No, li tornelli no...


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Forse si potrebbero evitare i tornelli e le manganellate agli studenti, manganellando certi esseri schifosi che sborrano nei bagni e cagano dietro le scaffalature.


A bologna sembra che nei bagni si drogassero anche, un amico mi ha detto che tempo fa han trovato morto uno di overdose in un bagno (notizia che devo ancora confermare cercando su google)

Questi soggetti che fanno occupazione secondo me rientrano in alcune di queste (se non tutte) categorie

Realisticamente non puoi farlo, quindi la soluzione più concreta è mettere i tornelli.

Le manganellate se le sono preso solo perchè sono talmente scemi da occupare uno spazio, interrompendo un servizio al pubblico. Onestamente la vedo come una protesta ridicola.

Se sei studente ti fai il badge e non ci sono problemi, se non lo sei, non dovresti usare quegli spazi in primis(anche eprchè occupi lo spazio a uno studente che paga la retta)
Ero ironico

Allora, l'accesso alle sale lettura è libero, un po' come in tutte le biblitoeche universitarie italiane che conosco. Gli articoli citati affermano che il problema fosse proprio che la gente entrava in biblioteca per spacciare e drogarsi Non so se fosse vero, e in ogni caso la biblioteca di Italianistica di Bologna è una di quelle che frequento meno quando sono a Bologna.

Le biblioteche italiane hanno dei problemi di accesso, ma non per la consultazione. Per esempio la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma presta libri solo a persone che siano residenti nel Lazio o che siano istituzionalmente collegate con istituzioni laziali. Cioè, mi hanno prestato libri all'estero, ma non a Roma. Prestano libri a un Pierino qualsiasi, purché viva nel Lazio, ma non a me. Si può girare attorno al problema con una lettera di presentazione da parte di un accademico impiegato nel Lazio o roba del genere, e allora ti fanno un pass di qualche mese. Quando protestai per questa cosa, il responsabile mi disse che hanno due libroni di prestiti in mora, quindi devono limitare i prestiti. E sticazzi. Vabbè, comprensibile, visto che la BNC è soprattutto una biblioteca di conservazione. Ma sticazzi comunque.

Le biblioteche universitarie sono di massima molto più aperte, e di massima prestano i libri anche a esterni. Ci sono naturalmente le tipiche assurdità italiane, tipo la mia Università, dopo che mi sono laureato, non mi prestava più i libri. Mentre mi preparavo per il test d'ingresso per il dottorato, la mia Università non mi prestava più i libri
Ma in genere non sono così ritardati, e altrove mi hanno sempre prestato qualunque libro accessibile al prestito, e talora anche quelli non accessibili, sia a Roma che a Bologna, che sono i poli bibliotecari che frequento maggiormente.
La storia del badge, però, non sai mai come la implementino, appunto perché siamo in Italia, e ovviamente quando leggo queste notizie mi nasce il sospetto che magari fra qualche giorno vado là e non mi fanno entrare perché non sono un bolognese di settima generazione o roba del genere. In Russia, senza badge, non entri proprio nella struttura universitaria, altro che biblioteca.
C'è anche da dire che, proprio di fronte a Italianistica, c'è la biblioteca di Giurisprudenza, che funziona con badge da qualche anno, e una guardia fa entrare i non strutturati, previo deposito di un documento.

Un'altra riflessione riguarda la questione degli orari. All'estero, nei grandi poli universitari, ci sono biblioteche che sono aperte fino a notte. In Italia, per es. alla Sapienza, molte biblioteche fondamentali fanno tipo 4 ore di servizio al giorno, solo la mattina. Assurdo. Tenere una biblioteca aperta fino alle 24 come intendono fare a Bologna è una grande iniziativa, le biblioteche dovrebbero essere sempre aperte. Anche solo come sala lettura, ché magari non ti prendono i libri in deposito, ma ci sono pur sempre quelli a scaffale... Anche se non so come volessero organizzare le cose a Italianistica a Bologna, e non ricordo bene neppure come funzionassero finora, perché appunto è una biblioteca che uso pochissimo.

Comunque è una protesta del cazzo.


Beh, secondo me l'Uni potrebbe metterci un po' di buona volonta' e permettere di registrarsi e accedere anche a chiunque altro, non solo agli studenti.

Alla fin fine, il discorso della retta lascia un po' il tempo che trova in Italia, visto che l'Universita' e' per la stragrande maggioranza finanziata dallo stato e non dalle rette (e per me va bene cosi' eh, anzi io manco metterei le rette), per cui fornire spazi di studio per tutti lo vedrei come un servizio a tutti i cittadini (o allora se vuoi, leva le biblioteche dalle singole universita' e crea un ente nazionale, ma preferirei che rimanessero a gestione locale)


Andavo in una biblioteca che ora mi pare sia stata chiusa vicino ad un SERT, che spero non ci sia piu' neanche quello, lo spero vivamente.

ti dico solo che una volta, appena fuori dalla biblioteca mi sono ritrovato a parlare con un tossico che prima che mi ha chiesto un po' d'acqua dalla bottiglietta che avevo in mano, acqua che gli ho versato su un fazzoletto che poi ha usato per pulirsi il sangue che gli usciva dal buco sul braccio e poi candidamente mi ha spiegato cosa è un "cavallo" fra i tossici, cosa che effetivamente non conoscevo.

