Nel 2022, il 60% degli italiani non ha letto neanche un libro

Allora, oggi YouTrend ha pubblicato su suoi account social questo grafico:

Che cercando un po’ mi sembra si basi su questo report qui dell’Istat:

In cui viene specificato che si intende lettura di libri per motivi non professionali o scolastici (quindi come funziona? Se un professore universario legge 50 libri ma sono tutti legati alla sua professione allora conta come zero?), ma comunque mi sembra un numero non proprio allegro.

Opinioni? Idee? Da che dipende? È TikTok che ci ha fuso il cervello? I libri non servono più perché tanto abbiamo i video eassy su YouTube?

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Intanto ammetto di aver aperto questo thread solo e unicamente perché volevo uno spazio dove postare questa cosa qui

https://twitter.com/ElSandifer/status/1824137722237169720

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Presumibilmente se la statistica proposta sia da considerarsi verosimile ed affidabile i social network non dimostrerebbero avere un impatto nefasto sulle abitudini di lettura, controintuitivamente certo, il trend apparirebbe stabile nel tempo ben prima del loro avvento.

Sarebbe interessante approfondirne la valutazione integradone i dati con il decennio precedente pure l’avvento di internet nella abitudini quotidiane, per confronto.

Possibile comunque l’esplosione dei contenuti video, un formato più appagante per suscitare attenzione abbia e nel tempo sopravanzi la lettura come strumento principe per la veicolazione delle informazioni; un peccato però, linguaggio e lettura saranno pure strumenti artificiali quali media di contatto, ma ho sempre pensato stimolimo parecchio sia l’esercizio espressivo sia l’astrazione concettuale.

Chiaramente con la densità del quantitativo di infromazioni odierno, ed il desiderio atavico di partecipare per semplicemente esserci ed essere riconosciuti ancor prima di esprimere un’opinione strutturata, purtroppo, non è comunque detto il decremento della lettura di libri, specifico formato, implichi necessariamente un decremento dell’impegno di lettura complessivo, magari traslato su articoli, approfondimenti, scambi e commenti piuttosto.

Si vede che sto malanic due libri li ha letti dai :sisi:

Ma i libri digitali immagino siano inclusi

Io odio leggere su kindle, ma devo ammettere che ogni tanto mi devo sforzare per non stare sul telefono e aprire i 200 libri che ho in lista sul comodino. Quindi più che social penso sia anche l aspetto della gratificazione immediata che il libro in un certo modo non da’

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Piuttosto mi chiedo se l’ascolto di audiolibri sia contemplato nella statistica, ed in quali termini nel caso; personalmente non lo considererei equivalente, ma si aprirebbe un dibattimento separato in proposito.

Boooh è una situazione talmente lontana da me che faccio fatica anche solo a immedesimarmi nel dato per commentare. Mi devo quindi limitare a qualche osservazione

Mi viene da dire intanto che la lettura è come la palestra: più leggi più vuoi leggere, meno leggi meno leggeresti. Come la palestra, inoltre, all’inizio è fatica, ma man mano che leggi ti alleni a leggere.

Il calo di lettori dopo i 24 anni mi fa pensare ad una cosa che ho spesso sentito dire dai miei colleghi, ovvero “Eeh quando ero all’università leggevo tanto, ora che lavoro torno a casa che sono troppo stanco per leggere”, anche nella grande variante “quando torno a casa voglio solo staccare il cervello”

Boh? :dunnasd: La lettura non stanca il cervello, a meno che non stai leggendo il Nietzsche di Heidegger. Penso che il doomscrolling o guardare i reel del cazzo fino a pure i video su YouTube sia molto più stancante di leggere un libro, e penso che molte persone non si rendano conto che dieci minuti di lettura ogni tot siano più che sufficienti per godersi un libro e che, soprattutto, dieci minuti ogni tot ti fanno prendere di nuovo dimestichezza con la lettura e a quel punto si torna al primo punto.

Come per la palestra, insomma, per leggere ci vuole impegno e allenamento. Solo che, a differenza della palestra, leggere è poco costoso e lo puoi fare dal divano :asd:

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Nel documento non ne parlano, così a intuito direi di no (anche perché sono più difficili da tracciare, immagino).

Comunque argomento secondo me collegato: da voi le biblioteche come sono? Io anche se abito in un posto relativamente piccolo (>15k abitanti) ho la fortuna di avere una biblioteca che si attiva tantissimo per promuovere un sacco di attività sul territorio e che arricchisce costantemente il suo catalogo. Ammetto che senza di questa leggerei comunque, ma sicuramente molto meno.

A Bolotown oltre che le biblioteche fanno un ottimo lavoro le librerie indipendenti che sono tantine, ben distribuite e molto attive:

La Confraternita dell’uva ad esempio fa numerosi incontri, è sempre presente ai mercatini e alle serate dei centri sociali e ha pure un club del libro (certo meno fico di quello di NGI)

Io però sono un asociale e non è che prenda così tanto parte a queste serate :asd:

Centra potenzialmente tangenzialmente con l’argomento, ma il numero di persone che mi dice sempre “non riesco a leggere gli ebook perché non mi resta alcuna informazione in testa” è spaventoso, come se la carta fosse questo mistico vettore per il quale riesci a ricordare le informazioni wtf :asd:

Pure questa IMHO è una forma di ignoranza e analfabetizzazione.

