Nuova serie di attentati in Francia



Non è che hanno l'aria di quelli che non trombano, hanno l'aria di quelli che odiano le donne libere (intendo sessualmente) perchè non riescono a tenere i loro impulsi repressi e quindi o devono stuprarle per dimostrare che sei una puttana e te lo meriti, haram kuffar etc etc quindi hanno l'impulso di andare a schiavizzare le minorenni curde (quando possono) o altrimenti si fanno saltare a Manchester in un concerto pieno di "mignotte haram".


Non mi sembra, ma a parte gli scherzi è più quello che dicevamo con Shenlong che l'"aria", l'ideologia estremista ha la figa come uno dei cardini principali e negarlo è assurdo. Poi non significa che il problema si risolva mandandoli a troie o che questo ci dia un indizio su come risolvere il problema.

Sono quasi sicuro che a nessuno la fuori freghi qualcosa di cosa viene detto qua su ngi


La risposta é: la religione
Figamai = disadattato che vorrebbe sentirsi apprezzato, amato, un eroe e non uno sfigato a cui le donne ridono dietro.
E se ti fai saltare in aria in certi ambienti sei un eroe.
Non c'è nessuna motivazione ideologica ma piuttosto la ricerca della soddisfazione di un paio di bisogni primari della piramide di maslow (stima, appartenenza).

Questo è il concetto di figamai, giusto o sbagliato, condivisibile o meno.

A chi si chiedeva come mai altri disadattati non si fanno saltare in aria: sono occidentali, manca la componente "appartenenza" che li fa indentificare in quelli che si fanno saltare in aria.
Magari si identificano in quelli che linciano i negri.
Mettete da parte la figa, ho una domanda per voi.

Vorrei sapere cosa prescrive l'Islam riguardo l'andare in giro a tronco (torace+addome) nudo durante il Ramadan, se è vietato o meno per i maschi.

E' relevant to my interest per due motivi: un ragazzino è stato menato nella hometown e vorrei capire la veridicità della faccenda e perché ci vado a correre (con striptease annesso).

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/06/03/news/_a_torso_nudo_offendi_il_ramadan_17enne_aggredito_ad_avellino_la_citta_lo_difende-167111055/
E si continua a ridurre l'aspetto del terrorismo ad un puro fattore di disadattamento.


Considerando come ben pochi dei recenti attentatori fossero anche solo osservanti, non credo la risposta possa essere questa.


Non mi convince nemmeno questa: da quello che è emerso delle vite degli attentatori degli ultimi anni, buona parte di loro erano occidentali tanto quanto quelli che hanno fatto saltare in aria.


Ma infatti la semplificazione che si legge sempre più spesso del disagio = mi faccio saltare in aria è una megacazzata

Dovremmo essere pieni di attentatori suicidi nerd vittime di bullismo, attentatori nigga negli states, nei ghetti parigini etc etc
puoi arrivare ad ammazzare, senza il timore di farti ammazzare, solo se non hai prospettive future allettanti

è un po' come il suicidio, ma in questo caso l'intento è portarsi dietro qualcuno che odi e che per te fa parte della merda che è la causa dei tuoi mali

la religione spesso e volentieri è un pretesto
e' bello vedere come sempre ogni volta che qualcuno non la pensa come te = non scopa
Secondo me è più sull'onda crociate 2.0


Mah mi sembra una cazzata, vedremo. Comunque durante il ramadan sono previste un pacco di cose che i musulmani non rispettano
figamaismo=la parte per il tutto. L'ISIS e in generale il fenomeno dell'estremismo islamista portato avanti da europei (seconda o, più raramente, terza generazione di immigrati), poggia su meccanismi di reclutamento e di affiliazione diversi da quelli adottati da al qaida e da altri gruppi di analoga matrice in passato.

