Lutto, addio papà

Immerso nella saggezza suprema davanti a monaci e bodhisattva riuniti, Kannon (Avalokitesvara) bodhisattva della compassione, risponde all’allievo Shariputra insegnando la dottrina del vuoto.

Oh Shariputra, la forma non è che vuoto, il vuoto non è che forma;
ciò che è forma è vuoto, ciò che è vuoto è forma;
lo stesso è per sensazione, percezione, discriminazione e coscienza.
Tutte le cose sono vuote apparizioni, Shariputra.
Non sono nate, non sono distrutte, non sono macchiate, non sono pure;
non aumentano e non decrescono.
Perciò nella vacuità non c’è forma né sensazione, né percezione, né discriminazione, né coscienza;
Non ci sono occhi né orecchi, naso, lingua, corpo, mente;
Non ci sono forma né suono, odore, gusto, tatto, oggetti;
né c’è un regno del vedere,
e così via fino ad arrivare a nessun regno della coscienza;
non vi è conoscenza, né ignoranza,
né fine della conoscenza, né fine dell’ignoranza,
e così via fino ad arrivare a né vecchiaia né morte;
né estinzione di vecchiaia e morte;
non c’è sofferenza, karma, estinzione, via;
non c’è saggezza né realizzazione.
Dal momento che non si ha nulla da conseguire, si è un bodhisattva.
Poiché ci si è interamente affidati alla prajna paramita,
la mente non conosce ostacoli;
dal momento che la mente non conosce ostacoli
non si conosce la paura, si è oltre il pensiero illusorio,
e si raggiunge il Nirvana.
Poiché tutti i Buddha
del passato, del presente e del futuro
si affidano interamente alla prajna paramita, conseguono la suprema illuminazione.
Sappi dunque che la prajna paramita è il grande mantra,
il mantra più alto,
il mantra supremo e incomparabile,
capace di placare ogni sofferenza.
Ciò è vero.
Non è falso.
Perciò io recito il mantra della prajna paramita,
Che dice:
Gate, gate, paragate, parasamgate, bodhi, svaha!
(andate, andate, andate insieme all’altra sponda, completamente sull’altra sponda, benvenuto risveglio!)

1 Like

Ciao, hanno detto tutti cose sagge, mi sento di consigliare anche io un terapeuta fra un po’ di tempo.
Star male è normale, non solo, secondo me è anche in un certo senso, non fraintendermi, necessario. È a mio modo di vedere un passaggio obbligato, qualcosa che prima o poi in qualche modo deve emergere, e che ti permette di sentire interamente quanto bene volevi al tuo papà.
Nessuno è mai preparato per cose del genere, tutti di fronte al mistero per antonomasia rimaniamo pietrificati. In un certo senso io penso che siamo in questo mondo per imparare a perdere tutto, dal momento che tutto quello che conosciamo, vediamo, abbiamo e siamo verrà meno. Nel frattempo, però, quella vita che rimane andrà avanti e la storia che scriverai assieme a chi rimane nella tua vita non sarà meno importante dei capitoli precedenti. Mancherà, ti mancherà, un grande protagonista. Col tempo lo sentirai sempre più forte dentro di te, la presenza che percepirai sarà sempre più dolce e la rabbia lascerà il posto alla memoria dell’affetto.

Un grande e forte abbraccio

4 Likes

Quoto.

Io ho perso circa 5 anni della mia vita, buttati nel cesso, perché quando ho perso i miei mi sono rifiutata di chiedere aiuto al grido di “volere è potere, ce la posso fare, capita a tutti”.

Sì ok capita a tutti, ma non siamo tutti uguali, non abbiamo tutti lo stesso vissuto e la stessa sensibilità.

Onestamente non volevo scrivere, sia per evitare di dire cazzate da baci perugina - spesso è meglio restare zitti - sia perché oggi è una giornata no e non mi andava molto di riflettere su questi temi. Ma più tardi mi sarei comunque sentita in colpa :asd:

Ascolta: il fatto che tu abbia già dei pensieri di quel tipo, mi ha spinto a scrivere per consigliarti vivamente almeno un consulto. Poi non è detto che tu debba per forza continuare con un percorso psicoterapico. E lascia perdere i confronti con gli altri, siamo tutti diversi e reagiamo in modo diverso. Contatta un professionista e fatti consigliare da lui. Se non è ancora il momento per iniziare un percorso, sarà stesso lui a dirtelo.

Un abbraccio

3 Likes

Condoglianze.

Quando successe a me ( avevo 17 anni, mio padre morì d’infarto come il tuo, aveva 57 anni ) l’unica cosa che mi diede un minimo di conforto fu il pensare che è nella normalità della nostra esistenza che i genitori se ne vadano prima di noi.

La vera tragedia è quando succede il contrario.

