era pieno di start-up e puttanate per inserire nft nei giochi.
il fatto che non si sia concretizzato è perché è saltato il banco prima. Se le cryptotruffe fossero campate un altro anno-due, gli nft nei giochi li avremmo avuti (ubisoft c’ha provato, fallendo, sony voleva provarci e non ha fatto in tempo). Steam ha bannato tutto a causa degli “internet warriors” (e più probabilmente per evitarsi 20000000 di report e refund per i vari scam che la gente si sarebbe beccata ).
Alla fine della fiera, gli nft sono un’idea completamente stupida pure per fare i soldi , visto che per vendere cazzate in-game non serve che siano nft, lo si fa dagli anni 90 senza.
si ma non si stava discutendo di cosa fossero gli nft, se n’è già ampiamente discusso ai tempi.
agree to disagree, come ho già scritto se ci fosse stato veramente del capitale serio a sostegno della cosa, qualcosa di cui preoccuparsi come si millantava allora, sono sicuro che dei progetti avrebbero visto i natali a prescindere, e invece il deserto.
e no, non abbiamo sconfitto le mega corpz con la potenza delle nostre voci
L’ultima volta che gli “internet warrior” non si sono alzati per dire “che cazzo fate” siamo passati da giochi in release e espansioni a giochi rilasciati non finiti, finiti 2+ anni dopo, con DLC che li rendono completi che complessivamente costano x2.5 il gioco base. Con i modelli come GaaS etc etc.
Quindi direi che meno male almeno stavolta i CONSUMATORI (internet warrior ci sarai tu e tua sorella) hanno alzato la mano invece che farsela buttare nel culo.
te lo scrivo di nuovo: gli nft nei giochi erano un corollario alla truffa degli nft.
ubisoft se ne è uscita con almeno un gioco con gli nft dentro, e durante la prima settimana ne vendette uno, se non sbaglio, perché arrivò quando il sentimento generale era già “no stammerda nei miei giochi” e si stava già spegnendo quella “generale” per le cryptostronzate.
quando è saltato il banco è ovvio che non c’ha più investito nessuno, visto che non c’è particolare bisogno degli nft per vendere pixel, e le compagnie lo fanno da tempo immemore.
spero che ora non risponderai di nuovo “il capitale serio, millantava, la potenza delle voci, nessuno li ha messi da nessuna parte, povere corp sempre offese per nulla”
facciamo che mi mostri un qualunque progetto nft in cui un qualunque publisher abbia investito seriamente e sto zitto, altrimenti stai zitto tu ?
mi sembra ragionevole.
se vabbè, noi siamo i giovani e il potere ci temono e le nostre parole sono più potenti dei soldi.
di quanta roba la gente si lamenta con più violenza di quanto abbia fatto con i giochi con implementazione nft eppure viene riproposta a cadenza addirittura annuale nonostante i review bombing e le continue discussioni su quanto tale prodotto sia in dirittura d’arrivo o del tutto finito.
quello che è successo vel’ho scritto prima comunque, hanno tastato il terreno per vedere se riuscivano a sfilare anche loro qualche miliardo dal giro di speculazione dei cryptobro, han visto che non c’era trippa per gatti e non hanno investito nulla, se avessero nasato la possibilità di attirare una parte di quella fetta di capitale e/o avessero dato il via libera agli investimenti i giochi nft ci sarebbero indipendentemente da quanto ci si lamentasse degli nft sui forum.
ma scusa sto dicendo che gli articoli son fuffa sensazionalista per creare engagement e che di capitale investito in realtà non cen’era e tu mi posti fuffa sensazionalista per creare engagement che non parla di numeri?
sul web c’è un serissimo problema di analfabetismo funzionale comunque, uno scrive una cosa e viene puntualmente interpretata a cazzo traendo conclusioni a cazzo.
uno scrive che la stampa di settore ha strumentalizzato un argomento ingigantendolo per creare engagement quando in realtà non c’era quasi nulla dietro in termini di investimenti —> stai difendendo robe borderline scam. (mai difeso gli nft in vita mia, anzi, basta ripescarsi i miei vecchi interventi a riguardo)
ma che cazzo di droghe prendete
il pagamento dell’online su pc non ha preso piede perchè il pc è una piattaforma aperta, non perchè la sua utenza non lo vuole, genio.
secondo te gli utenti xbox e playstation vogliono pagare per l’online?
