No, li tornelli no...


Chissà di che "gruppo" faceva parte e se aveva il badge

in quelli di destra la picchiano


son state anche distrutte delle cose, si parla di 20k di danni
Ma va bene anche così alla fine, se c'è uno spazio libero dove andare a farsi le cannette, fare proiezioni di film, bere e rimorchiare perché no. Basta non chiamarli "centri culturali" o comunque non crederci troppo.



E non occupare spazi che hanno altri usi come la biblioteca

A me se occupano uno spazio abbondonato dell'università(che lo sia realmente da un paio di anni e senza progetti di ristrutturazione già pianificati) mi va bene, nessun problema.

(anche se lo trovo alquanto inutile e dannoso dal momento che l'università gli ha già concesso uno spazio al cua, non vedo perchè ne dovrebbero occupare altri)

Guarda non so se sia possibile farli pubblici, magari risulta troppo complicato, però alla fine penso che nelle grandi città esistano realtà come quelle dei Circoli ARCI che funzionano abbastanza bene e che offrono veramente parecchio a livello di offerta. Per dire anche a Treviso ora esiste un circolo ARCI dove si organizza di tutto e di più (corsi di pittura, teatro blabla), paradossalmente alcuni corsi non partono perché non si raggiunge il numero minimo di iscritti...


k

fixed


Ma faccela cosa, sei imbarazzante cazzo
Attela è ai livelli di "uè figa protesta spacco tutto bordello."

O ci sta trollando male o è stato trollato male alla nascita.
Alla fine una soluzione di compromesso potrebbe essere lasciare il CUA dentro la biblioteca ma lasciare i tornelli, con loro che possono accedere alle zone circostanti soltanto previo utilizzo del badge.

Così loro hanno il loro spazio "sociale" e il resto del mondo ha l'università sgombra dalla loro presenza.


Quindi l'università (ma anche il comune eh...) dovrebbe prendersi la responsabilità di risolvere i problemi dei "ragazzi" dei centri sociali?


Ma il comune al CUA uno spazio l'ha dato, è questo il bello. Loro vogliono ANCHE poter fare il cazzo che gli pare con gli spazi dell'università


applicano alla lettera gli insegnamenti storici della rivoluzione russa


Un mio amico che fa fisica ha proposto questa come soluzione, si spostano tutte le facoltá e biblioteche della zona fuori da lcentro e si lascia quelli del cua in mezzo al niente, é la cosa piú pacifica che si puó fare per evitare altri scontri

il problema é che costa e che bisogna abbandonare tutta quella zona per quei 4 stronzi, non esistono soluzioni pacifiche e a costo accettabile
E tu vuoi negare loro un diritto fondamentale come la liBBertà? Vabbè ma d'altra parte sei di Treviso, ergo leghista.
Secondo me l'incomprensione di fondo tra Attela e Agorà nasce da un fraintendimento su come funzionano le regole del gioco e di cosa si fa per cambiarle.
Farsi le canne e fare i ragazzi kontro è una parte del gioco, è regolato, ha una sua ragion d'essere all'università, ci sono le regole e i modi per violarle (a volte anche gli obblighi di violarle, cioè se non bruci una banka sei un fesso ).
Attela vede il celerino come una violazione delle regole del gioco. A chi non le conosce sembra invece una normale conseguenza