No, li tornelli no...



L'ho letto dove l'hai scritto




un cazzo scusa

O vuoi parlarne seriamente, facendo dei ragionamenti concreti o è inutile che perdo tempo.
Quello che dici è giustissimo, ma è una roba che per mille motivi(principalmente motivi politici e di voti) non è stato fatto.
Ora ti ritrovi la biblioteca invasa dai tossici etc... e l'unica possibilità concreta è quella dei tornelli...poi il sindaco può benissimo iniziare il processo di riqualificazione della zona e magari fra 5 anni leviamo i tornello, ma ORA servono.

Comunque per riqualificare la zona, significa anche fare retate settimanalmente, che porterebbe ad ancora più scontri tra sti colletivi(anche giusto per partito preso) e polizia. Non so mica se è una soluzione ideale fare una cosa del genere a bologna(che è una città dove per 30 anni e più hanno dato la libertà di fare quello che gli pare a tutti, giusto o sbagliato che sia)
Premesse: non ho letto tutto il thread e quelli del CUA non mi stanno simpaticissimi e spesso non condivido le loro cause e i loro metodi.

Detto questo, ho frequentato quella biblioteca per 6 anni e conosco anche personalmente alcuni membri del CUA. La verità è che quella biblioteca è sempre stata atipica: gente di ogni genere, personaggioni, cannette dalle 10 di mattina e molta socialità. Non è esattamente la biblioteca che frequenti se sei sotto esame o se devi studiare in modo serio e continuo, questo lo sanno tutti. La biblioteca era diventata oramai per molti luogo di socialità, un posto dove ti rechi non solo o non proprio per studiare ma anche per stare con i tuoi colleghi, incontrare gente che conosci e rimorchiare ragazze. Ovviamente la maggior parte dei frequentatori erano del CUA, o almeno, molti di loro frequentavano assiduamente quasi esclusiavemente quella biblioteca.

La protesta dei tornelli penso dunque che sia la protesta per un luogo che sentivano "loro", a libero accesso e senza restrizioni. Penso che dunque la protesta sia stata contro l'atto simbolico del tornello, l'idea di mettere un dispositivo che si usa nelle carceri e agli stadi, per un luogo di socialità che hanno sempre amato. A mio parere la protesta è un po' becera e ci sarebbero altre cose più importanti (per la quale comunque quelli del CUA si fanno sempre sentire) per cui protestare, e che cercano di mantere un ambiente con un clima simile a quello che poteva esserci nel 77 bolognese senza accettare che quell'epoca e tutto ciò che si portava appresso è finita da tempo. La risposta del rettorato è stata però alquanto becera e ignorante. Alla fine in via Zamboni di biblioteche ce ne sono una decina, tutte più o meno simili con accesso controllato (Cicu, Paleotti, 33) o no (il 38, il 32, aula studio Zamboni 7), non vedo perché non gli si possa lasciare uno spazio a questi ma allineare il 36 a tutte le altre. Che poi di problemoni non ce ne sono mai stati in quella biblioteca, e più volte ci preparavo esami.

In tutto ciò, io che mi sono laureato a novembre posso ordinare e prendere in prestito libri dal 36 ma allo stesso tempo non posso entrare, visto che il mio badge è disattivato, e la cosa mi sembra abbastanza assurda.
Grazie N'Uovo, davvero.

Ah, N'uovo è un mio ex collega. Quindi probabilmente zecca

1) il rettore ha sbagliato a lungo a farlo diventare un centro sociale è una BIBLIOTECA e per fare quello che dici tu sti collettivi hanno altri spazi(sopratutto a bologna)
2) puoi entrare mostrando un documento, lo hanno ribadito più volte le persone che lavorano e gestiscono proprio quella biblioteca


Lol wut? Ecco, dovresti rileggerti il thread

Ma ti metto qua, un post pubblicato da Meschio, e non ho trovato l'altro di una studentessa che lavorava all'help desk dove raccontava i problemi successi negli ultimi 3 anni


Ecco l'altro, ma attenzione per quelli del cua è una piddina e hanno fatto il post a mo di minaccia con tanto di foto stile "wanted dead or alive"

https://www.facebook.com/emilia.garuti/posts/1343917892314217?pnref=story

Ma tanto secondo quelli del cua(e immagino anche n'uovo e attela a sto punto) sono persone pagate dal PD

Ora vogliamo arrivare al punto dove farsi le canne in biblioteca pubblica è normale , mentre scommetto che siete i primi a criticare se uno fuma in un ufficio(double standard everywhere ). Tralasciando che farlo in una libreria penso che violi ogni standard di sicurezza delle norme anti incendio.


anche la sormani ha accesso libero, anche la grande aula studio al secondo piano.
Pero' gli scaffali open sono giusto due file.... per consultare libri devi fare richiesta ai funzionari.

No, quella dentro Brera chiede di dare il documento e di lasciare gli zaini in un armadietto.

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Peccato che quel luogo non era il loro, ma era un luogo di tutti gli studenti. E all'interno di un'università non è permesso fumarsi le canne.

E' dal 2007-2008 che i partiti studenteschi spingono per avere le biblioteche aperte fino a tardi, a quanto pare le biblioteche degli umanisti non possono essere lasciate aperte per permettere di studiare fino a tardi. Avere le biblioteche aperte le notte permette a chi vive in camera doppia di studiare in tranquillità, ma probabilmente questo vantaggio (che va soprattutto agli studenti più disagiati) non è altrettanto importante che avere un luogo dove farsi le canne.

Mi quoti e non l'ho scritto. Mi dai ragione e basta

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Ma ce la fai?

Ti chiedo "ah allora vuoi i lavori forzati?"
Rispondi "certo"

Quindi se non dici le parole "lavori forzati" non lo hai detto? Ma che sei, Bannon?

Vabbé non ce la fai

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madonna che forum di merda, ormai ci sono strati e strati di rancori vecchi di anni e si riesce a litigare su qualsiasi cosa

ma poi basta rispondere seriamente a shadlol per l'amore del cielo, lo capirebbe anche mia nonna che non fa altro che trollare dal mattino alla sera


Devi metterci più Potassio nelle tue risposte Divà.

"K"




*

Ma lo sentivano "loro"... poverini...


Poco triggered dai


Io ho solo aiutato inglo e kada a sfogarsi e a fare pace su terreno comune, scusa se è poco.
Ora aiuto Diva e Pjem



Pjem ma dove hai letto "lavori forzati" nella frase di Diva che era meramente un "se rompi -> sistemi" i lavori forzati sono ben altra cosa.

Certo se per te prendere vandali universitari e far sistemare loro i casini che hanno fatto è "forzato"

Ti ringrazio e seguirò il prezioso consiglio


E il dover lavorare a qualcosa come punizione obbligatoria come lo chiamate?

In uno stato moderno, dove dovrebbero essere assodati un certo tipo di rispetto per la dignita' umana e un set di diritti fondamentali, non si dovrebbe manco stare a spiegare perche' l'idea di obbligarli a ripulire non e' proprio da premio nobel. E' piuttosto sconfortante sentir fare dei discorsi del genere.

Io dico "vuoi i lavori forzati?"
Lei risponde "certo"

Pero' non ha detto "lavori forzati"
Roba da film di Vanzina.