Queste sono tragedie che capitano alla stragrande maggioranza di noi. Spero ti possa essere di conforto ragionarci su e magari arrivare alla conclusione che in un modo o nell’altro, tutti riescono comunque in qualche modo a superarle.

3 Likes

Avviso per gli altri utenti, visto che questo post ha già ricevuto una flag: ne ho parlato con ScorpionRa e lui mi ha detto che l’ha inteso in maniera positiva. E direi che la sua opinione in questo caso è l’unica che conta davvero.

2 Likes

Condoglianze @ScorpionRa .

Non ci conosciamo ma ti abbraccio lo stesso fortissimo: ti mollo solo quando mi dai una testata. :)

3 Likes

Un abbraccio…

1 Like

:lode:

questa è la cosa più vera che ricordi di aver mai letto nella mia esistenza.

1 Like

Condoglianze :frowning:

Un abbraccio.

1 Like

innanzitutto le mie più sentite condoglianze

io ho perso mia madre a 62 anni dopo malattia lampo, per esperienza ti dico che il vuoto NON si riempirà mai e rimarrà lì, come un cratere emotivo dentro di te

ti troverai a dimenticare che tuo padre non c’è più per poi ricordartene improvvisamente, avrai dei sali e scendi continui di umore

io ero in terapia e un mese dopo è nato mio figlio, queste due cose mi hanno salvato

non sottovalutare il dolore, parla con una persona competente, affronta il lutto e porta tuo padre con te in ogni cosa che fai

personalmente ho realizzato il passare del tempo con questa cosa, prima era tutto uguale, ero sempre un adolescente, ora è tutto cambiato

a distanza di 3 anni ancora la prima cosa a cui penso una volta uscito dal lavoro è “ora chiamo mia madre” come facevo sempre

scusami per i pensieri sconnessi, in definitiva sappi che tutto quello che provi è normale, non fuggire il dolore perchè non funziona, impara a portarlo con te

3 Likes

Condoglianze @ScorpionRa .

1 Like

Comunque, a suo modo, il fatto che il cratere esista è una cosa molto bella.

  1. celebra un rapporto unico, fatto di cose positive
  2. tiene aperto un “ponte” verso il ricordo della persona, che è l’ultimo atto d’amore. Diversamente dall’interazione diretta, può avvenire sempre qualora tu lo voglia.

L’importante è trasformare il dolore della mancanza nell’intenzione del ricordo, che invece che sofferenza trasmette sollievo, serenità e perfino gioia.

1 Like

Per me ormai è così nel 99% dei momenti.

Ma a volte, specie quando guardo mio figlio che fa cose che non posso condividere con mia madte penso ancora di essere nella timeline sbagliata.

Quindi si, è vero, il ricordo diventa dolce, ma a volte è dura.

1 Like

Abbraccio forte anche te.

2 Likes

mi dispiace un sacco, condoglianze

1 Like

mio figlio ha 4 anni, non sta capendo molto, nel senso dice cose tipo : " il nonno è morto " , " papà quando starai meglio? "
ogni volta gli spiego un pò tutto, ma non capisce, e penso proprio che sia normale alla sua età.
purtroppo quando diventerà grande molto probabilmente non si ricorderà nemmeno di suo nonno…
avrei tanto voluto che mio padre gli avesse insegnato una marea di cose, che si, posso insegnargli pure io, ma dal nonno , sarebbe stato un più “magico”…
tutte queste cose mi fanno stare veramente male.
anche solo pensare a Igea Marina, luogo dove ci ha sempre portato da quando eravamo piccoli, è un posto che adoro, ma ora solo al pensiero di andarci, senza vedere lui, mi crea un vuoto e un dolore inimmaginabile , e penso proprio di non tornaci più…
scusate se scrivo qua, so che dovrei parlare con i miei fratelli e con la compagna, ma è molto piu “facile” scrivere a voi e dirvi quello che mi passa per la testa in questi momenti, dopo tutto con ngi sono cresciuto e vi reputo tutti come una seconda grande famiglia
(comunque parlo anche con loro ma qui mi sento piu libero)

1 Like

Leggerti è un’ulteriore evidenza che l’esperienza umana è in qualche modo sempre uguale.

Io ho un posto in Sicilia che sarebbe stato vivo se mia madre fosse stata viva ma ora non ha più senso portarci mio figlio, non vivrebbe mai quella atmosfera che ho vissuto io, e questo mi lacera dentro.

Trova il modo di processare tutto questo, io ogni tanto scrivo di ste cose (per me sostanzialmente), mi aiuta.

Trova il tuo modo, non ora eh, cioè senza pressioni. Il primo periodo è già sufficiente tirare fino a fine giornata.

1 Like

non farti assolutamente alcun problema a scriverci
siamo una grande famiglia disagiata :love:

1 Like

Condoglianze :sad:

Un abbraccio virtuale

1 Like