Uno dei mille episodi capitati con sta gente eh...

oppure piu' di una volta è capitato di vedere tizi che entravano, si sedevano davanti a qualche bella ragazza e partivano a farsi un bel segone sotto il tavolo.

i ladri poi...ti si sedevano dietro per poi infilarti le mani nella giacca appoggiata sulla sedia...

quante cose che ho imparato in biblioteca...

a un certo punto era un po' come una famiglia dove ci conoscevamo tutti almeno di vista, quando entrava qualcuno sconosciuto era una gara a capire che cazzo voleva fare...
N6 da noi siamo ancora piu' coccolati, nella nostra biblioteca di fisica puoi sostanzialmente prendere in prestito a "tempo indeterminato", con l'agreement che se qualcuno chiede quel libro, la tizia ti telefona e ti dice di riportarlo, anzi a volte ti dice "lo ha preso questo qui" e tu vai dalla persona in questione e glielo chiedi
Funziona solo perche' siamo pochi e in buona fede

Quello poi si va a flessibilità. Tipo da me se parevi uno studente e gli dicevi che ti eri dimenticato il badge a casa, ti chiedevano un documento, si segnavano i tuoi dati e ti facevano entrare.

Concordo sul fattore retta e università come roba pubblica, ma purtroppo ci devono essere dei limiti in quanto in alcune zone ci sono situazioni esterne non controllabili che andrebbero a minare la tranquillità degli studenti(oltre a creare disagi)
Quella della retta è una cazzata in un'Università pubblica, per le ragioni che ha detto Pjem. Ma anche in una struttura privata che offre servizi al pubblico, la quale al massimo è legittimata a porre maggiori restrizioni, magari al prestito. Le Biblioteche sono per tutti.


Stiamo parlando del CUA. Non so quanto il CUA bolognese abbia in comune col CUA pisano, che ho conosciuto abbastanza bene quando facevo politica universitaria, ma mi gioco la palla sinistra che la stragrande maggioranza di chi è andato a riappropriarsi dello spazio l'ha fatto per riprendersi lo sgabuzzino della cumpa.
A Pisa ho vissuto una mezza dozzina di casi fotocopia, distruzione di proprietà altrui inclusa che secondo me è anche l'ago della bilancia, e certe aree cercano la batcaverna, non il tempio del diritto allo studio. Anche perché mi gioco la palla sinistra che metà degli affiliati non apre il libretto dal 2009.

Ovviamente l'immagine dei caschi e dei manganelli nelle biblioteche mi fa risalire il pranzo di Natale scorso, ma d'altro canto chi sfonda la roba altrui per proprio tornaconto spacciandola per una battaglia di diritti non penso meriti empatia alcuna. Anche perché rovinano le vere battaglie per tutti.

Non è proprio così a livello pratico.

Tipo la mensa da me era strettamente solo per gli studenti e il motivo era ovvio:
se fosse stata aperta a tutti, tutti quelli che lavoravano in zona sarebbero andati lì

Poi concordo sul lato puramente "teorico" che l'uni deve essere uno spazio aperto a tutti(e infatti lo è), ma poi devi impostare dei limiti a causa di fattori esterni(es: biblioteca che sennò spariscono i libri o laboratori con computer etc...)
Ma non puoi paragonare una mensa a una biblioteca
La mensa è un posto dove mangiare, la biblioteca è un posto con materiale di ricerca, che può avere materiale librario unico in Italia. Un paninazzo puoi fartelo ovunque
Poi ovvio che devono esserci delle regole.
Nel mondo perfetto la cultura è aperta a tutti, le porte sono spalancate e ci si vuole tutti bene.
Nel mondo reale era diventato anche un rifugio per persone di merda che volevano farsi i cazzi propri con un tetto sulla testa.

E' inutile battersi per un ideale giusto, quando poi sai che nella pratica non riesce a funzionare.


Bisognerebbe sedersi e cercare un accordo tra le parti... ma quando da una parte c'è un rettorato di merda e dall'altra gli studenti scemi, allora finisce tutto in violenza.

ma che bello!

Ma se non registri chi entra e controlli(da me era enorme) i libri ti fanno ciao ciao

Oltre che questo

Cioè da voi magari la situazione era rosa e fiori, ma da me fuori dall'uni c'erano:
1) zingari(e questi si rompevano il cazzo usando i bagni e hanno tentato più volte di rubare dai laboratori)
2) tossici/punkabbestia che ogni tanto li vedevi in bagno dell'università stra fatti

Oltre ai barboni e al centro di accoglienza degli immigrati(che però onestamente non li ho mai visti rompere il cazzo, forse giusto i barboni ogni tanto usavano i bagni)

Quindi è normale che uno deve imporre dei limiti.

edit: per dire gli zingari lavavano il vestiario nel lavandino che tu usavi per lavarti le mani E infatti nell'ultimo periodo volevano mettere i tornelli pure ai bagni(e spero che lo hanno fatto)


E' ancora una cazzata, la mensa si che e' pagata dalla retta degli studenti (dalla componente "diritto allo studio". La biblioteca no.


per la cronaca ci sono biblioteche in cui questo non accade.

Puoi entrare liberamente, pigliare i libri dagli scaffali e consultarli in loco.
Ed e' una figata questo accesso alla cultura piu immediato e libero.
Ti da piu gioia di andare in biblioteca.

(poi ovvio, per i libri piu' rari devi dare i dati)

Again, non so in che mondo vivi tu(secondo me dipende molto dal tipo di facoltà), ma da me se non metti i controlli in biblioteca, i libri vengono rubati.

Pensa che manco ti potevi portare i libri a casa...li potevi portare via dalla biblioteca per massimo 4 ore, il tempo di farti qualche fotocopia(secondo la legge, masismo 15 pagine ) o sennò te lo dovevi studiare lì.

Quindi non pensate che il vostro mondo perfetto vada bene per qualunque città/facoltà.

(e se hanno fatto una roba del genere, così restrittiva è perchè gli studenti si prendevano i libri e non li riportavano, o li tenevano magari per mesi)