Necessità di aiuto



Ma le due cose son collegate, se neghi i diritti a qualcuno è malapsichiatria
Sarebbe una manna, e sarei eternamente grato

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Oddio, mi ero perso i reply al mio.

Boh, sono onestamente perplesso dalle vostre reazioni. Ho solo consigliato una cosa di buon senso che vale in tutte le relazioni adulte: essere accondiscendenti anche di fronte alla (presunta o tale) percezione di un sopruso nei propri confronti.

Il buon senso e la pazienza, anche di fronte a situazioni percepite come ingiuste, è sempre la way out più rapida. Sempre.

L'aggressività dell'OP è giustificata, non lo metto in dubbio. Ma non tutto ciò che è giustificabile è anche la via più efficiente per risolvere una situazione.

.edit. e ovviamente mi sto referendo al rapporto con i medici/psichiatri. Mandarli a fanculo sarà anche la cosa più umana del mondo, ma di certo non accelera il processo...

se sono collegate (e lo sono) non sono la stessa cosa, per cui non puoi scrivere che negare un diritto E’ malapsichiatria. la malapsichiatria in questo caso è il contesto all’interno del quale c’è una negazione del diritto, che a quanto pare fra l’altro non è l’unico problema, c’è anche il problema della diagnosi e della terapia farmacologica, che sarebbero malapsichiatria ma non negazione di un diritto, è un’altro ordine di problemi. qui il suo problema principale è che è di fatto recluso, senza aiuto anzi con l’opposizione della famiglia, non ha nessun supporto perchè non ha uno psichiatra esterno di fiducia nè contatti/conoscenze/amicizie che possano venirgli in aiuto, altrimenti non sarebbe a scrivere qui.

@ op: in che rapporti sei col medico di base? forse lui potrebbe aiutarti, ma la sparo un po’ a caso

I rapporti non li ho mai praticamente avuti

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[QUOTE=Khaderbai;20012416]Sarebbe una manna, e sarei eternamente grato

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alcuni risultati cercando su google “patrocinio legale gratuito diritti malati psichici” te ne escono un fottio
[URL]https://www.ccdu.org/avvocati[/URL]
[URL]https://www.assistenzamalasanita.com/assistenza-gratuita-malasanita/?gclid=Cj0KCQiAm4TyBRDgARIsAOU75sqv_CoS8BMcAOSEjP43fQxndyu-K6BW_mBAjIl0Ol9_KzorRaTJBwQaAnWXEALw_wcB[/URL]
[URL]https://www.risarcimentosalute.it/tutela-del-malato/[/URL]

io penso che noi qui non possiamo far altro

Un cazzo da fare, vogliono buttarmi in comunitá senza se e senza ma. Sono allibito.

Non mi drogo, non ho mai rubato e mi buttano lì? Sì fottano completamente.

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Guarda khade non voglio buttare sabbia negli occhi a nessuno, ma le comunità NON sono solo postacci per i tossicodipendenti.
Dipende da luogo a luogo a luogo, ma non sono l'inferno in terra, e se il livello è buono può essere di molto aiuto (più del centro in cui sei ora forse).

In che zona abiti, se te la senti di dirlo? Sai in che comunità vogliono farti accedere?
Il ricovero in comunità in caso di una storia di tentati suicidi non è inusuale che io sappia.
In comunità c é piu possibilità uno psichiatra ti segua con un approccio psicodinamico piuttosto che medico

[url]http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2460_allegato.pdf[/url]

vedi se ti può tornare utile

Son due anni che non tento e sarebbe anche una scelta personale, che lo stato si immetta in questioni filosofiche lo trovo assolutamente ingiusto e tirannico.

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è una scelta personale se sei capace di intendere e di volere, è una cosa diversa se hai una patologia che non ti rende (anche temporaneamente) tale. per cui alla fine il discorso è: sei malato o no? hai bisogno di aiuto o no? ci sono forme di patologia che portano il soggetto a credere di stare benissimo e non aver bisogno di aiuto quando non è così (lo so per esperienza diretta), noi qui non si ha elementi per chiarire questa cosa, per cui è una nostra scelta il credere a te o il dar credito agli psichiatri che si occupano di te. spero che tu capisca e non ce ne voglia. io personalmente cerco di aiutarti prescindendo da questo aspetto.

poi, una considerazione personale senza troppi peli sulla lingua… mi riesce un po’ difficile credere che ci sia qualcuno che si prende la briga di metterti in comunità, privarti della tua libertà personale, somministrarti farmaci… con tutto l’espletamento burocratico italiota annesso, il coinvolgimento di almeno due o più controparti che avvallino la cosa etc etc tutto questo perchè sì… ammetterai che suona un po’ strano: sei in una struttura psichiatrica (!) perchè dicono che non stai bene e l’unico a sostenere che non è così sei tu… guarda che tentare il suicidio non è una robetta da niente, io ti posso anche capire perchè dalle idee suicidarie ci sono passato e un po’ ci devo convivere anche ora, ma so che è sintomo di un disturbo che riconosco e che curo.