Guarda che l’una non esclude l’altra.
Stai sicuro che al tempo, se la stragrande maggioranza dei consumatori non si fosse opposta all’idea, piattaforma aperta o meno i vari competitor avrebbero trovato campo libero anche su pc
su pc semplicemente se essendoci competizione diretta è quasi impossibile blindare un servizio come l’online dietro un paywall, almeno finchè per qualcuno rimane l’incentivo a fornire lo stesso servizio gratuitamente
No, di nuovo, no.
Non è che “non hanno investito” per magia (posto che non è vero che non l’abbiano fatto, almeno alcuni, vedi ubisoft e vedi sony col CEO che dichiarava gli NFT “The next big step in gaming” or something), non c’hanno investito molto perché la truffa degli NFT è durata troppo poco nel mainstream, altrimenti oggi avresti COD con gli NFT tranquillamente
Questo non significa assolutamente che “si millantava” una sega di nulla, ed anzi, la levata di scudi che c’è stata è stata assolutamente necessaria a far quantomeno titubare abbastanza a lungo altri player nello spazio gaming dal supportare sta monnezza (vedi valve, che alla reputazione ancora ci tiene).
Senza? Boh, magari senza il sentiment mainstream per scimmie e cagate non sarebbe cambiato, o non sarebbe cambiato così in fretta.
O magari non sarebbe cambiato nulla.
Hai la palla di cristallo?
Io no, quindi continuerò a spargere la voce se sento odore di nuova merda perché almeno posso dire di averci provato.
Tu continua pure a dare dei frignoni a quelli come me
la narrativa mi pare fosse che i giochi nft erano cosa fatta, che i capitali erano già in moto e gli ingranaggi stavano girando.
la realtà mi pare sia che nessuno alla fine ci abbia investito nulla solamente perchè i cryptobro preferivano i jpeg delle scimmie agli nft dei fucili.
poi se vuoi prenderti i meriti di aver fatto palo contro centinaia di milioni di investimento, che da quel che ho capito non sono mai esistiti, ed aver vinto a me va bene.
per com’è andata imo c’è solo la stampa di settore che ha preso tutti per il culo facendo solo un polverone per raccogliere click invece di riportare i fatti com’erano, la gente si è incazzata dando per scontato qualcosa che era su base per lo più ipotetica senza che dietro ci fosse quasi nulla di concreto per i motivi che dicevo prima.
non ho dato del piagnone a nessuno, trovavo solo buffo che ci si prendessero dei meriti per una lotta che di fondo non è mai esistita, contro qualcosa che è morto sul nascere per motivi imo più legati alla mancata risposta dell’enorme capitale speculativo che girava sugli nft a quei tempi che a qualsiasi altra cosa.
poi per carità più che legittimo far notare che gli nft sono fuffa, l’ho fatto anche io argomentando ampiamente ai tempi.
Muovo la conversazione sugli NFI in questo topic perché mi sembra molto più adeguato e si perderebbe nell’altro che è già andato avanti su notizie generali.
My 2 cents sugli NFT nell’industria dei videogiochi è non è andata male per più di un motivo concomitante e spesso indipendente:
-la bolla ha iniziato a sgonfiarsi presto e con i tempi dell’industria dei videogiochi, nessuno è riuscito a portare un prodotto sul mercato prima che l’interesse andasse altrove. Numerosi progetti sono stati cancellati, ridimensionati, svaniti nel nulla. C’è anche da dire che tanti progetti avevano sin dall’inizio l’aspetto dei vaporware. Purtroppo tutto è successo non prima che alcune teste grosse cadessero nel tranello, ma ci torno dopo.
