[Notte di passione] Exit polls, proiezioni...



si e quindi ? non c'è potere di mercato del grande capitale ? che poi sia finanziario o agricolo cambia poco. ribadisco non esiste il dottor male ma che esista un ente che distorce il mercato a proprio vantaggio e 'fanculo alle conseguenze' mi sembra un concetto abbastanza acquisito.
O credi davvero che tutta la critica al dogma neoliberale sia portata avanti da cretini col cappello di stagnola che incolpano il gruppo 'birderberg' di ogni nefandezza...
Un certo livello di argomentazioni sicuramente.

Comunque non so in quale mondo perverso tu possa pensare che nel "dogma neo-liberale" il potere di mercato sia una circostanza positiva.
Nelle economie liberali chi abusa del proprio potere di mercato viene punito, ed è esattamente ciò che è successo nei casi citati.
il dogma è una cosa la realta dei fatti un altra. il dogma dice che riducendo i vincoli si ammazza il potere di mercato, la realta dice che succede esattamente l'opposto.
il dogma viene dffuso da chi ha interesse a conservare il potere di mercato visto che con , siamo ricchi fottetevi, non ti facevi molte simpatie ti inventi una palla a caso e cicostruisci su un teatrino ..
Io credo che tu debba studiare di più l'argomento prima di esprimerti in questi termini. Perchè hai una grave confusione in testa.
C'è tutta una branca dell'economia che si occupa della gestione dei fallimenti del mercato.
E non mi pare che i paesi più liberisti manchino di autorità finalizzate alla tutela del funzionamento del mercato.

Forse si confonde l'ostilità ad alcuni interventi di regolazioni che nei fatti AUMENTANO rendite e poteri di mercato, con un ostilità tout court alla regolazione.
Un sistema economico liberale si basa essenzialmente sul pacta sunt servanda, quindi non possono mancare organismi che impongano l'obbligo e il rispetto del regole, va da se che non possano neanche mancare le regole.

Poi è chiaro che la politica, vuoi per ingenuità vuoi per ignoranza vuoi con consapevolezza si è asservita, nel nome di un economia sociale, a creare posizioni di rendita e potere attraverso regolazione impropria, che costituisce il fondamento della critica liberista se vogliamo.
vabbe lassem perd che siamo ot ed è come gettare acqua sulle oche ..


E' chiaro che se dici "sistema finanziario" la discussione si impantana perché è un concetto che significa tutto e niente, ma alla fine i manager degli istituti di credito che avallavano quelle operazioni ci hanno guadagnato, perché a fronte dei pochissimi che sono finiti in jail la maggior parte è scappata col malloppo, visto che i bonus aziendali arrivavano puntualmente alla fine dell'anno mentre i problemi di insolvenza si sono (ovviamente) manifestati dopo un certo tempo.

Anche alcuni tra gli stessi istituti di credito ci hanno guadagnato e tanto, nello specifico quelli che avevano il culo parato politicamente nel gabinetto economico usa, quindi se la Lemann è fallita, non solo la Goldman si è beccata i milioni del salvataggio pubblico ma si è pure mangiata la quota di mercato di quegli istituti che sono stati fatti fallire perché non c'avevano i serafini al sesto cielo per poi bullarsi pure di aver restituito il finanziamento... e graziealcazzo, con gli appoggi politici ti sei procurato una posizione semi-monopolistica dopo che avevi fatto i danni e preso i soldi per salvarti il culo dal governo.

Che fosse una politica più dem che cambia?

Poi dire che il rischio era basso non credi che sia un po... boh non saprei bene come chiamare quest'affermazione dopo quello che è successo
Non mi ricordo di alcun salvataggio di Goldman, sarà rientrata generalmente nel TARP., e logicamente nelle facilities della fed (e ci mancava pure, erano lì per quello)
Mi ricordo Bear Stearns e AIG, in cui il governo ci ha praticamente guadagnato.
Nonchè la nazionalizzazione definitiva delle GSE già citate.
Poi che ci fossero questioni di moral hazard quello è sicuro, vi ricordo che hanno lasciato fallire Lehman appositamene, decisione forse opinabile con il senno di poi, ma dalla indubbia forza come monito.
Venire a raccontare però che lo stato era lì a firmare assegni per salvare le banche è una scemenza, mi ricordo che le parole che più comparivano nei comunicati fed dal 2007 al 2010 erano "moral hazard". Tutti i soldi prestati erano in contropartita di qualcosa, il governo ci ha guadagnato da tutte le operazioni, e in cambio hanno chiesto la testa di parecchi manager.

I tassi di default sulle attività ritirate dal mercato dal tesoro con la TARP e dalla federal reserve non sono stati "eccezionali", quello mi riferivo con il rischio.
Il problema era il panico, si è verificata essenzialmente qualcosa di assimilabile alla corsa agli sportelli verso "banche" (istituti finanziari di varia natura) fuori dal circuito di protezione della FED.