[LSC] Late Stage Capitalism: thread lollino, depressino e rageino (Part 2)

Nascondono riserve infinite di carbone la cui estrazione ha solo peggiorato la situazione della zona.

Robot CEO

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a riprova che non servono ancazzo e fanno solo PR :asd:

Il bello è che introdurranno le ai e cambierà…un cazzo :asd:

Vabbeh penso sia in thread: cosa suggede quando unisci capitalismo, ereditarietà ed auto usate?

Nel video non si avvicinano nemmeno al livello di perfidia che sti tizi sono riusciti ad imporre sui propri dipendenti

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ma qualcuno in galera ce lo mettono?

Praticamente è quello che gli italiani fanno da privati coi meccanici sempre. Ma sempre :asd: . Vedete e qua che si capisce la superiorità del nostro popolo. Ogni italiano è un piccolo Ceo fraudolento di se stesso :love: , però si capisce anche che abbiamo le idee confuse perchè chi ci guadagna sono i meccanici, noi al massimo aggiustiamo qualche bollo e ci rifacciamo la verniciatura.
Dobbiamo lavorare sull’autostima, invece di prendere le briciole dobbiamo fare come i Ceo Giappi :love:

https://www.oldgodsofappalachia.com/

Non a caso ci hanno ambientato questo podcast Lovecraftiano :asd:

Secondo una ricerca del Politecnico di Milano appena il 7 per cento dei lavoratori si dichiara felice.

E se il 30% denuncia un’intensa sofferenza, non tutti pensano di riuscire a cambiare la situazione. Hanno paura di perdere la stabilità, o sono convinti che sia troppo tardi per rimettersi in gioco. Eppure una fetta crescente sembra farsi coraggio: secondo quanto rilevato dal ministero del Lavoro, nel 2022 quasi 2 milioni di lavoratori hanno cambiato impiego. E nell’ultimo anno il 46 per cento ha lasciato il proprio ufficio o ha intenzione di farlo, una percentuale che raggiunge il 77 per cento per gli under 27. Ma attenzione: 4 lavoratori che hanno lasciato, su 10, si sono pentiti della scelta fatta.


Non ho letto l’articolo ma immagino che quel 40% di pentiti siano persone che hanno lasciato indeterminato per contratto precario e rimpiangano “la stabilità” più che altro

non lo dice, e non linka lo studio.

immagino sia più essere passati dalla padella alla brace :asd:

anche perchè in italia spesso e volentieri la gente cambia lavoro per tipo un aumento di RAL di a malapena il 10% quindi quando si rende conto che con i costi della vita alle stelle e inflazione praticamente non ha ricevuto un aumento e fa la stessa vita di merda di prima ma con più lavoro, responsabilità e rotture di cazzo se ne pente :asd:

Sì perché negli altri paesi cambiano per il 100% in più invece

Sì ma in realtà per il lavoratore medio (non per quello qualificato che salta da un posto all’altro per fare trattativa sulla paga) non è tanto l’aumento di stipendio quanto il burnout lavorativo, c’è la convinzione specie per chi ha lavorato tanto nello stesso posto che solo lì l’ambiente sia disfunzionale e cambiando si risolva tutto (ogni tanto qualcuno apre 3d così anche su ngi :asd: ).
Poi ci si rende conto che la monnezza a livello di diritti richieste etc (la reperibilità 24 h a cui mi pare accennavi tu nel thread PA :asd: ) quella è, magari passato da un indeterminato ad un precario, ed è normale ti prenda male :dunnasd:
Ed è un fiorire di escape coach (lol) etc per risolvere individualmente un problema collettivo.
Vedi le great resignation di un paio di anni fa che sembrava potessero dare uno scossone al sistema lavorativo ed invece attaccatevi al cazzo

e “tornate in ufficio merde la mattina in fila al casello”, aggiungerei :asd:

In Estonia al massimo va dal 5 al 20%, ed è obbligatorio per le aziende aumentare lo stipendio ogni anno. Di solito cade da febbraio fino ad aprile.

Ripeto: obbligatorio per legge.

Stai parlando di dove sei ora?

Yep, forgot to mention. Editato.