-Tirare su un jpg scimmia con blockchain è una cosa, fare un software è tutta un’altra cosa anche a livello di invesitmento oltre che di tempo. Sembrava il paese della cuccagna ma l fronda degli utenti ha fatto mancare IMHO gli investitori. Poi se si fa caso, buona parte dei progetti era legata a MMO che - tra tutti i giochi - sono quelli più lunghi da sviluppare, richiedono più fondi e hanno necessità di un pubblico vasto. Alla fine una piccola parte dell’industria che ha provato gli NFT si è specializzata nei big whale piuttosto che andare a pesca di pesci piccoli.
-Diversi attori interessati agli NFT avevano già provato la via del crwdfunding precedentemente (parlo degli indipendenti senza studio che erano semplicemente a caccia dei soldi necessari per lavorare) e si erano già bruciati per benino o avevano altre magagne varie che hanno fatto accendere una red flag enorme agli utenti. Vedi sotto.
Gli utenti hanno avuto una parte? IMHO si. Non so quanto grande. Hanno sollevato il problema e aumentato l’awareness, un pò come con le lootbox che ora stanno scomparendo dal pc gaming ma marciano ancora su mobile grazie a software house orientali che se ne strafregano. Ma del resto il mobile è una giungla in cui nemmeno il copyright è rispettato. Figuriamoci gli utenti.
Esempi di teste grosse: Richard Garriott e Peter Molyneux sono quelli facili, ma c’è anche Yu Suzuki che è credo l’ultimo arrivato e… bho… che delusione.
Ragionamento a latere: la stessa prudenza degli investitori grossi per questa nuova tecnologia l’ho vista per l’equiti crowdfunding.
Una SH che vuole fare giochi fino a qualhe anno fa aveva solo il crowdfunding come prevendita e vediamo bne che ci sono stati anche risultati eccellenti (ottimi giochi finanziati e prodotti con successo) e risultati così e così (giochi finanziati e mai usciti, usciti a metà, usciti e rivenduti in esclusiva etc)
Con l’equity è andata ben diversamente: che io sappia sono pochissime le aziende che ci hanno provato e comunque sempre con risultati deludenti sia per soldi tirati su che dal punto di vista degli investitori. A sto punto, se hai soldi, tanto vale comprare azioni. Meno rischi e più trasparenza. Penso che sia andata uguale con gli NFT. Gli investitori grossi se ne sono tenuti alla larga e gli utenti hanno fatto fuoco e fiamme. Risultato: progetti cancellati.
Gli NFT, o più propriamente il concetto alla base di un uso di una risorsa decentralizzata in mano all’utente, che potesse interfacciarsi ai giochi ha senso appunto se la cosa rimane decentrata; ovvero, se tutti i publisher, o la maggior parte di essi, come quando si cerca di mettere avanti uno standard, avessero fatto consorzio per tirare su un “layer” ai loro giochi dove ci si potesse interfacciare per tutta una serie di dinamiche (che però in parte avrebbero influito anche nello sviluppo di alcune meccaniche di gioco), ebbene, questa cosa impossibile avrebbe avuto un senso.
Ma figurati se i publisher, squali come sono, fanno squadra per poi perdere una porzione di controllo sui videogiocatori, cosa che peraltro li avrebbe costretti a competere facendo giochi sempre più belli per mantenere quota players.
Possiamo dire nulla di fatto, sgomberare che adesso il prossimo hype è l’AI
in mano l’utente c’ha un ticket.
il ticket, a cosa corrisponde nei giochi, è in mano COMPLETA degli sviluppatori, SH, o publishers.
Se nel gioco dell’uomo ragno non introducono il vestitino da canguro, tu con il tuo vestito da canguro NFT di fortnite ti ci puoi fare le seghe venti volte che è decentralizzato e in mano all’utenza () ma continua a non valere un cazzo nel giochino di spiderman
basta rifletterci circa 30 secondi per arrivarci che era una troiata senza pari e senza senso, anche perché già oggi non li frena nessuno dall’avere servizio X che elargisce cose in gioco Y e Z
).
, visto che per vendere cazzate in-game non serve che siano nft, lo si fa dagli anni 90 senza.
) ma continua a non valere un cazzo nel giochino di spiderman