perchè negli altri sport sono ancora più scarsi
btw sarei curioso di vedere cosa riuscirebbero a tirare fuori con una nazionale uk
perchè negli altri sport sono ancora più scarsi
btw sarei curioso di vedere cosa riuscirebbero a tirare fuori con una nazionale uk
Quando, dopo quattro secondi di Italia-Irlanda, regaliamo la prima occasionissima da gol alla squadra gaelica, con Chiellini, credo, a non aver capito che la partita era iniziatae a mandare qualche sms d'augurio a Torres acciocché la Spagna mantecasse la Croazia, abbiamo detto: "non vinciamo nemmeno questa".
Non vergognamoci, amici. Anche Padre Pio sarebbe stato della stessa opinione.
Insomma, visti pure i minuti successivi, non è che fossimo in preda a qualche delirio disfattista: facevamo cagare.
Pare che l'Imodium abbia avuto picchi di vendite in queste ultime 24 ore, tanto che -girano indiscrezioni- si candida a diventare il nuovo sponsor unico dell'Italia.
È comunque un inizio partita dai sapori antichi, nonostante l'effetto lassativo.
Ci sono quei bei valori di una volta: la difesa A4, così da poter essere contenuta da un comune scanner, De Rossi a centrocampo, che va al tiro subito ma il troppo tempo passato a fare il centrale gli ha fatto dimenticare come si tira, insomma, le certezze che piacciono a noi.
Piace meno, invece, il calcio gorgogliato e intestinale prodotto nella prima parte della gara.
Nel frattempo gli irlandesi se la godono in campo e sugli spalti e, distrattamente, fra un paio di chiacchiere al pub e due pinte di Guinness, ci mettono anche in difficoltà.
Oddio, non sarà il calcio champagne, il loro, ma è comunque un'ottima birra.
Come dicevo, il primo a tirare, quasi subito, è il sopravanzato De Rossi, che raccoglie un cross dalla destra (o era la sinistra?), e si avvita come Nureiev, ma niente da fare.
I successivi trenta minuti sono la celebrazione del nulla, del vuoto, la fiera della sterilità, almeno per noi, mentre i verdi gaelici ci fanno dei simpatici scherzetti, tipo "la Croazia vince due a zero", "hey Pirlo, lo sai chi ti saluta...?", e via dicendo.
L'Italia fa talmente schifo che, se fosse un partito, cambierebbe nome e simbolo e farebbe eleggere Alfano a segretario nazionale, tanto per farvi capire a che livelli stiamo.
Amareggato da tanta ingiusta e immeritata irriverenza, Totò Di Natale, un noto italianista che per hobby, a tempo perso, fa la punta nell'Udinese e nell'Italia, telecomanda, da posizione impossibile, un super tiro alla Shingo Tamai, parlandone come da vivo, che viene letteralmente estirpato dal gol da un irlandese si trovava lì solo poiché stava giocando al "ce l'hai" con altri avvinazzati, più che per un reale senso della copertura tattica.
Come detto, Enty-Luigi, l'entità aliena che entra nei corpi dei giocatori (non vi dico da dove) e li fa diventare Scilipoti, sembra sparito da qualche giorno: nessuno sa dove sia.
Faceva comunque pensare il fatto che ieri sera, in albergo, Giovinco abbia ingenuamente chiesto dove si nascondesse l'infida creatura extraterrestre, e Pirlo si sia allontanato arrossendo, ritirandosi in bagno con una copia cartacea di Le Ore, per non lasciare tracce nei coockies.
E in effetti, Pirlo sembra Entyzzato oggi, tuttavia scartavetra sulla testa di Cassano, su calcio d'angolo, il gol dell'1-0 per gli azzurri.
Il mancato pulitzer barese, autore anche recentemente di un brillante saggio sul complesso mondo dell'omosessualità, spizza con uno spigolo di calotta cranica, una palla indemoniata che un altro letterato, di madrelingua però diversa, non riesce a tratteneve e fa schizzare sulla parta inferiore della traversa e di qua abbondantemente oltre la linea di porta.
Ivi, un ulteriore cattedratico, l'allontana con furbesca nonchalance, come se il fatto non fosse suo, ma a questo punto, come ampiamente pronosticato da Andy Warhol (e probabilmente anche da Collovati), l'omino acquattato in posizione defecatoria vicino al palo della porta, ha i suoi minuti di notorietà, e segnala all'arbitro -sapientemente appostato a una trentina di metri, forse perché infastidito dalla tipica alitosi da calcio d'angolo irlandese, l'avvenuta segnatura.
