'è corrispondenza 1:1 tra gene e caratteristica, ogni gene interagisce con altri in maniera complessa e "a cascata". Cambiare un gene modifica più di un tratto alla volta, i quali possono essere totalmente scorrelati tra loro come funzionalità.

Il secondo è capire le sottigliezze della selezione naturale. Ogni mutazione è casuale, quindi la maggior parte di esse sarà svantaggiosa. I tratti che meglio si adattano all'ambiente in un dato momento, compresi i tradeoff, causano la sopravvivenza di una certa mutazione e un cambiamento nella specie. Questo fenomeno può anche avvitarsi su se stesso, per esempio uccelli che hanno sviluppato tratti di segnalazione sessuale estremamente invalidanti (tipo penne sulla testa gigantesche che causano l'incastrarsi nei rami ecc.) semplicemente perché il tratto precedente già selezionato stabiliva che fossero vincenti tratti estetici appariscenti. Qui non c'è nulla di neanche "oggettivamente vantaggioso". Altri tratti possono portare grossi svantaggi, o essere inutili, soltanto perché una modifica genetica aveva come conseguenza altri tratti invece utili. Infine, l'ambiente è come un filtro, ed è contestuale: in certi casi può essere così favorevole che mutazioni genericamente svantaggiose passino comunque, in altri così sfavorevole che non passa più nulla e una specie si estingue. E' dovuto al caso.

La lezione da portare a casa qui è che non c'è un fine. Quindi spesso i tratti selezionati appaiono come sparare nel mucchio perché così prendi qualcosa Come analogia puoi pensare a quanti spermatozoi ci sono per ogni ovulo da fecondare. L'istinto di accoppiamento è simile, gli animali maschi possono infilare l'uccello in letteralmente qualsiasi cosa, che sia altri maschi, animali morti di altre specie, alberi, ecc. Certo, i feromoni sessuali e l'organo che li percepisce (l'homo sapiens però ce l'ha atrofizzato, prendi nota) guideranno in parte questo istinto, ma non c'è nulla di mirato o volto a un fine preciso e astratto come "riprodursi".

Ora passiamo al nesso tra individuo con la sua espressione genetica e specie con la sua storia evolutiva. Il primo è semplicemente un meccanismo cieco che è arrivato a crearsi perché certi cambiamenti casuali portavano alla permanenza nel mondo dei propri antenati. La seconda è un insieme di caratteristiche che per caso si è rivelato sopravvivere in un dato contesto ambientale (ricorda che cambiato l'ambiente, anche leggermente, cambia ciò che fa sopravvivere). Immagina un computer che gioca a scacchi mettendo pezzi a caso nella scacchiera, ma con un meccanismo incorporato che consiste nel cambiare leggermente ma a caso il proprio funzionamento: immagina inoltre di produrre tantissimi di questi computer, e di tenere solo quelli che vincono contro altri. Man mano giocheranno "meglio" a scacchi in un certo senso, ma non nel senso che intenderemmo noi: non con strategie pensate, anzi faranno mosse davvero strane e per noi insensate ma che in maniera complessa, fortuita e caotica tenderanno a vincere di più di altri. Un programma che non ha programmatore, e quindi non ha finalità, se non il fatto che vengono scremati i computer che perdono più spesso le partite.

Non fraintendere questo con l'idea che l'uomo sia diverso, l'uomo funziona esattamente allo stesso modo, il fatto è che il pensiero non è genetica ma frutto di un organo specifico cioè il cervello. Il punto, per l'uomo, è che si è rivelato vincente ridurre i vincoli istintuali favorendo le associazioni simboliche, che sono più variegate e mutevoli. Cioè, il vantaggio evolutivo dell'uomo è stato di essere meno istintuale.

Queste sono le basi che devi aver capito a fondo per andare avanti. Ora vogliamo vagliare l'ipotesi: "gli animali hanno istinto riproduttivo".

Il punto è che in senso stretto non ce l'hanno. Hanno solo l'istinto di accoppiarsi, perché non c'è nessun programmatore che vede il fine della riproduzione all'orizzonte di un'azione istintuale. E' vero che "i documentari" (cit) lo dicono, ma è giusto che lo dicano, perché è detto in senso lato. Ma il meccanismo cieco e privo di fine o pensiero a cui l'animale obbedisce è solo infilare il pene nella vagina, magari guidato da feromoni.

Tu dirai grazie al cazzo, è la stessa cosa, è una distinzione troppo sottile che non mi apporta nulla. Invece apporta qualcosa se vagliamo l'ipotesi successiva: "l'estetica erotica nell'uomo è dettata dalla genetica". E' qui che tale sottigliezza ribalta il responso da "vero" a "falso", quindi una differenza drastica in questo specifico contesto. Perché chi sa se si riprodurrà o no è il pensiero dell'uomo, che culturalmente può ritenere più o meno attraente: mettersi il goldone, avere feticismi, provare attrazione per donne che si sanno sterili è parte di questo. Ok dirai, i canoni estetici in senso più lato però avranno parzialmente una base genetica, quale la simmetria facciale ecc: supponiamo sia vero, non è per via del fine riproduttivo ma per via di nessi che per puro caso in un contesto passato potevano significare una maggiore chance di sopravvivenza. Non abbiamo risposte definitive a questa specifica domanda, ma non è nemmeno così interessante rispetto al discorso originario di Simeon, siccome la variabilità estrema della libido umana che porta a feticismi, parafilie, comportamenti anti-riproduttivi, ecc. elimina qualsiasi rilevanza della genetica nel discorso sulla chance di cuccare.

ma cò dù occhi così

cazzo me ne delle sopracciglia


Come diceva un grande saggio, un uomo non è, nella maggior parte dei casi, un verme