mi aspetto come minimo un post in pentametri, anche se non escludo l’uso del distico-elegiaco
il Corsaro Rosso
Questo sarebbe la versione Dolce Stil Nuvo della richiesta, elegante, educata ed erudita, più direttamente ed informalmente direi suggerirei la più corretta la dizione “Che tu c’hai du ciabatte”, evoluzione della funzione interrogativa per perfezionare la velocità ed efficacia di fruizione.
dovevi provare l’esperienza di sopravvivenza in pineta, c’erano i topi grossi come gatti anni fa, ricordo che li chiamavano tarponi
livornese, a viareggio mai sentito
cmq
poteva andare peggio potevi andare al lago di Massaciuccoli
Beh ero un regular al Mamamia per snipare le wingladies etero
questa l’abbiamo capita tutti dai, puoi fare di meglio
Infatti.
Delusione
Se la pineta è vicino alla spiaggia, credo proprio sia quella zona
Ora c’è un gattile:
DHAMMAPADA
-
Siamo ciò che pensiamo.
Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente.
Ogni parola o azione che nasce da un pensiero torbido è seguita dalla sofferenza, come la ruota del carro segue lo zoccolo del bue. -
Siamo ciò che pensiamo.
Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente.
Ogni parola o azione che nasce da un pensiero limpido è seguita dalla gioia, come la tua ombra ti segue, inseparabile. -
“Mi ha insultato, mi ha aggredito, mi ha ingannato, mi ha derubato.”
Se coltivi questi pensieri vivi immerso nell’odio. -
“Mi ha, insultato, mi ha aggredito, mi ha ingannato, mi ha derubato.”
Abbandonando questi pensieri ti liberi dell’odio. -
In questo mondo l’odio non può porre fine all’odio.
Solo l’amore è capace di estinguere l’odio.
Questa è la legge eterna.
TL;DR
Nel dubbio arivaffanculo.
ma il matrimonio del secolo come procede?
anzi no, non ce ne frega un cazzo
Comunque il “noi si…” è un’invenzione meravigliosa, ti permette di restare sempre sul vago, lo uso spesso pur non essendo toscano™
“Sto cercando due ciabatte”
Ne parlava in un altro topo, pare sta preparando gli inviti per gli agorini
invece della bomboniera consegnera’ un NFT
Madonna il Toscano.
Inizio del discorso del direttore alla scuola di Ottica ed Optometria:
Si vò vù volehe diventà ottisci, vussièe nipposto justo.
Massima espressione d’eleganza sinottica, anzi, di elegantezza cavalleresca.