Khaderbai, forse panserbjorne ha ragione, prova a pensare che magari non è tutto il mondo che vuole farti del male, forse è palese che tu stia male e se ne accorgono tutti, per questo tutti ti "remano contro" e cercano di fermarti e farti ragionare.

Da come scrivi anche a me sembra che tu sia molto arrabbiato, ma anche che sei chiuso in un guscio, mi sembri "orgoglioso" e non credo che questo possa aiutarti a capire se stai male, magari questa situazione di orgoglio ti fa credere ti stare meglio di come stai veramente
(parlare di patologia per adesso mi sembra eccessivo).

Prova a fermarti e vedere cosa ti dicono, porta pazienza, è vero che ci sono dei cani e degli incompententi in giro, ma non tutti eh, ci sono anche brave persone.

Prova ti ripeto, perché ai complotti non ci credo, soprattutto da parte dei tuoi genitori.


Magari c'è davvero qualcosa che non va, solo tu puoi saperlo e fare qualcosa.


Ti auguro il meglio e seguo il 3d.
Volevo ringraziarvi tutti per i reply ed il supporto, sono commosso. Cercheró di rispondere uno ad uno successivamente.

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[QUOTE=Khaderbai;20014006]Son due anni che non tento e sarebbe anche una scelta personale, che lo stato si immetta in questioni filosofiche lo trovo assolutamente ingiusto e tirannico.
[/QUOTE]
io rilevo da parte tua uno stile espressivo molto tranchant, una cosa che mi evoca i miei momenti maniacali passati. poi veditela te, volevo solo sottolineare la cosa, magari (anche non ora ma più avanti) ti può servire.

aggiungo che per aver bisogno di un supporto psichiatrico (farmacologico, ricoveri ecc) non è detto che uno debba essere per forza completamente andato (per completamente intendo proprio 100%), c’è tutta una serie di gradi intermedi di consapevolezza e gravità dei disturbi che generano situazioni uniche che vanno prese singolarmente in considerazione e necessitano di un approccio specifico. fare l’equazione “comunità = disagio totale” non è spesso veritiero e in fin dei conti nemmeno ti è utile, che tu ne abbia bisogno o meno.

[QUOTE=panserbjorne;20012763]alcuni risultati cercando su google “patrocinio legale gratuito diritti malati psichici” te ne escono un fottio
[URL]https://www.ccdu.org/avvocati[/URL]
[URL]Assistenza gratuita malasanità - Iride Associazione no profit per risarcimento malasanità
[URL]https://www.risarcimentosalute.it/tutela-del-malato/[/URL]

io penso che noi qui non possiamo far altro[/QUOTE]
ah, volevo dirti che prima di linkarti questi siti ho fatto una telefonata di 20 minuti con un ex compagno di liceo che ora è avvocato, il quale appunto mi ha indicato questo genere di soluzione, per cui prendila seriamente, non è una stronzata buttata lì a caso

Il discorso degli psichiatri che fanno comunella è proprio quello: han fatto una diagnosi sbagliata e somministrato farmaci potentissimi a cazzo con diagnosi di due quarti d'ora e adesso si coprono a vicenda. Per dire, mi hanno somministrato l'olanzapina per mesi e mesi e fatto la diagnosi di disturbo bipolare di I tipo a cazzo dopo un paio di colloqui mettendomi in un mare di merda. Dato che ne sono invischiati diversi ora patteggiano fra loro e mi tengono imprigionato qui.

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secondo loro quali sono i sintomi che giustificano la diagnosi di disturbo bipolare? è una cosa che sono tenuti a dirti, anche perchè se così non fosse sarebbe impossibile iniziare un percorso di colloqui terapeutici. la diagnosi è un punto di svolta intermedio fra la comparsa dei sintomi e il percorso di cura, non è l’obiettivo finale di uno psichiatra, e la psicoedicazione del paziente, indispensabile per un bipolare, passa come prima cosa per il riconoscimento dei sintomi.

Non ho la documentazione con me. Non riesco a risponderti esaustivamente.

(Comunque come detto al momento sono identificato come borderline).

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