Guarda sono d’accordo sulla riqualificazione e attività ricreative. In teoria. Ma in pratica, almeno in un paese come l’italia, il 50enne in fabbrica che perde il lavoro farà la fame. Già entriamo in crisi quando una fabrichetta lascia 100 persone a casa, la sanità sta per implodere, pensare che potremmo riuscire ad affrontare questo tipo di problema su scala 100x è utopia.
Il 25enne che non lo trova, il lavoro invece, a differenza del 55enne spacciato non riceverà supporto dallo stato per le sue passioni e attività socialmente utili. Per ora ti danno 600 euro di invalidità se sei allettato, figuriamoci.
PRETENDERE che tutto non finisca a beneficio dei pochi lo fai solo con la rivoluzione francese, perchè i pochi sono quello che già controllano appunto i mezzi che andranno a causare questi enormi buchi, e i politici sono dalla loro parte nella quasi totalità, è appunto il sistema ad essere marcio.
Gli scioperi in USA portano a casa risultati, certo, ma sono “case study”. Gli attori/sceneggiatori sono una piccola nicchia con TANTO potere contrattuale e più facilità di coordinamenti di 12 milioni di autisti di camion per dire.
D’accordo che con le battaglie sindacali si vince qualcosa, ma non vedo una battaglia sindacale dove hai potere appunto di contrattare se vieni rimpiazzato da una macchina. Lo sceneggiatore (ancora) non viene rimpiazzato da chatGPT, quindi hollywood è costretta a contrattare.
Ok anche sullo sfruttamento, non sono in disaccordo, ma appunto la teoria è che il lavoro c’è, la pratica è che non c’è.
Ok che il sistema è marcio e va riformato, sono solo pessimista e non credo che con manifestazioni pacifiche, votando biden o PD si vada a smuovere il sistema che protegge appunto gli interessi di pochi a discapito di tutti. Al massimo ti mangi un sandwich alla merda riscaldato qualche minuto in più rispetto all’alternativa di quello ghiacciato.
Quindi o riesci a crearti una posizione nella vita in questo sistema di merda alimentandolo, o fai la rivoluzione francese. Dato che la seconda non la vedo probabile, tocca puntare per la prima