Nuova serie di attentati in Francia



dici tipo l'app-corano, con tutte le robe retconnate e pure il product placement (compra coca-cola!)? Probabilmente sì, pochi se ne accorgerebbero, al limite poi se studiosi ed effettivi lettori dicono che si è cambiato qualcosa basterà urlare "FAKE NEWS!"
haha ma infatti, bisogna farsi furbi
Ma secondo voi... quelli che vanno in giro a farsi saltare in aria... l'hanno letto davvero il Corano? Io dico che lo conoscono almeno quanto me (cioè per niente).


Sono come i cristiani/cattolici che "i frosci sono contro natura e contro dio1!11"

*apri la bibbia*

neanche 1 frase contro i gay by Gesù.



...certo non c'è neanche scritto di scoparsi a sangue i chirichetti eppure ai preti cattolici la cosa non tange


n6 triggered
Secondo me il paragone è sbagliato. Il problema non è il testo sacro, ma chi lo interpreta e poi lo propone ai seguaci. È un po' come se il Papa passasse tutta la giornata ad evocare la santa Crociata, facendo riferimento chessò a dio con Sodoma nelle scritture. Chissà quanti squilibrati mentali gli andrebbero dietro...




comunque è vero che non serve aver letto il corano per definirsi islamici, così come non devi aver letto la bibbia per essere cristiano
alla fine le religioni sono linguaggi con cui interpreti la realtà e sono radicati nella cultura stessa del posto in cui nasci, tipo noi volenti o nolenti in fondo siamo tutti un po' cristiani, che ci piaccia o no, anche i peggio atei convinti in fondo sono atei perché sono cristiani


ovvio, del resto anche i critici "sofisticati" dell'islam mica affermano che il problema si debba identificare nei testi sic et simpliciter. Sono le prassi, anche interpretative, a margine dello stesso a rendere problematico l'islam (o qualsiasi altra religione o ideologia).

Poi ci sono anche quelli che leggono il versetto del corano riportato ad arte da il giornale o da foxnews, e concludono che è il testo il problema: ma quella è una semplificazione ad uso e consumo di chi, da certi punti di vista, ha molto più in comune con il musulmano che cade preda della predicazione minchiona e belligerante (senza aver mai letto il corano) di quanto vorrebbe pensare.

poi in genere sono gli stessi che si dichiarano cristiani, ma propongono del cristianesimo versioni non solo apocrife ma senz'altro (moralmente) "eretiche" o grottesche: vedi quelli del prosperity gospel degli s.u., quelli delle sette, i suprematisti che tirano fuori la loro presunta appartenza alla civiltà cristiana etc.



Ma infatti l'ho detto e lo ripeto: molti dei discorsi che si fanno qui dentro partono dal presupposto di una pessima definizione di cosa sia la religione. Da un punto di vista è come dire che, se vai a una manifestazione senza aver letto tutto il programma e senza sapere tutto delle problematiche relative, non stai facendo politica. Eh be'. Lasciamo poi perdere tutti i pregiudizi e tutti i fattori che rendono analiticamente intenibili enunciati di quel genere, visto che ne ho parlato in abbondanza negli ultimi anni.

Comunque ho difficoltà a concepire anche una buona parte degli argomenti affrontati negli ultimi post, inclusi quelli di V|endetta. Alla fine il problema di molte delle cose che si dicono è il loro presupposto apologetico, la necessità di dimostrare che non sia colpa dell'Islam, ma di altra roba. Questo approccio ha una serie di limiti.

1. Qui si tende a generalizzare troppo, e qualunque terrorista che non abbia fatto vent'anni di esercizi spirituali al servizio di qualche gran sacerdote islamico è bollato come figamai, ma in realtà gli studi mostrano che anche soltanto l'agire in coppia (per non parlare dei piccoli gruppi), oppure l'agire in contatto con un'organizzazione più estesa, statisticamente suggerisce profili psicologici che sono per esempio lontanissimi da quelli del mass murderer solitario, nonché analoghi a quelli della popolazione generale: quindi altro che semplici disadattati. Prima ho linkato uno studio molto recente (contenente gli opportuni riferimenti alla letteratura pregressa), ma naturalmente è stato ignorato, perché qui si discutono principalmente articoli della stampa generalista che enuncino verità chiare e semplici

