È stato un errore di comunicazione
Figlio di una influencer e un calciatore. Sicuramente da grande darà un grande contributo all’umanità
Vedi fresco fresco il figlio della Colombari
Very Edgy
mi ricordo dei discorsi che ha fatto durante pechino express e mi ricordo che l’ho bollato come “ma questo è un coglione”
Oggi i fatti mi cosano
State per caso cercando di dire tra le righe che nascere in una famiglia ricca è spesso certezza di diventare un coglione?
Io non credo o almeno non in italia dato qui a vigilare abbiamo il ministero dell’istruzione che è anche ministero del merito.
Ahah che coglione
Ma i commenti ai post di sua madre dove la insulta o dice minchiate?
È proprio scemo questo
La foto sul passaporto con i capelli tipo scemo e più scemo
No, non mi spingerei a tanto
Diciamo che lui sarebbe stato coglione anche da povero
Scusa ma che sarebbero le foto choc? Chocolate? Vi prego ditemi che non volevano intendere “shock”
Una volta si scriveva alla franchese Choc, hai perso 100 punti boomer
Scusate sto tra i sudtirolesi e cazzeggiando sulle cose da fare mi è capitato sotto gli occhi… questo
Peccato solo fosse l’anno scorso
La prima parte della mostra affronta il perché della penuria di personale. Tra i motivi vi sono la crescita massiccia del turismo e la forte spinta verso i segmenti alti del settore alberghiero, particolarmente affamati di personale. Se in passato a un affittacamere bastava un dipendente per gestire 30 posti letto, oggi un albergo a quattro stelle necessita di un addetto ogni cinque clienti. Altra questione affrontata è la provenienza del personale: quasi la metà arriva da fuori provincia. La mostra fa luce anche su alcuni aspetti negativi del lavoro nell’industria turistica: si lavora nelle ore serali e nei fine settimana, i giorni di riposo scarseggiano, ai lavoratori stagionali spesso non è offerto l’alloggio, e non di rado, nelle strutture a conduzione famigliare, la gestione del personale lascia a desiderare. Non è un caso se molti giovani, concluso l’apprendistato nel turismo, scelgono di cambiare settore. Su questi temi, la mostra confronta passato e presente.
Nella seconda parte, un percorso interattivo permetterà ai visitatori di fare un’esperienza lavorativa in prima persona. Si inizierà con un colloquio di lavoro personalizzato grazie a uno speciale software. I visitatori potranno poi rendersi conto della quotidianità lavorativa in varie aziende, come fossero dei veri cuochi, camerieri, custodi o animatori. Forse gli toccheranno orari lavorativi accettabili, una giusta paga e benefit interessanti. O forse no.
@Brom dì la verità, l’hai organizzata tu?
Ma cosa cazz
O FORSE NO