Ad essere sincero non leggo a libro non technical da diversi anni. Gli ultimi che ho letto sono quelli della serie di Dan Brown. Ma da allora soltanto roba tecnica. Non mi attira piu’ non so perche’

Significa solo essere prevenuti.
Però se per ebook intendono leggere su tablet, su monitor o comunque su uno schermo retroilluminato, effettivamente non è piacevolissimo e molti non conoscono nemmeno la differenza tra e-reader e tablet.

Per quanto mi riguarda, dopo aver passato una giornata intera a leggere su un monitor (parlo di una decina di anni fa), alla fine non riuscivo nemmeno a mettere a fuoco quindi sì, effettivamente ero stanca per leggere. Adesso, pur volendo, una giornata intera senza staccare non posso farla, quindi prima di dormire leggo :asd:

Snì, ci vuole comunque un certo tipo di concentrazione per leggere, tant’è vero che nei periodi di stress e nei casi di ptsd o depressione si ha difficoltà a concentrarsi, non si riesce proprio a capire quello si legge. Fonte: me stessa :asd: e anche la scienza.

Ho sempre letto da quando ero bambina, sempre. Per una decina d’anni ho smesso completamente di leggere qualsiasi cosa, semplicemente perché non avevo la capacità di concentrarmi a causa di tutta una serie di disturbi dell’umore. Quindi posso capire che chi fa una vita particolarmente stressante abbia concrete difficoltà nell’approcciare un testo, soprattutto se non è mai stato un assiduo lettore.

Poi sul discorso che si tratta anche di un’abitudine e che bastano 10 minuti al giorno, sono d’accordo. Basterebbe sostituire lo scrolling con un libro, ma chi non ha mai avuto l’abitudine di leggere è anche normale che sia restio a farlo.

Ho cape’ Nak, ma del famoso 60% quanti effettivamente rientrano nei casi che dici tu? Io spero pochi, ma lo spero per loro :asd:

Perché l’ultima roba che hai letto è robaccia :crismi:

Effettivamente considerando il successo di Temptation Island forse il problema non è lo stress o i disturbi dell’umore :asd:

Proverò a esporre un mio punto di vista, consapevole che sarà fallace.

Per farlo, mi guarderò il mio di comportamento, e il mi è rafforzativo, deforme nell’intimo, oltre che statisticamente irrilevante.

Come una mossa del busto per scansare una freccia che proviene da lontano.

Nella vita c’è una fase iniziale bulimica che crea le passioni e poi le passioni che creano interesse bulimico. In un mare di interferenze.

Quando queste passioni sono su più aree - artistiche, scientifiche o filosofiche -, decolla per la tangente la ricerca di informazioni, un caos conseguente, che resti ad assaggiare di tutto, come un pazzo furioso, ma resti in superficie perchè orizzontale ti pare meglio del verticale. Un menù a portate infinite.

Incompiuto per eccesso di interessi. Come svuotare il mare con un cucchiaino capisci che non basta una vita a saziare la mente. Ma ci resti intrappolato, con la sabbia in mano. Vorresti trattenerla ma essa scorre inesorabile.

E ti capita di comprare intere enciclopedie monotematiche a rotella.

Pure quella dei misteri e della cucina anni 80, che se vedi oggi le foto ai piatti ti viene una paresi al labbro senza botulino. Se le monti in sequenza viene un film sulla fame nel tempo che levati. Storie di piselli in umido, di carbonare con la panna, di sformati per metabolismi del passato oramai estinti.

Vagoni di fumetti, libri a tre a tre dalle bancarelle, de sade, kennedy, omero, i promessi sposi usati, numeri di le ore dalla monnezza, il postalmarket, il calendario del monaco, manuali per partorire in acqua, guide di televisioni notturne, atlanti geografici di politiche fisicate, roba illegibile, da incubi proprio, trascorrere pomeriggi in biblioteca a leggere le peggio porcate per disegnare atomi, carte magiche per prevedere il futuro e leggere nella mente il commensale di fronte, questa non ve l’ho mai raccontata, ma esiste davvero una carta magica. Roba da restarci no vabè. La storia di un asso di cuori.

Provi pure a scrivere un libercolo, ci fai pure il disegno satirico, un mostro senza denti che tutti in fila venerano, a colori, lo metti pure in scena al teatrino, ti inventi pure il sound col c64, una sirena con un for next, detta la Sirena ForNex senza la t, fai anche il giullare, monti dei film interi sul genere nonsense, vedi tutti ridere a recite di parodie di ospedali, dignità perse, nel senso che erano degne prima, insomma cerchi di ottenere il più possibile dall’ambiente in cui ti trovi per provare a esistere o a resistere allo schifo che vedi sui marciapiedi a seconda dei punti di vista. Manco fosse benzina.