2. Anche gli attori più disadattati, i cosiddetti lone wolves che magari si fanno saltare in aria in Europa, non possono essere considerati isolatamente, concludendo che l'estremismo islamico attragga quelli che sono già estremisti (e che cioè sia in corso una 'islamizzazione dell'estremismo'): in quest'approccio è all'opera un bel selection bias. Gli attori più disadattati devono invece essere considerati nel continuum del loro contesto storico e sociale, nel quale taluni attori si fanno sì saltare in aria in Europa, mentre un gran numero di altri attori più stabili e più dediti è coinvolto in reti più estese andando magari a combattere in Medio Oriente, o anche soltanto rimanendo in Europa e fornendo sostegno morale a determinate cause: la conclusione è che non stiamo semplicemente assistendo a una islamizzazione dell'estremismo, bensì che il fondamentalismo islamico recluta attori collocati lungo tutti i gradienti della scala sociale e della 'salute' psicologica, cioè recluta tanto gli 'squilibrati' quanto persone provviste di abilità sociali, educazione superiore e dedizione informata alla propria causa. Ed è naturale che sia così, dato che si tratta di un fenomeno sociale complesso, all'interno del quale chiunque può trovare il proprio ruolo. Ma questo significa che ho difficoltà a parlare di semplice islamizzazione dell'estremismo, visto che non abbiamo a che fare con un numero circoscritto di 'pazzi' isolati che si fanno saltare in aria, bensì abbiamo a che fare con un movimento complesso e sfaccettato, del quale fanno parte i 'pazzi' ma fanno anche parte persone normali, con valori semplicemente diversi dai 'nostri' (o dai miei).

3. Dire che l'Islam estremista abbia dato sfogo al bisogno di identità di certe persone sospese è semplicemente un truismo, nel quale però non c'è niente di realmente 'estremo': la strutturazione delle identità individuali e collettive è una delle cose più tipiche che le religioni fanno. Quindi non è che sia un 'Islam meno Islam degli altri', che possiamo considerare come un semplice byproduct dell'Islam 'autentico' (peraltro che cos'è l'Islam autentico?). L'Islam radicalizzato ai margini della società occidentale fa esattamente quello che tipicamente fanno le religioni.


be i preti hanno interpretato la parabola delll'aiutare la pecorella smarrita in un modo loro: "« Ritrovatala, se lo mettete a 90 sarà tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito con la verga>"

suvvia basta cambiare 2 parole interpretando diversamente il verso e via che ci vuole


Basta che non lo dai in mano a J.J. Kurtzman, Lindelof e Orci
Ma il colpo di scena è già passato?
l'attentatore nr 3 era italiano

http://www.repubblica.it/esteri/2017/06/06/news/londra_attentato-167383564/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1

Mi sa che per qualche giorno spengo la TV che Salveneeh Meloni e compagnia saranno ovunque
Italiano di nazionalità e marocchino di mestiere?


italianissimi da generazioni! aveva anche la S tipica dell'emilia


Ma anche il tuo approccio è apologetico, in maniera forse più marcata, il tuo punto di arrivo è religione cacca pupù (o la guerra alla religione come la chiami tu, che mi ricorda la war on terror o altre guerre alle parole che non vogliono dire niente).
dite che è ora di accorciare la barba?


Mamma italiana = Italiano, mica ho deciso io che in questo paese vale lo ius sanguinis

Può darsi, ma io ho anche proceduto con l'argomentare quali sono gli errori/limiti dei ragionamenti che ho inquadrato in una cornice apologetica. Se vuoi argomentare i miei errori/limiti specifici, be my guest, altrimenti mi stai semplicemente contestando le mie idee personali, a prescindere da quello che dico nello specifico su questa o quella questione relativa al fondamentalismo islamico


Scusa ma non mi torna la tua accusa di apologia si riferisce anch'essa alle intenzioni personali, e dal momento che hai voluto argomentare su presunti errori o limiti ciò si riferisce ugualmente alla questione specifica del discorso e non alle intenzioni personali di chi lo fa

La mia accusa di apologia non si riferisce alle intenzioni personali in quanto tali: il problema è che i pregiudizi di favore viziano il percorso argomentativo, determinandone l'errore.
Se reputi che i miei pregiudizi di sfavore vizino anche i miei percorsi argomentativi, indicami per favore gli errori. Altrimenti restiamo che a me non piacciono le religioni, e grazie al cazzo, non ho mai suggerito il contrario