L'ISIS ha colmato un vuoto identitario senza in realtà la necessità di offrire un'autentica appartenenza agli affiliati con gli emoticon e le chattine. Questo si sostanzia nel fatto che possono cavalcare il meccanismo dell'islamizzazione dell'estremismo (che non è la stessa cosa dell'estremizzazione dell'islam): c'è un target ben preciso di FIGAMAI, disadattati, psicoqualcosa, soggetti socialmente e culturalmente predisposti (per il fatto di essere o anche solo di sentirsi outsiders sia rispetto alle "culture d'origine", sia rispetto a quelle di adozione) che costituisce un bacino disponibile a costo zero (in termini di costi organizzativi, di sforzo "culturale" e persuasivo). Insomma, tutte quelle energie "giovanili" o ideologiche che in un altro contesto storico sarebbero state (in europa) assorbite dai movimenti extra-parlamentari (soprattutto di sinistra) o da altre forme di militanza e contestazione "forte" (che non necessariamente deve sfociare nell'attività terroristica o eversiva).

Perché sia a livello sociologico che giuridico c'è una bella differenza tra la vera appartenenza organica a una struttura associativa e la semplice affiliazione/adesione emulativa ad un'ideologia che lascia comunque l'affiliato alle porte.

Non ho problemi a definire terroristi quelli di AQ dietro all'11 settembre e agli altri fatti collegati all'attività di AQ dell'epoca; non ho problemi a definire terroristi quelli dell'IRA o i terroristi neri. E questo senza attribuire patenti di maggiore "dignità" (o giustificazioni pseudo-razionali) al figamaismo piuttosto che al terrorismo "classico". Il brigatismo nero e AQ (l'IRA non mi riguardava e non mi riguardava, così come non mi riguardano altre forme di terrorismo ed eversione puramente nazionale) erano e sono nemici della mia società, né più né meno di chi decido di definire scemo in crisi identitaria o figamai.

I brigatisti e il terrorismo rosso sono un caso particolare, perché si trattava di un'associazione con finalità eversive definibile come terroristica solo sulla base di una nozione ampia del termine: peraltro, tornando al figamaismo, il reale supera il lessico familiare fantasioso e icastico (l'impiego del termine figamai visto che si presuppone di essere in un gruppo di parlanti che si intende sulla denotazione e connotazioni del termine): tant'è che becchi esponenti della prima ora del brigatismo rosso che, candidamente, ammettono che all'inizio andavano alle riunioni delle nascenti cellule nella speranza di beccare ragazze con un po' di spirito di avventura (e scopabili), salvo poi essere delusi dall'iniziale mancanza di esponenti femminili nei loro ranghi (n.b.: aneddoto! la precisazione perché poi altrimenti salta fuori qualcuno a dire OMG DICE CHE I BRIGATISTI LO FACEVANO SOLO PER LE DONNE!1!1!)

La società è una pentola a pressione, nella pressione ci sta un po' di tutto. C'è chi la pressione la regge, c'è chi non la regge, c'è chi si chiede perché si debba reggere la pressione (non sta scritto in nessuna legge universale che sia impensabile decidere di "non starci", in mille modi diversi*), c'è chi si fa tirare per il naso e crede di ottenere qualcosa (in termini identitari) ma, di fatto, rimane senza patria e senza identità comunque.

Non fate comunque un buon servizio a voi e alla vostra società nel pretendere che anche i vostri consociati saltellino impauriti dicendo "OMG SONO MOSTRI PERFETTAMENTE RAZIONALI, INVINCIBILI PERCHE' IN MANIERA SPIETATA AMANO LA MORTE COME NOI AMIAMO LA VITA".

E sì, scava scava, spesso sono anche figamai.


*perché il problema al fondo di certi ragionamenti è che non si accetta l'idea che possa esistere chi sceglie un approccio nichilista (questo di fondo è un problema culturale delle società occidentali, che vivono in maniera nevrotica il rapporto con la morte: poiché la morte non si accetta nell'occidente, e si nasconde sotto il tappeto, è impossibile concepire altro rispetto al vitalismo sfrenato; vitalismo che, comunque, la società occidentale poi comprime e mortifica), o chi insegue stupidi sogni di redenzione romantica (ah! vado a fare il foreign fighter, così divento un "eroe" e ho pure i dungeons cone le schiave). L'impensabile (per la maggior parte di noi) diviene l'impossibile, e allora ci si deve immaginare qualche oscuro, spietato e perfetto meccanismo (gli islamici hanno il terrorismo nella sborra etc.; il corano è la macchina perfetta per convertire chiunque all'orrore) per tenere in piedi la baracca. Eppure questi ragionamenti a margine del brigatismo o del terrorismo nero non li avreste fatti, e forse neppure ora accettereste di farli.


tipo le varie columbine americane?

also, suicide by police.


