Visto che ce l’ho anche sul Kindle, appena ho modo potrei estrarre l’introduzione e poi ve la posto qua se interessa
Vai, ben volentieri
Io ho ricordi meno freschi dell’Iliade rispetto all’Odissea, ma c’è una tragicità di fondo dovuta al potere del fato sugli uomini che per me è sempre stata affascinante.
Bon ho iniziato a leggere le Argonautiche anche io ovviamente la versione che ho scelto a i nomi degli dèi nella versione latina
Parallelamente sto leggendo una raccolta di saggi e interventi di Tolkien su Beowulf, sul lavoro del traduttore, sulle fairy-stories ecc. Il saggio sulla traduzione del Beowulf, seppure molto tecnico, è interessante per tutti i discorsi che facevamo qualche settimana fa sulla traduzione dell’Iliade e dell’Odissea. In pratica la riflessione si articola sul linguaggio dell’opera, su come le parole scelte dall’autore originario fossero state scelte (se erano correnti o arcaiche per l’epoca in cui tale opera è stata scritta, per esempio), su come renderle nel linguaggio corrente ecc. Contando che il Beowulf oltretutto ha i kenning che non sono proprio semplici da rendere
Insomma, tradurre è un casino
Ho finito l’ottimo libro di vasi che suggeriva Para più su e che confermo essere una splendida lettura per integrare le fonti letterarie della mitologia greca. Tra l’altro alcune rappresentazioni alternative di miti che a noi sono arrivati in un certo modo ti fa capire quanto quello che noi conosciamo sia spesso frutto della sopravvivenza di certe fonti rispetto ad altre
Aggiungo che tra le letture ulteriori che il libro propone c’è sto progetto fantastico, tale Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, ora completamente digitalizzato:
The wealth of ancient myths and legends which we call Classical Mythology is one of the major elements of our cultural heritage. The study of its iconographic representations is the main aim pursued by the Foundation for the LIMC, a foundation of international character, and constituted under Swiss law, that was formed in Geneva in 1972 and has been located in Basel since 1983. Its first task was the preparation and publication of the Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae (LIMC), (1981-1999 and Supplement 2009). This work has been continued by the Thesaurus Cultus et Rituum Antiquorum (ThesCRA) (Volumes I-V: 2004-2006; Volumes VI-VIII: 2011-2012; General Index, 2014), focused on the domain of cult and rite.
The Foundation for the LIMC has been dissolved on 31st of March 2014. Its archives have been transferred to the University of Basel which will maintain and develop them in the future. The University of Basel will continue to put at the disposal the digital archives of the Foundation for the LIMC.
Bellissimo
Uh che cosa fighissima
Ma che bellina tutta la parte delle Argonautiche con le palpitazioni adolescenziali di Medea per Giasone
La dolce e piccola Medea
Tenera
Finite le Argonautiche, confermo che piuttosto che gli Argonauti, che come eroi sono un po’ delle seghe, Medea rimane un personaggio godibilissimo, innamorata persa di Giasone e già persa (pardon ) per colpa di questo amore. Bellissimo il momento della purificazione da Circe.
Fra l’altro sono andato a controllare (perché la cronologia non è il mio forte) e la Medea di Euripide è del secolo precedente rispetto alle Argonautiche. Quindi, insomma, chissà quante sfaccettature degli stessi miti sono stati scritti e raccontati e a noi ne sono arrivati solo un centesimo
Ora, per continuare sulla scia mitologica greca, ho iniziato Miti e misteri, di Kerenyi, che mi piace moltissimo come studioso
Ho letto gli Inni Omerici, che sono interessantissimi dal punto di vista letterario perché si rivolgono direttamente alle principali divinità e ne raccontano nascita, opere, caratteristiche ecc. L’inno a Hermes in particolare è interessantissimo, e amplia tantissimo l’idea sempliciotta che abbiamo di Hermes come messaggero degli déi.
Ho letto anche gli Inni Orfici, che invece dal punto di vista meramente letterario mi sono sembrati molto più noiosi Sono più invocazioni che non racconti, e più interessanti da studiare che non da leggere
Ah, dato che parlavamo delle traduzioni dell’Iliade, qualche settimana fa ho fatto un salto dalla Feltrinelli per confrontare tot edizioni
Alla fine ho comprato questa dell’Einaudi, perché mi è sembrata quella più scorrevole: