Ma sono giochi lenti e improntati sul "realismo" (anche se nessun videogioco sarà mai lontanamente realistico, nemmeno arma con 1000 mod).
In un gioco action/sparatutto i caricatori è come se non esistessero, pigi reload e riempono in automatico diminuendo il numero di proiettili totali che porti.
Boh è una feature. Deal with it direbbero in inglese.
Come design in alcuni giochi ci stà anche, sono giochi non simulatori. Possono mettere anche che perdi un po' di vita ogni volta che ricarichi, finchè è funzionale e aggiunge ciccia al gameplay.
Che poi Riddick è si un fantascientifico, ma come lore e ambientazione, il gameplay mi sembrava molto realistico.
Ricarica compulsiva e la tendenza a voler affrontare gli scontri in maniera premeditata ed elegante.
Odio perdere troppe unita' in ogni strategico possibile, il concetto di cannon fodder mi e' alieno.
Se ho la possibilita' di completare un gioco in maniera stealth ogni altro approccio diviene trascurabile.
Ho una mortale antipatia per la feature che elimina la presenza dei corpi/relitti dei nemici abbattuti.
se è presente quitto istant per fortuna sembra un problema del passato
Come estensione del problema dei consumabili negli rpg, io non riesco quasi mai a comprare oggetti di valore dai mercanti, sempre con l'ansia che più avanti potrei droppare qualcosa di simile più potente.
Arrivo sempre a fine gioco portandomi una banca nelle tasche
Vabbè, classic direi.
edit:
Oltre al già citato rifiuto di usare consumabili e al braccino cortocon i mercanti, mi sono sempre rifiutato di usare qualsisi ress system in un RPG.
Per me se un singolo membro del party scoppia, conta come una battaglia persa che va rifatta meglio.
Pure questo ultraclassic.
In ogni RPG sono un power player, ovvero faccio tutto cio' che e' funzionalmente possibile fare prima di avanzare nelle fasi successive; per come sono programmati molti giochi significa ritrovarsi con un personaggio/party estremamente overlivellato da meta' gioco in poi.
Ecco, anche questo. Faccio praticamente QUALUNQUE COSA si possa fare prima di progredire nella main quest con il terrore di perdermi qualcosa, anche quando è evidente che ciò non succederà.
Non leggo niente e il percorso più breve da un posto all'altro non è la strada, ma una linea retta, stile parkour.
Per questo motivo invece di risparmiare tempo, spesso rimango incastrato in burroni alti 200 metri dovendo rifare la strada indietro oppure crepando per errore (di fatto impiegandoci il triplo del tempo).
Poi vabbeh, ho il terrore assoluto dei livelli con l'acqua, soprattutto se si tratta di un gioco in prima persona tipo un fps. Ma roba che se un gioco necessita obbligatoriamente di attraversare un livello con l'acqua è molto probabile che lo molli lì a metà. Suppongo derivi dal fatto che in acqua sei esposto ad attacchi a 360 gradi e, soprattutto, sei molto più lento di quanto non sei fuori
Questo lo ho pure io. Odio in maniera assoluta i livelli sottacqua in cui hai la barretta dell'ossigeno che scendi lentamente e poi se mi perdo oddio devo sbrigarmi AIUTO CONTINUA A SCENDERE POI MUOIO.
Di questo do' la colpa a tutti i giochi che ho giocato da piccolo dove acqua = morte. Quello che mi ha traumatizzato di più ai tempi sono stati i vari jak & dexter, che se cadi in acqua inizi a sentire battito cardiaco sempre più forte e poi sgnaf.
Questo lo ho pure io. Odio in maniera assoluta i livelli sottacqua in cui hai la barretta dell'ossigeno che scendi lentamente e poi se mi perdo oddio devo sbrigarmi AIUTO CONTINUA A SCENDERE POI MUOIO.
Di questo do' la colpa a tutti i giochi che ho giocato da piccolo dove acqua = morte. Quello che mi ha traumatizzato di più ai tempi sono stati i vari jak & dexter, che se cadi in acqua inizi a sentire battito cardiaco sempre più forte e poi sgnaf.
si perché, tomb raider (2 ?) dove inizi nel bel mezzo dell'oceano circondato da squali ?
Odio perdere troppe unita' in ogni strategico possibile, il concetto di cannon fodder mi e' alieno.
Già, il motivo per cui ho amato Company of Heroes è il perché rendeva le unità di fanteria VIVE e non avevo bisogno di fare sforzi immaginativi sugli scontri a fuoco. Il downside è che qualsiasi unità muoia partono i film mentali sulle mogli a casa con i figli, gli amici che li aspettavano etc..