E siamo in vantaggio, ma che fatica con questo squadrone, eh?
Da Danzica tutto tace, e per un bel po' di minuti siamo perfino primi in classifica.
Ma pensa te.
Buffon ha il segno del dollaro al posto delle pupille, come Paperon De' Paperoni quando percepisce un lauto guadagno, e si scalmana come un ossesso, col suo bel maglioncino rosso bancario e il capello un po' così.
Si va al riposo da primi in classifica, è vero, ma col pannolone bello carico di merda.
Il biscottificio di Danzica sembra reggere.
Inizia il secondo tempo, e la carnevalata di Balotelli infortunato, come avevamo ampiamente previsto (scusaci Collovati), si rivela in tutta la sua potenza.
Accompagnato da un boato di coglionamento, fa il suo ingresso in campo la nostra perla nera, e comincia subito a sentenziare calcio, ora inutile, ora godibile.
Ispirati dal vantaggio e dalla freschezza intellettuale portata da Balotelli, avanziamo spavaldi, al punto tale da permetterci, per non sembrare troppo intelligenti, di sostituire Cassano con Diamanti.
Spezzeremo le reni all'Eire?
No, anzi, è la squadra irlandese a insorgere, brutalizzandoci come farebbe il Brasile col Madagascar, e fancendo lavorare Buffon che ne soffre abbastanza: sappiamo quanto i calciatori ne risentano quando li mandi "a lavorare".
Come i politici, del resto.
Ma gli azzurri, si sa, poeti santi e navigatori, paese di eroi creativi che nelle difficoltà sa stringersii "a coorte" e dare il massimo (e aggiungerei anche che non ci sono più le mezze stagioni...), ne combinano una delle loro.
Dai piedi di un poco ispirato Pirlo, parte un calcio d'angolo sul quale Mario Balotelli, in giravolta spaziale, fa un gol destinato a tormentare le notti dei suoi allenatori attuali e futuri, e infila una spece di "oriuken" che il portiere gaelico vede solo più tardi, nel riguardarsi gli highlight ubriaco coi compagni di squadra.
Spettacolare come Mario gioisca alla Ibrahimovic, capostipite di una scuola di pensiero per attaccanti fortissimi ma mentecatti, cui Balo aderisce a pieno, e solo il provvidenziale intervento di un compagno, che gli comprime la mano sulla bocca, gl'impedisce di elargire qualche perla da due giornate di squalifica.
Essere italiani è meraviglioso, a volte.
È il due a zero, ora dovremmo farne un terzo, per essere tranquilli.
Ma, tre gol in una partita? Più di quelli fatti nelle prime due? Senza corrompere gli avversari?
No ragazzi, non scherziamo, tanto di là sono ancora zero e zer... hops.
La Spagna è in vantaggio.
L'aria dello stadio di Poznan s'irrora d'un gradevole gusto di frollini e, per goderselo meglio, l'arbitro fischia la fine mentre nei volti degli azzurri si conforma la fissità tipica dell'inculato.
Fortunatamente, però, la cottura viene interrotta dal fischio finale anche a Danzica, così Poznan si tinge d'azzurro, che col marrone sta anche bene, e andiamo ai quarti di finale, battendo l'Irlanda di Trap e Tardelli per due a zero.
Con ogni probabilità, ora, troveremo la Francia, ma stavolta siamo più tranquilli, loro ci hanno beffati a Euro 2000, noi a Germania 2006 e a Euro 2008, adesso tocca a loro, e lo abbiamo ampiamente previsto.
Lo confermerebbe Gian Battista Vico e perfino Fulvio Collovati, due note colonne del pensiero italiano.
E adesso andiamo a vedere cos'accadrà nell'ultimo gruppo, magari Enty-Luigi decide di tornare in campo, e mutare la storia del calcio, come già fecero Beckenbauer, Pelè e Tyton.
Dalla verdeggiante campagna veneziana riarsa dal sole, è tutto.
A voi Imperia.
Non vergognamoci, amici. Anche Padre Pio sarebbe stato della stessa opinione.
Insomma, visti pure i minuti successivi, non è che fossimo in preda a qualche delirio disfattista: facevamo cagare.
Pare che l'Imodium abbia avuto picchi di vendite in queste ultime 24 ore, tanto che -girano indiscrezioni- si candida a diventare il nuovo sponsor unico dell'Italia.
È comunque un inizio partita dai sapori antichi, nonostante l'effetto lassativo.
Ci sono quei bei valori di una volta: la difesa A4, così da poter essere contenuta da un comune scanner, De Rossi a centrocampo, che va al tiro subito ma il troppo tempo passato a fare il centrale gli ha fatto dimenticare come si tira, insomma, le certezze che piacciono a noi.
Piace meno, invece, il calcio gorgogliato e intestinale prodotto nella prima parte della gara.
Nel frattempo gli irlandesi se la godono in campo e sugli spalti e, distrattamente, fra un paio di chiacchiere al pub e due pinte di Guinness, ci mettono anche in difficoltà.
Oddio, non sarà il calcio champagne, il loro, ma è comunque un'ottima birra.
Come dicevo, il primo a tirare, quasi subito, è il sopravanzato De Rossi, che raccoglie un cross dalla destra (o era la sinistra?), e si avvita come Nureiev, ma niente da fare.
I successivi trenta minuti sono la celebrazione del nulla, del vuoto, la fiera della sterilità, almeno per noi, mentre i verdi gaelici ci fanno dei simpatici scherzetti, tipo "la Croazia vince due a zero", "hey Pirlo, lo sai chi ti saluta...?", e via dicendo.
L'Italia fa talmente schifo che, se fosse un partito, cambierebbe nome e simbolo e farebbe eleggere Alfano a segretario nazionale, tanto per farvi capire a che livelli stiamo.
Amareggato da tanta ingiusta e immeritata irriverenza, Totò Di Natale, un noto italianista che per hobby, a tempo perso, fa la punta nell'Udinese e nell'Italia, telecomanda, da posizione impossibile, un super tiro alla Shingo Tamai, parlandone come da vivo, che viene letteralmente estirpato dal gol da un irlandese si trovava lì solo poiché stava giocando al "ce l'hai" con altri avvinazzati, più che per un reale senso della copertura tattica.
Come detto, Enty-Luigi, l'entità aliena che entra nei corpi dei giocatori (non vi dico da dove) e li fa diventare Scilipoti, sembra sparito da qualche giorno: nessuno sa dove sia.
Faceva comunque pensare il fatto che ieri sera, in albergo, Giovinco abbia ingenuamente chiesto dove si nascondesse l'infida creatura extraterrestre, e Pirlo si sia allontanato arrossendo, ritirandosi in bagno con una copia cartacea di Le Ore, per non lasciare tracce nei coockies.
E in effetti, Pirlo sembra Entyzzato oggi, tuttavia scartavetra sulla testa di Cassano, su calcio d'angolo, il gol dell'1-0 per gli azzurri.
Il mancato pulitzer barese, autore anche recentemente di un brillante saggio sul complesso mondo dell'omosessualità, spizza con uno spigolo di calotta cranica, una palla indemoniata che un altro letterato, di madrelingua però diversa, non riesce a tratteneve e fa schizzare sulla parta inferiore della traversa e di qua abbondantemente oltre la linea di porta.
Ivi, un ulteriore cattedratico, l'allontana con furbesca nonchalance, come se il fatto non fosse suo, ma a questo punto, come ampiamente pronosticato da Andy Warhol (e probabilmente anche da Collovati), l'omino acquattato in posizione defecatoria vicino al palo della porta, ha i suoi minuti di notorietà, e segnala all'arbitro -sapientemente appostato a una trentina di metri, forse perché infastidito dalla tipica alitosi da calcio d'angolo irlandese, l'avvenuta segnatura.
E siamo in vantaggio, ma che fatica con questo squadrone, eh?
Da Danzica tutto tace, e per un bel po' di minuti siamo perfino primi in classifica.
Ma pensa te.
Buffon ha il segno del dollaro al posto delle pupille, come Paperon De' Paperoni quando percepisce un lauto guadagno, e si scalmana come un ossesso, col suo bel maglioncino rosso bancario e il capello un po' così.
Si va al riposo da primi in classifica, è vero, ma col pannolone bello carico di merda.
Il biscottificio di Danzica sembra reggere.
Inizia il secondo tempo, e la carnevalata di Balotelli infortunato, come avevamo ampiamente previsto (scusaci Collovati), si rivela in tutta la sua potenza.
Accompagnato da un boato di coglionamento, fa il suo ingresso in campo la nostra perla nera, e comincia subito a sentenziare calcio, ora inutile, ora godibile.
Ispirati dal vantaggio e dalla freschezza intellettuale portata da Balotelli, avanziamo spavaldi, al punto tale da permetterci, per non sembrare troppo intelligenti, di sostituire Cassano con Diamanti.
