Tutte le persone che conosco io che scrivono di videogiochi lo fanno perché, ciascuna a modo loro, sono appassionate. Tutte. Se non lo fossero non scriverebbero di videogiochi perché per tirare su due spicci fai prima a fare altro.
Poi quello sulla competenza è un discorso un po’ così. Non è che gli YouTuber hanno l’attestato di competenza e i giornalisti no, dipende da caso a caso.
Ah “svolgere meglio la sua funzione” è lasciare indietro tutte quelle opinioni che non possono o non riescono a essere mostrate in forma di video. Capisco.
c’è semplicemente un processo di selezione molto più rigido, lo youtuber diventa famoso solo ed unicamente perchè piace al pubblico target, senza dover subire il processo di selezione con variabili legate alla politica interna alle aziende che è tipico del lavoro subordinato
sai che mi sfugge cosa possa essere esposto in forma scritta che non possa essere espresso altrettanto bene, o meglio, in una video recensione?
personalmente non leggo più recensioni scritte che non siano user reviews da una vita
Sì ma non è appunto un processo di selezione sulla competenza: o meglio, è sulla competenza ma non quella del parlare di videogiochi - e infatti ti posso assicurare che in questo lo youtuber medio non è affatto meglio preparato del recensore medio - ma sul fare cose che piacciono al pubblico target. E non è detto che queste coincidano con il dire cose intelligenti o profonde sui videogiochi.
Ma scrivere di videogiochi non è solo scrivere recensioni, anzi, quella è la parte più facile (limiti di tempo a parte)
E in linea di massima fare un video richiede molto più tempo, perché oltre alla fase scritta (che c’è comunque, specie se è un video strutturato e non una roba a sentimento da tre minuti) devi anche fare scelta del materiale editing registrazione etc. Quindi non è tanto di questione “il concetto non si può esprimere altrettanto bene in video” ma “scrivere e basta richiede un impegno minore quindi c’è un botto di roba che non verrà mai tradotta in video indipendentemente da quanto sia valida”. Tipo questo pezzo di Giulia Martino su Scorn ed Giger.
Da un lato sti articoli ricorrenti su Star Citizen sono ovvie ragebait, visto che chiunque ci abbia mai provato a giocare sa che non c’è alcuna necessità di spendere questo tipo di soldi nel gioco (o di spendere ALCUN ammontare di soldi nel gioco in generale dopo l’acquisto iniziale, a dirla tutta)…
Dall’altro un po’ se lo meritano, perché è ovvio che ci marciano sopra nel mungere gli spendaccioni.
Whale hunting senza vergogna, proprio.