Mercy on me: Nick Cave & The Bad Seeds

L’anno scorso, a Nick Cave, che già non deve avere avuto una vita semplicissima, è morto il figlio quindicenne. Il 9 settembre è uscito Skeleton Tree, il suo sedicesimo album coi Bad Seeds.

Premetto che secondo me non c’è modo di ascoltare quest’album se non tenendo in mente il contesto da cui è nato.

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When you’re feeling like a lover
Nothing really matters anymore
I saw you standing there in the supermarket
With your red dressing falling and your eyes are to the ground
Nothing really matters, nothing really matters when the one you love is gone
You’re still in me, baby
I need you
In my heart, I need you

[yt]xDR9ijzQbzY[/yt]

Credo sia anche difficile dare una valutazione ad un album del genere. Per me è un album molto bello, molto peso, con delle parti probabilmente difficili da digerire (nonostante sia un disco tutto sommato neanche troppo lungo, 40 minuti di durata). I suoni sono quelli di Push the Sky Away, solo molto più rarefatti e dolorosi. Nick Cave più che cantare parla, racconta. Le atmosfere… beh.

Per quel che mi riguarda, ha spodestato di prepotenza Push the Sky Away dal lettore. Dategli un ascolto, ma appunto, tenete a mente di che si tratta perché sennò difficilmente potrebbe interessarvi.

They told us our gods would outlive us
They told us our dreams would outlive us
They told us our gods would outlive us
But they lied

Ah, insieme al disco è uscito anche il documentario One More Time With Feeling, che io vado a vedere martedì.



molto bello l'album. Con alti e bassi, ma mediamente un gran album.
E' indicato un certo mood per poterlo apprezzare.

Non sapevo della morte del figlio, adesso capisco molte cose.
per ora ho dato un ascolto da estraneo a "girl in amber". Da estraneo perché appunto io nella discografia di Nick Cave non ci sono mai realmente entrato. Un limite che conto di superare, non odiarmi Attela
Ma figurati, guarda, alla fine io Cave lo sto recuperando da un annetto a questa parte, perché avevo ascoltato solo Murder Ballads che era sì caruccio ma mboh e dopo avevo provato From Her to Eternity che non mi aveva convinto.

Da un annetto appunto ho riprovato con The Good Son e lì è scoccato davvero l'amore mi son fatto poi Tender Prey e Henry's Dream, entrambi belli ma un pelo sotto a Son, per poi rimanerci con Push the Sky Away (che è del 2013), che mi ha davvero stregato di nuovo. Adesso appunto Skeleton Tree si è preso la scena, ma forse solo perché è un album emotivamente molto coinvolgente, possibile che fra un po' me ne stanchi (forse).

Quindi boh, se cerchi un album dolce prova The Good Son o Push the Sky Away. Se cerchi un album peso prova Skeleton Tree, ma ricordati appunto che tipo di disco è. Se cerchi un album rabbioso prova Tender Prey, oppure qualcuno dei primi (e comunque pre-Good Son). Ma insomma fai qualcosa
Attela, ma tu vai su agorà a fare il bullo musicale e poi non conosci Nick Cave?
E non commenterò su Murder Ballads "carino ma mboh"

A me Skeleton Tree è piaciuto, la morte del figlio è per forza di cose la lente attraverso cui osservarlo. Tra l'altro non è che gli è morto e basta: è morto cadendo da una scogliera dopo aver provato l'LSD, una roba che mi ha fatto temere che Nick si ritirasse del tutto.

Ha sonorità coraggiose, la band ora è in mano a Warren Ellis e si sente, forse anche un po' troppo. Ci sono droni, sintetizzatori, manipolazioni di vario tipo e quando funzionano, funzionano proprio bene. Qua e là è un po' pacchiano, tipo i coretti di The Girl in Amber o la penultima cantata dalla tipa, ma nell'insieme è un album molto forte, che si fa riascoltare e che richiama l'attenzione. Soprattutto è un album conciso, dice quello che deve dire in 39 minuti e basta là.
Se devo consigliare da cosa partire per conoscerlo faccio veramente fatica, è un artista che ha attraversato diversi periodi e stili, tutti interessanti.