Poi un giorno arriva internet e si apre un pozzo senza fondo. All’inizio assorbi come un forsennato tutto quello che ti capita sotto gli occhi. Ti metti pure a compilare drivers di schede video su linux per non vedere un cazzo uguale, e a fare lan party con il Duca e la meusa.

Diventi un supereroe nella fascia dei 25 anni. Il primo terzo. Ti viene pure di metterti il mantello sul davanzale del balcone per vedere se vola.

Fai dei viaggi notturni nel medioevo in macchina fino all’alba ascoltando il libro di Jim ad alta voce da un amico che sembra uscito da ulisse, che ne ha una versione vecchissima e usatissima che porta sempre con se nella tasca sul culo dei jeans, dove lo trovi oggi uno che si porta le poesie nel culo, mentre mette la cassetta dei portoni e inizi a comporre sogni mastodontici. E sul più bello esci il libro di Heidi, edizione cartonata, un mattone da due chili, regalatomi dalla mamma, e parte un delirio concettuale tra chi è meglio tra Jim Morrison o l’amica sulla sedia a rotelle di Heidi.

In pratica sali a bordo della cerchia che ti capita. E resti vivo non si sa come. Passi da un poeta che legge anime a uno che si esprime a grugniti, come un cervello negli scivoli, I cessi diventano libri infiniti. Luoghi dove urlare o dove dormire.

Poi una mattina così di botto ti viene il vomito. Sei diventato serio. Uno schifo. La memoria a breve termine oramai è fottuta dai tuoi stessi interessi. In realtà visione romantica di una mente invecchiata male.

Gli occhi sono rossi per il bruciore e 40 anni di lavoro a leggere cordiali saluti ti hanno demolito nel profondo, ma decidi che ne vuoi ancora e “affanculo mi sono rimaste solo le orecchie”.

Per cui per tornare a leggere i libri dovrei decidere di annientarmi dal digitale, fuggire in Africa, e mettermi all’ombra con un vassoio di datteri.

Ma non esistono più le librerie, quelle poche che sono rimaste sembrano farmacie, manca proprio l’aria, i commessi ventenni che ti consigliano libri avariati. Tu li guardi e gli chiedi “ciao, lo sai chi ha imventato l’america?”

E pure nel deserto ci stanno i balneari ormai, sono quelli con i cammelli e i posacenere di osso, e il fatto di dover ordinare un libro su internet oggi mi manda al manicomio.

È troppo facile, non c’è sforzo, non c’è scoperta, non c’è odore, polvere, manca la chimica dell’inchiostro, non c’è più voglia di leggere il pil, solo un apatico gesto di un dito pieno di merda.

Una vana ricerca di pieni da svuotare. La raggiunta consapevolezza di non valere lo sforzo. Il desiderio di togliere per sentire meglio il silenzio.

Fateci caso, quei libri esposti urlano bastoni nel culo, con quelle copertine lucidate. Ma poracci anche loro devono magnà. Si ma le anteprime sono aggratis. Marò come andare in libreria e leggerselo nel cesso e poi rimetterlo nello scsffale.

Ho provato anche i podcast ma mi scende il latte alle ginocchia. A parte quello della lucarelli che uso come sonnifero.

Mi è rimasto solo youtube, se me lo levi non ricordo più un cazzo.

La morale? Che è tutto amorale. I libri una volta erano pericolosi, poi è arrivato colpo grosso e sono finiti nel garage in mezzo si sorci.

In sintesi non compro più libri perchè leggo il foro. Speriamo di guarire.

Eccomi, mi metto nel girone degli ignoranti scanzafatiche anche io.

Da cinque mesi sto portando avanti due libri - brevi e che oltretutto mi piacciono anche - ma con gran fatica.

Un tempo ammetto che leggevo molto di più.

Mi ritrovo molto in quello che ha scritto Attela, ovvero che leggere è come una palestra. Attualmente mi fa fatica ingranare, complice soprattutto una sorta di meccanismo autodistruttivo che mi fa passare la sera prima di dormire quella buona mezz’ora su Tik Tok a guardare video idioti come un drogato :(

Vedi! Ma come la droga, puoi dire di no a tik tok! Stasera, invece che mezz’ora a scrollare fai 10 min di libro, vedrai che ti addormenti più riposato e sereno :sisi:

Quello dipende dai libri che leggi :triggered:

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Che stai leggendo Bromino che non ti piace

Comunque a vent’anni ero un talebano della lettura completa, anche dei libri che non mi piacevano (penso di aver mollato lì solo Moby Dick, al tempo)

Ora non mi faccio problemi a skippare (saltuariamente, sia chiaro) pagine e pagine se mi sbatto il cazzo :crismi: l’ultimo che ha subito questo trattamento è stato Perturbazione di Bernhard, pagine e pagine skippate solo per arrivare alla fine

Non è che non mi piace, è a volta capita che legga libri che mi fanno sentire così :asd:

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