Per i single player, se non ho almeno 2 ore buone da dedicarci, nemmeno inizio a giocarci.
Uh? Questa è singolare, visto che (al di là del fatto che il requisito di tempo per iniziare a giocare è strettamente dipendente da titolo a titolo) per me è l'esatto contrario.
Per i single player posso anche improvvisare e sticazzi se devo mollare di colpo. In un gioco in multi non mi ci metto nemmeno se non sono ASSOLUTAMENTE sicuro di non subire interruzioni per la manciata di ore che seguono.
Dustforce, NetHack, Hotline Miami, Fallen London, Rocket League, sportivi - tutte cose che posso iniziare e concludere nell'arco di massimo un quarto d'ora / mezz'ora e fare "abbastanza" - migliorare un punteggio, salire in leaderboard, vincere/perdere x partite, etc.
Per un single player "grosso" alla The Witcher invece, se non ho abbastanza tempo smetto di giocare e resto insoddisfatto della cosa, come se non fossi entrato abbastanza nel "mood" del gioco per godermelo appieno.
Vedi anche il discorso della beta di Tides of Numenera: in questi giorni son stato particolarmente impegnato, ma a botte di 10-20 minuti avrei certamente potuto provarlo.
Però non ci riesco proprio, se penso "tra mezz'ora devo smettere" nemmeno lo faccio partire un gioco così.
In una mappa devo esplorare ogni punto possibile, non ci sia mai che trovo qualcosa di interessante proprio lì, in quell'anfratto a forma di vertebra di moffetta.
Per questo non gioco agli open world
*
This so much.
Aggiungo che nei platformer non riesco ad andare avanti se non finisco l'intero livello, tutti consumabili ed achievement inclusi. Motivo per cui dopo Origins ho saltato a piè pari Rayman Legends.
Che nei giochi che non capisco o devo andarmi a spulciare guide e wiki, disinstallo (paradox?) come il recentemente consigliatomi Sunless Sea.
Semmai mi vado a vedere le cose se proprio mi interessa (Don't Starve, Dark Souls), ma se dopo mezz'ora non ci sto capendo nulla, mi dispiace cestinato.
Tendo a piratare i giochi ma li compro sempre se mi piacciono. Non è cattiveria, ma viviamo nell'epoca dove le demo non esistono.
Alla fine delle fini comunque gioco pochissimo, di solito alterno guardare telefilm allo sviluppare il mio di gioco, trovo più divertente creare un gioco da zero e imparare cose e risolvere problemi tecnici piuttosto che giocare a giochi che poi mi deludono sempre.
ne condivido moltissime vostre
ma quella del ricaricare me la sono dovuta fatta passare a forza, da quando sono dentro fino al collo su cs go
In ogni RPG sono un power player, ovvero faccio tutto cio' che e' funzionalmente possibile fare prima di avanzare nelle fasi successive; per come sono programmati molti giochi significa ritrovarsi con un personaggio/party estremamente overlivellato da meta' gioco in poi.
Ricarica compulsiva e la tendenza a voler affrontare gli scontri in maniera premeditata ed elegante.
Odio perdere troppe unita' in ogni strategico possibile, il concetto di cannon fodder mi e' alieno.
Se ho la possibilita' di completare un gioco in maniera stealth ogni altro approccio diviene trascurabile.
Quanto ti quoto.
Se in un gioco non è presente il quicksave (in quasi tutti i porting da console), tendo a rimandare continuamente di salvare per la noia nell'aprire le opzioni ogni volta e mi dico sempre "Dai è tutto tranquillo facciamo altri 10 metri e salvo"... e automaticamente vengo stuprato subito dopo da un fight random.
La skin di un equipaggiamento ha sempre la priorità su tutto, anche se ha stat ridicole.
Se in un rpg c'è un mob/boss che è chiaramente pensato per essere fatto a livelli più alti, ci devo prima provare finché le possibilità di riuscita sono nulle, perché anche se riesco a togliergli 1% di hp dopo 10 minuti, è segno che posso farcela e devo segarlo.
Gioco solo e soltanto un titolo alla volta finchè non lo porto a termine, a meno che non sia un gioco cooperativo o multiplayer. Se ho superato la metà di gioco, non esiste che non arrivi in fondo, anche se si rivela una cagata di quelle dall'odore asfissiante.
Che nei giochi che non capisco o devo andarmi a spulciare guide e wiki, disinstallo (paradox?) come il recentemente consigliatomi Sunless Sea.
Ma non è che devi. Però aiuta, quello sì