È partito dal noise e post-punk dei Birthday Party, dall'Australia con droga e furore:





Poi nascono i Bad Seeds e lui intraprende la carriera solista, inizia anche il sodalizio con Blixa Bargeld, la cui carriera è inscindibile da quella di Cave.
La stranezza è che l'arrivo di Blixa, che già suonava negli Einsturzende Neubauten ed era un maestro dell'industrial e del noise, è coinciso con una svolta più cantautoriale. La carriera solista è inquadrabile come quella di un cantautore, con però molta più attenzione all'aspetto musicale e alla sperimentazione sonora.

Gli esordi sono ovviamente ancora in parte rumorosi e legati al suono dei Birthday Party:



Il suono gradualmente diventa più maturo e meno urlato, con arrangiamenti più complessi e articolati e si sviluppa quella poetica gotica che è diventato il suo marchio di fabbrica. Storie di reietti, di sofferenza, di religione, di visioni mistiche, di amore, di morte. Nick Cave nell'arco di un paio di anni prende una consapevolezza molto forte, la sua voce è molto più in primo piano nei pezzi e il ruolo di "cantastorie" gli si confà.






(questo è uno dei miei 2-3 pezzi preferiti, ha un crescendo di tensione che mi rovina)

Il periodo è estremamente prolifico, esce un disco ogni due anni e non ce n'è uno brutto.
The Firstborn is Dead, Kicking Against The Pricks (album di cover, via), Your Funeral... My Trial, Tender Prey, The Good Son, Henry's Dream... difficilmente c'è un disco da buttare, Nick è lanciatissimo e la band lo segue e lo stimola, il sodalizio tra lui, Blixa e Mick Harvey è perfetto: sono tre musicisti molto diversi e si completano a vicenda.



Il suono prende una personalità ormai riconoscibile al primo colpo: è un post-punk un po' gotico, un po' traditional, un po' blues, un po' tante cose e soprattutto molto Nick Cave.
Lui si stabilisce universalmente come cantautore cupo, sofferto eccetera eccetera. Un po' questo vestito gli piace, ma l'aspetto musicale non segue necessariamente questa direzione ed è il motivo per cui rimane sempre interessante. Non scade mai nel patetico, nel banale, si trovano ballate tradizionali e sfuriate di rumore, c'è di tutto.
Intanto abbandona i capelli cotonati e il look da cugino dei Sisters of Mercy e passa al completo con cui lo conosciamo oggi, diventando il più figo di tutti nonostante sia brutto in culo.

Si arriva a quello che per me è l'apice della sua carriera, dal punto di vista della maturità dei lavori, dell'accessibilità, eccetera. Let Love In e Murder Ballads sono due dischi relativamente "facili", ma portano con sé un bagaglio di tematiche e sonorità che sono tutt'altro che semplici.





Let Love In è il primo disco in cui appare Warren Ellis (mi pare ), che diventerà molto importante col tempo. Non ha un pezzo debole, i testi sono memorabili, gli arrangiamenti sono stratificati, originali, fatti di sussurri, schitarrate, dinamiche estreme, una figata pazzesca.
E poi c'è Murder Ballads, che è il disco più "pop" e più studiato: la murder ballad è un genere tradizionale in cui la ballata racconta di un omicidio (ma và? ) e quindi Nick fa un disco con 10 pezzi: 9 omicidi e in chiusura "Death is not the end" di Bob Dylan
Il disco è un successone, trascinato da pezzi fantastici coe Stagger Lee:



E dai duetti con PJ Harvey e Kylie Minogue:





E se la terza strofa non ti fa venire lo smalto nero sulle unghie e il rimmel, significa che non hai un cuore:

On the third day he took me to the river
He showed me the roses and we kissed
And the last thing I heard was a muttered word
As he knelt above me with a rock in his fist

On the last day I took her where the wild roses grow
And she lay on the bank, the wind light as a thief
And I kissed her goodbye, said, "All beauty must die"
And lent down and planted a rose between her teeth


