Nuova serie di attentati in Francia



perché sei figlio (siamo figli) di quella storia e non di un'altra (se fossi dentro nell'universo parallelo di dick mi andrebbe bene quello, e non questo). Ed è anche quello il punto.

io sono sempre stato per la pacificazione quando si parla di celebrare i morti (tolti i criminali di guerra, per i quali deve valere la damnatio memoriae), perché i morti hanno pagato il loro dazio e saldato i conti proprio con la morte, a prescindere dagli schieramenti. E perché un soldato della wehrmacht, ad esempio, non era necessariamente la stessa cosa del membro delle SS (tanto per fare un esempio eclatante, che gli mmuricani ancora non comprendono).

Quello è un discorso diverso dal riabilitare i merdoni per contrapposizione ("ma allora le foibe"), fare i distinguo (in guerra si debbono compiere anche eccidi, per ragioni strategiche se non tattiche; tanto più se stai lottando con chi l'eccidio l'ha elevato a sistema), o pensare di reintrodurre a posteriori metri e canoni di giudizio che valgono in una realtà diversa (quella in cui si fanno le discussioni nei salotti o su internet, perché si possono fare).

Poi ho anche il necessario relativismo per sapere di non sapere quali scelte io avrei fatto. Magari, se fossi nato in germania nel momento giusto, avrei scalpitato per entrare nelle SS, in fondo il voto di alleanza intellettuale e decisionale che fai a qualcosa è determinato da tanti fattori, che rendono il percorso culturale e individuale imponderabile a priori.

Se però fai una scelta - chi fa la lotta di resistenza vs il nazisomething - non c'è spazio per "ma forse però...", "vediamo di non esagerare, eh": o ci credi o non ci credi, se non ci credi lo fai male. E infatti la maggior parte stettero nel mezzo. Quelli che non fecero scelte "coraggiose" né da una parte né dall'altra (tra chi fece scelte coraggiose c'è anzitutto chi salvò vite, e quindi fu eroe culturale rischiando tutto per ottenere niente, e cioè neppure la gloria "bellica"), e che aspettarono di vedere come sarebbe andata a finire.
Usti, le frecciatine pseudo intellettuali

edit: parlo di Shpongle
V|endetta
Comunque è sempre un piacere leggere la Vienny, meno male che c'è lei a controbilanciare certe sparate


ma che c entra se sono delinquenti? La fai super semplice..

sai vero che molti dei leader dell isis hanno un background insurrezionale e di resistenza all'invasione americana in iraq e/o sono ex militari di saddam che si sono trovati a spasso dopo la riforma dell'esercito iracheno?

davvero in cuore tuo pensi che la guerra in iraq non abbia contribuito in alcun modo al terrorismo che stiamo vivendo ora?
V che ha una pazienza e un buoncuore enorme salva ancora una volta kadakar dal baratro enorme in cui ancora una volta ha provato a buttarsi.
scusate ma al netto della solita follia, stiamo veramente dando retta al fatto che Vauro e la Gruber sarebbero intelletuali di sinistra? Avesse detto Erri de Luca almeno
ma porca troia ma tu ti ricordi che i discorsi su "i terroristi sono come i partigiani" si facevano 13 anni fa quando si parlava dell'attentato di Nassiriya? Lo capisci che non c'entra un cazzo un attacco a quella che era a tutti gli effetti una forza militare occupante con un attacco a un cristo a caso in un bar?

E comunque come cazzo può passarti per il cervello che un attacco con l'acido a due musulmani colpevoli di essere musulmani possa essere ascritto "agli intellettuali di sinistra"?


Stai parlando con uno che sostiene che in america essere neri e donna conviene perché sono categorie protette e privilegiate, e ottengono posti che non meritano a discapito dei maschi bianchi che han la colpa di non esser parte di una minority, a me sfugge perché ci si provi ancora a ragionare, anche se per fortuna V. insiste e i suoi post son sempre piacevoli.
V. come sempre un piacere da leggere, niente da aggiungere.



Vauro non è un intellettuale di sinistra?





Come prego? mi link il post?



Certo che l'occidente ha avuto un ruolo, ma non c'è questo collegamento diretto. Non uccidi 20 persone con un camion a nizza perché 20 anni fa hanno bombardato il paese dei tuoi avi in cui non hai mai messo piede.
Chimay hai finito di usare il search? sei arrivato a niente? Ti aspetto


i partigiani possono aver ucciso gente come l'isis ma c'è una bella differenza tra uccidere una forza occupante straniera oppressiva e uccidere gente civile a caso
perchè si crede che si andrà dal profeta circondato da vergini.
C'è una differenza enorme tra combattere per "ideale di libertà o di liberazione" a "agognare un paradiso di orge e barbudos"
Poi possiamo discutere delle stragi fatte indirettamente dai partigiani che ben sapevano delle rappresaglie sui civili dopo l'uccisione di un tedesco per le leggi di guerra ma questa è un'altra storia



mia nonna partigiana si sta ribaltando nella tomba.