Tanto quanto non penso proprio, saranno anche nati in occidente ma cercano di riscattarsi nell'estremismo islamico.
Riscattarsi nel senso: "secondo i canoni occidentali sono uno uno sfigato, ma se mi faccio saltare in aria divento un martire!!oneone"
aggiunta al post precedente (il penultimo): finché non farete i conti con la morte (e finché non farete i conti con l'eterogeneo modo di rapportarsi con la morte; non tutti necessariamente sognano l'immortalità con i laccetti neurali di musk) non uscirete da certe contraddizioni.

Quello che si suicida perché fa il giochino nichilista? E' facilmente impressionabile, debole, malato. Quello che si suidica tout court? E' un debole e malato di mente. Se però salta fuori la lettera apocrifa in cui dice che è a causa della precarietà dei designer, allora diventa la vittima della politica di renzi (a seconda delle idee e convenienze politiche ). Il soldato volontario che muore in guerra? E' un eroe (ma comunque ha accettato la morte...). la sua accettazione o anche ricerca, entro certi limiti, della morte diviene razionale perché lo è per i fini statali e nazionali (cioè la sua morte vi fa comodo). Il gonzo tirato dentro con le giffine e le forme di reclutamento con i like e poco altro? Che fino ad una settimana prima voleva fare il rapper con le catenazze? E' ovviamente il risultato perfettamente ma mostruosamente razionale (però, al tempo stesso, imperscrutabile) di un'ideologia invincibile, salvo ricorrere alle camicie brune e più bombe in giro per il mondo

la psicologia e la sociologia non si applicano più a questo soggetto, mentre poi invece forme di terrorismo autoctono (il brigatismo, il terrorismo nero, i piani eversivi che, in varia misura, implicavano anche l'impiego della strategia della tensione) vengono lette e inquadrate diversamente.

Correte pure dietro all'illusione che sparito l'islam non esisterà più alcuna forma eversiva: non è così che funziona (purtroppo).


*

Puoi cambiare la cornice in cui inquadrare le vicende: religiosa, politica, ideologica, sociale, ma la spinta di base, i bisogni da soddisfare restano.
ma infatti, non a caso, spesso e volentieri chi compie questi atti di terrorismo ha anche la fedina penale sporca per spaccio di droga o delinquenza affine

sono persone che non hanno trovato dignità nella nostra società

senza voler ovviamente giustificare certe azioni, la responsabilità di ciò che accade la vedo tutta nel mondo occidentale


magari la dignità non l'hanno trovata perché sono stupidi, o perché la dignità non se la meritano, non è che sia "colpa della società". Giusto per esser chiari. A un certo punto qualsiasi società per sopravvivere deve manganellare o fare cose al buio in stanze chiuse (in senso figurato: cioè applicare determinate prassi che non sono inclusive come si dichiara in superficie, ma che marginalizzano e sterilizzano determinate forze che non possono essere incanalate altrimenti: non c'è solo l'istituzione carceraria, storicamente il "manicomio" ha funzionato benissimo, e non solo in occidente).

Il punto è che la società (occidentale) deve essere furba, e la furbizia sta nel disperdere - quando non è possibile incanalare - le energie anche di chi è stupido. Se le amplifichi - rendendo nemico temibile (anche nell'immaginario) il ragazzetto un po' sfigato - tanto furba non sei come società.

Ma poi a volte conviene non esser furbi, perché in realtà poi sulla base del coglione con i coltelli e il furgoncino puoi spingere determinate agende, che non risolvono ma anzi aggravano il problema (però risolvono altri problemi o perseguono altri fini che non sono esplicitati).

ovviamente serve un mix di furbizia (culturale e sociale) e di sana, vecchia repressione: che è civiltà ma la repressione funziona insieme a tutto il resto (depotenziare, svilire, incanalare o disperdere le forme di contestazione e ribellione giovanile; stremare e rincoglionire chi giovane non è più, ma vive ai margini della società).