Dopo Murder Ballads inizia un po' la china, i dischi successivi sono dei mattonazzi con troppo pianoforte e orchestra, ma ne riparliamo dopo pranzo
Vabbè, ascolterò tutto con la dovuta attenzione grazie, ma intanto skeletron tree l'ho sentito ed è bello peso come piace a me alla fine io adoro l'altro nick storico del folk del dolore: Drake
Pranzo finito
Eravamo arrivati a Murder Ballads. Come dicevo, i dischi successivi sono dei polpettoni e vanno in discesa: Nick Cave c'ha anche una quarantina d'anni, i tempi del post-punk sono lontani e a prendere il sopravvento è il pianoforte e l'aspetto poetico. Non posso dire che siano brutti in toto, ma sono un po' di maniera e soprattutto sono pesanti e troppo lunghi.
The Boatman's Call ne soffre già, ma il vero estremo è No More Shall We Part, che si macchia pure del reato di durata: 67 minuti
Certo, qualche bel pezzo c'è sempre, ma la bilancia propende più per il pacco. The Boatman's Call è comunque molto apprezzato, per me sta già dalla parte meno buona dello spettro, ma perlomeno era un cambio molto forte rispetto ai dischi prima: band più minimale, l'atmosfera è intima e personale, il disco vuole portarti in una stanza con Nick che suona, niente più paesaggi alienanti o storie di strada. Gli arrangiamenti sono più classici, c'è meno ricerca sonora e più ricerca di songwriting. I pezzi belli sono molto belli, ma il disco è smorzato da troppi riempitivi.





No More Shall We Part invece è proprio UN MATTONAZZO. Però siccome il giaguaro non perde la mossa, ci sono almeno due pezzi che mi fanno impazzire:



She said, "Father, mother, sister, brother,
Uncle, aunt, nephew, niece,
Soldier, sailor, physician, labourer,
Actor, scientist, mechanic, priest
Earth and moon and sun and stars
Planets and comets with tails blazing
All are there forever falling
Falling lovely and amazing"






Il disco dopo facciamo finta che non esista Nocturama è proprio bruttarello, non c'è un pezzo che mi ricordi con piacere, è pesante e poco interessante. È anche l'ultimo disco con Blixa, che iniziando a sentire odore di muffa molla i Bad Seeds per dedicarsi a tempo pieno agli Einsturzende.
Saltiamolo

Dopo Nocturama c'è un periodo bizzarro: l'impressione è che Nick Cave sia consapevole del suo status e quindi ci gioca e fa il cazzo che gli pare. Una specie di Bill Murray del post-punk e quindi pubblica un disco soul e un disco rock
"Abattoir Blues/The Lyre of Orpheus" è un doppio album, dura più di 80 minuti e c'è un coro gospel... e funziona! È un disco che a me fa pensare al southern gothic, con Nick Cave che fa il sacerdote. Ma la cosa strana è che a tratti è luminoso, è aperto, è addirittura divertente. D'altronde, inizia così:



Nell'arco dei due dischi non mancano le ballate cupe, ma anche i momenti rumorosi e le chitarre spigolose. È un po' un ritorno al passato, ma con comunque qualcosa di nuovo e di gustoso. I temi sono meno intimi, Cave riprende un po' la figura di cantastorie e interpreta vari personaggi, sempre molto positivi e allegri.





Dopo questo album, molto arrangiato e lavorato, giustamente il Nicola si stufa e svolta. E forma i Grinderman, un gruppo con lui, Warren Ellis e la sezione ritmica dei Bad Seeds che definisce come "Quattro vecchi scoreggioni a cui piacciono i Black Sabbath"

Nel 2007 esce Grinderman, nel 2008 Dig, Lazarus! Dig! con i Bad Seeds e nel 2010 esce Grinderman 2. Visto che le persone coinvolte sono le stesse e che le sonorità sono molto simili, fatico a dividerli e per me fanno parte dello stesso periodo. Sono tre dischi di rockaccio lercio, che puzza di sigarette, sudore, giacche spiegazzate, pantaloni macchiati e chitarre tutte rotte. Soprattutto, sono dischi in cui Nick Cave si prende in giro, sveste i panni seriosi e un po' trolla a viso aperto. Per me, una bomba
E SI FA CRESCERE I BAFFI









Concluso questo periodo, nel 2013 esce Push The Sky Away. In copertina c'è la moglie nuda e a me non è piaciuto per niente sono però una minoranza, ha ricevuto recensioni altisonanti e credo piaccia a tutti i fan che conosco. Per me è un disco molto manieristico, non esito a definirlo palloso. Non ho trovato spunti interessanti, c'è qualche pezzo bello, ma che per me non regge il confronto con i pezzi davvero belli.
È il primo disco senza Mick Harvey alla chitarra, ritorna un po' a sonorità più classiche. Lo stimo perché è un disco composto finendo nei vortici di wikipedia, tant'è che c'è un pezzo sul bosone di higgs ma nonostante questo mi ha lasciato proprio indifferente.