No dai, non si possono fare ste associazioni
nell'era del post-modernismo si puo dire tutto, e il contrario di tutto


è da sempre interessante questo paralogismo, perché in sostanza porta ad una regola (di responsabilità, quantomeno morale) totalmente inapplicabile in uno scenario bellico.

Inapplicabile poiché contiene sostanzialmente la sconfitta del resistente/partigiano già in occasione della prima mossa (l'intensità e la stessa possibilità della tua azione di guerriglia è decisa dall'occupante).

Perché porterebbe sostanzialmente alla condanna all'nazione da parte di chi non è disposto, come la controparte, ad alzare l'asticella.

E cioè, se il nemico è disposto a porre in essere rappresaglie - in special modo contrarie a qualsiasi principio di diritto internazionale, o a qualsiasi regola di proporzionalità altrimenti ricavabile - il combattente dovrebbe evitare di compiere qualsiasi azione.

Fai saltare un traliccio dell'alta tensione? Fucilo 10 persone, è tua responsabilità! Fai un'imboscata a una pattuglia di soldati? ne fucilo 100, la responsabilità morale è tua! etc.

il tutto trascurando che, in un certo senso, l'atto di resistenza deve non solo accettare la possibilità di una reazione spropositata, ma talvolta (purtroppo, questa è la logica della strategia) auspicarla. Perché quella reazione spropositata può alterare determinati equilibri, infrangendo ad esempio la neutralità di una determinata comunità locale, o modificando definitivamente i rapporti tra occupante e popolazione.

La resistenza non è un racconto action o supereroistico in cui si combatte per salvare genericamente gattini e vite umane, rubare ai ricchi per dare ai poveri, che implica l'azione solo se risultano assenti determinati rischi (quello della reazione da parte del nemico, in primis): la resistenza si fa secondo una logica asimmetrica in cui non c'è solo il guadagno tattico, ma anche la necessità o opportunità strategica. quindi, anche un atto tatticamente "inutile" può esserlo strategicamente (vedi sopra).

Tra l'altro il discorso sull'asserita assenza di vantaggi tattici immediati va sempre vagliato con attenzione: anche di fronte a un esercito apparentemente in rotta, vi possono essere ragioni tattiche che depongono (quantomeno nella valutazione ex ante) a favore dell'atto apparentemente (magari destinato a rivelarsi tale solo ex post) inutile da parte di chi fa guerriglia. Ad esempio, costringi l'occupante a doversi preoccupare anche del rischio di quegli atti, allocando risorse che potrebbero essere destinate altrimenti, o rallentandone determinate azioni logistiche.

O sviare l'attenzione da altri eventi in corso, movimenti di forze alleate etc.

Questa idea della guerriglia fatta con senno e moderazione non ha ragion d'essere: cioè, o la si fa o non la si fa (come sopra, vedi post precedenti).
è roba da "eroi"? No, ma gli eroi ci sono solo nei racconti, e per questo ci piacciono i racconti, e di essi abbiamo bisogno.

La Cosa buffa è che non è nemmeno una cosa che ho detto, ma che ho riportato da parte di intellettuali di sinistra ma nessuno si perita a leggere detto questo faccio riferimento ai casi più eclatanti tipo piazza Loreto. Lì non c'era nessuna tattica, strategia o guadagno ma puro sadismo e vendetta. È roba che fa l'isis quella di stuprare, uccidere e mettere al pubblico i cadaveri delle persone.pero si fa finta di non vederlo, anche qui. Per il resto su come la guerra diventi sporca ne ha già parlato ampiamente V. Anche se aggiungo che chi prende certe decisioni anche se per il "bene" comune si deve prendere anche la reponsabilita morale, altrimenti siamo al fine giustifica i mezzi e tutto si può fare.




Eh signora mia non ci sono più le mezze stagioni, una volta era tutta campagna dove andremo a finire.

P.s chimay, sto aspettando.
"Eh ma piazzale Loreto no"
Evvai
Piazzale loreto = terrore dell'isis è un abisso dal quale penso sarà molto difficile risollevarsi

EDIT: in realtà, leggendolo mi ha fatto sputare il caffè e mi sono stupito nessun altro l'abbia notato: il grande intellettuale di sinistra Vauro