Spezzeremo le reni all'Eire?
No, anzi, è la squadra irlandese a insorgere, brutalizzandoci come farebbe il Brasile col Madagascar, e fancendo lavorare Buffon che ne soffre abbastanza: sappiamo quanto i calciatori ne risentano quando li mandi "a lavorare".
Come i politici, del resto.
Ma gli azzurri, si sa, poeti santi e navigatori, paese di eroi creativi che nelle difficoltà sa stringersii "a coorte" e dare il massimo (e aggiungerei anche che non ci sono più le mezze stagioni...), ne combinano una delle loro.
Dai piedi di un poco ispirato Pirlo, parte un calcio d'angolo sul quale Mario Balotelli, in giravolta spaziale, fa un gol destinato a tormentare le notti dei suoi allenatori attuali e futuri, e infila una spece di "oriuken" che il portiere gaelico vede solo più tardi, nel riguardarsi gli highlight ubriaco coi compagni di squadra.
Spettacolare come Mario gioisca alla Ibrahimovic, capostipite di una scuola di pensiero per attaccanti fortissimi ma mentecatti, cui Balo aderisce a pieno, e solo il provvidenziale intervento di un compagno, che gli comprime la mano sulla bocca, gl'impedisce di elargire qualche perla da due giornate di squalifica.
Essere italiani è meraviglioso, a volte.
È il due a zero, ora dovremmo farne un terzo, per essere tranquilli.
Ma, tre gol in una partita? Più di quelli fatti nelle prime due? Senza corrompere gli avversari?
No ragazzi, non scherziamo, tanto di là sono ancora zero e zer... hops.
La Spagna è in vantaggio.
L'aria dello stadio di Poznan s'irrora d'un gradevole gusto di frollini e, per goderselo meglio, l'arbitro fischia la fine mentre nei volti degli azzurri si conforma la fissità tipica dell'inculato.
Fortunatamente, però, la cottura viene interrotta dal fischio finale anche a Danzica, così Poznan si tinge d'azzurro, che col marrone sta anche bene, e andiamo ai quarti di finale, battendo l'Irlanda di Trap e Tardelli per due a zero.
Con ogni probabilità, ora, troveremo la Francia, ma stavolta siamo più tranquilli, loro ci hanno beffati a Euro 2000, noi a Germania 2006 e a Euro 2008, adesso tocca a loro, e lo abbiamo ampiamente previsto.
Lo confermerebbe Gian Battista Vico e perfino Fulvio Collovati, due note colonne del pensiero italiano.
E adesso andiamo a vedere cos'accadrà nell'ultimo gruppo, magari Enty-Luigi decide di tornare in campo, e mutare la storia del calcio, come già fecero Beckenbauer, Pelè e Tyton.
Dalla verdeggiante campagna veneziana riarsa dal sole, è tutto.
A voi Imperia.
Ragazzi che partita inghilterra ukraina... e che sfiga l'ukraina! gli hanno ppure annullato un gol
Annullato un cazzo, non dato, che è ben diverso.
A sto punto mi chiedo a cosa servono i giudici di porta...
Molto meglio un TMO come nel rugby
gol molto più netto di quello di cassano, peccato per gli ucraini...
comunque se non altro sarò contento sia che passi l' italia sia che passi l' inghilterra... sarebbe poi spettacolare un inghilterra-germania
comunque se non altro sarò contento sia che passi l' italia sia che passi l' inghilterra... sarebbe poi spettacolare un inghilterra-germania
Domenica sera Italia - Inghilterra
la griglia, voglio la fottuta griglia col tabellone, ora!
Toh, ciapa
mmh sì io punto su inghilterra germania alla semifinale
se passiamo noi i tedeschi si vendicano che manco nel 43 edit: peccato manchi l' olanda, perchè i quarti sono spettacolosi
Germania - Grecia, Spagna - Francia , Portogallo - Repubblica ceca
La rivincita dello spread
comunque stavo notando che le prime 8 di questo europeo seguono abbastanza la classifica (a aprte rep ceca e grecia) delle nazionali secondo il ranking uefa. Infatti ci sono già due scontri "classici".
come non quotare, ma il grande capo della FIfa preferisce la polemica forse...
mi sono immaginato la faccia di pirlo
cannato thread
Sì, figata.
Il terzo tempo tutti a fighe sugli spalti e, invece che l'Haka della Nuova Zelanda i Brasiliani faranno la Capoeira prima di iniziare la partita.
sei sempre meraviglioso.
un poeta
bravissimo