E con questo arriviamo alla morte del figlio, il ritiro per un anno da qualsiasi cosa e l'uscita di Skeleton Tree (che apre con "You fell from the sky/Crash landed in a field" e anche se parla di religione non posso fare a meno di pensare al figlio). La band ora è in mano a Warren Ellis ed è evidente che il rapporto importante è tra loro due. Per ora mi piace, ma ho il sentore che potrebbe diventare un rapporto artistico stantio in breve tempo e mi manca Blixa.


Che non mi si dica che non propongo cose da ascoltare non mi limito a fare lo snob, ma parto per la tangente e devo sforzarmi di non scrivere dei papiri infiniti spero che i due post possano essere utili!

Mi rendo anche conto che sono una caterva di album, ne avrà fatti una ventina ormai e partire da zero non è facile. Sono stato fortunato a incontrarlo nella mia vita quando è uscito No More Shall We part e i dischi da recuperare erano quasi la metà
Non conosco i tuoi gusti, quindi non saprei cosa consigliarti come inizio. Se ti piacciono suoni più classici puoi partire da Murder Ballads che è un disco piuttosto accessibile e suonato da una band che a quel punto ha imparato tutti i trucchi del mestiere e li sa usare. Let Love In pure, ma è un po' più spigoloso e si sente di più la sua origine.
Della roba più vecchia Your Funeral e Tender Prey rendono bene l'idea di quelle sonorità.

Io poi non riesco a scindere del tutto la sua carriera da quella di Blixa, che era l'altro genio dei Bad Seeds. Ho visto finalmente gli Einsturzende l'anno scorso ed è stata un'esperienza fantastica, con loro che martellavano pezzi di ferro, lanciavano posate su tavole di acciaio, suonavano ventole e bruciatori
Il rapporto tra loro due era simile a quello tra Bowie e Eno: erano interessati alle stesse cose, ma uno aveva le idee più estreme e l'altro sapeva trarne canzoni.





Utile sei utile appena posso dedico il dovuto tempo (non per fare il gettalife, sono giorni così, anche adatti al genere )
immagino, la musica richiede tempo e predisposizione umorale
ho ascoltato Let Love In comunque, di cui conoscevo soltanto un paio di singoli in pratica, perché triggerato dal 94 come data di pubblicazione. Ecco, uno di quei casi in cui devo ammettere la mia ignoranza totale su pietre miliari della storia della musica, perché davvero ho scoperto una band con arrangiamenti grandiosi che non immaginavo. Abbastanza lontano dai pezzi con nome Nick Cave che ricordavo davvero insomma (compreso skeleton tree che comunque devo riascoltare meglio, senza implicare che questi siano peggiori in qualità). Grandissimo album, mi suona forse in prevalenza come un disco post punk anni 80 ma va benissimo
Be', lui e tutta la band vengono da lì, più vai indietro e più il post-punk è evidente e preponderante. Il look degli anni 80 poi non lascia dubbi







Poi a un certo punto ha deciso che era meglio il completo nero
Ammazza Para, invidio la tua dedizione alla causa.
Nick ti ha promesso soldi per sponsorizzarlo qua dentro?
Ma no, è che ormai il forum è morto e le poche volte che si può parlare di musica parto per la tangente
io continuo ad ascoltare Let Love In intanto, ma pian piano seguo anche la tua guida
Notiziona:

https://www.rollingstone.com/music/music-news/nick-cave-new-album-ghosteen-888656/




Track list:
Part One
1. The Spinning Song
2. Bright Horses
3. Waiting For You
4. Night Raid
5. Sun Forest
6. Galleon Ship
7. Ghosteen Speaks
8. Leviathan

Part Two
1. Ghosteen
2. Fireflies
3. Hollywood



Copertina in spoiler perché è bruttissima


Spoiler

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Avranno chiamato il copertinista degli Avantasia a sto giro


Dopo il terribile Ghosteen (l'ho ascoltato una volta e non ho più avuto il coraggio di rimetterlo su) Nick Cave ci riprova, questa volta smettendo di far finta di suonare ancora con i Bad Seeds e facendo uscire un disco solo con Ellis

E... be', è Nick Cave con Warren Ellis. A metà tra Ghosteen e Skeleton Tree, quindi non aspettatevi altri suoni (a Para quindi farà cagare)
A me non sta dispiacendo, quantomeno c'è qualche pezzo che emerge dagli altri, tipo White Elephant che vi metto qui sotto:






Un ascolto imho lo merita
Sì, Ghosteen ha fatto schifo pure a me quindi non ho moltissima voglia di sentire questo. Alla fine però il live da solo invece mi è proprio piaciuto