[LSC] Late Stage Capitalism: thread lollino, depressino e rageino (Part 2)

Ma che scherzi? :asd:

Ci si rende conto del livello di propaganda raggiunto quando i soliti culi a noleggio ammettono che senza sfruttamento il sistema non regge, e un botto di testoline fanno “si si” senza rendersi conto effettivamente del significato terribile che la frase porta con sé

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Parlando seriamente temo che paradossalmente un salario minimo sia visto male soprattutto da chi è sotto quella soglia.
Il sistema è talmente squilibrato e così tossico da rendere la schiavitù l’unico sistema, per molte persone, per sopravvivere, e la possibilità di perdere quel sostentamento è ovviamente visto male ( poi magari quelle stesse persone sono contro il rdc, e sarebbe un altro discorso).
Io non vedo altra soluzione se non l’introduzione di un vero reddito minimo garantito per cambiare un sistema che lega così tanto le persone al lavoro e fare in modo che il mercato si “autoregoli”
Per questo non verrà mai fatto.

A questo punto era meglio puntare alla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario per ottenere ul risultato simile ma visto in maniera diversa.

La riduzione dell’orario di lavoro non arriverà mai ad assumere una condizione strutturale perchè le 8 ore di lavoro non servono per la produttività e non vengono imposte ai lavoratori per motivi legati a quest’ultima, ma si tratta di pura e semplice coercizione a fini di controllo.
E questo tipo di “controllo” viene imposto anche grazie al fatto che ai tanti imprenditori di media e piccola impresa viene letteralmente il cazzetto duro nel sapere che rimani in ufficio/fabbrica 8-10 ore perchè sono loro a volerlo, è proprio una questione di malattia mentale. Ma stiamo parlando di utili idioti, la coercizione delle 8 ore viene portata avanti come sistema di controllo sociale con fini ben più importanti.
Siamo ad un livello tecnologico tale da poterci permettere di lavorare molto meno, mantenendo e probabilmente aumentando la produttività: invece ti ritrovi molto spesso a fare 8-9-10 ore di lavoro con cali mostruosi di produttività e resa, come mai? Come mai abbiamo ancora degli orari di lavoro che fanno riferimento ad un mondo di 50 anni fa? E’ puro e semplice controllo sociale

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Le persone che portano avanti questo controllo lo fanno su più livelli, e per motivi diversi. Partendo dalla base hai il piccolo medio padrone: non capisce un cazzo di produttività, ragiona per slogan e propaganda e non accetterebbe mai la riduzione delle ore perchè “gia ora la produttività è bassa”; proprio perchè ragiona per slogan, è letteralmente un pupazzo di carne con la mano del capitale su per il culo.
Più si sale però, e si vanno a toccare davvero le persone che sanno (in negativo ovviamente, rimangono anche loro delle cellule tumorali della società) cosa stanno facendo, il concetto rimane lo stesso: fai conto che in alcuni paesi addirittura si parla di innalzare le ore lavorative, cosa che se ci pensi un attimo è assurda per il livello tecnologico (soprattutto in ambito di automazione, o in alcuni campi come l’IT) e inspiegabile se non iniziando a intuire che questa organizzazione oraria non ha minimamente a che fare con la produttività.
E questa continua ricerca di questa mitica “produttività” è un criceto che corre dentro una ruota, ogni volta spunta qualche culo a noleggio che ti fa vedere qualche grafico dicendoti che ci sono cali, le percentuali, gli zero virgola, che bisogna spingere, ma è una roba senza senso.

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non credo che il costo di una persona che lavora 8 ore sia uguale al costo di due persone che ne lavorano 4 mantenendo lo stesso stipendio.

come pensi di gestirla la quantità di lavoro necessaria?

il volontariato è bene, ma questo?

Roma Capitale è alla ricerca di cinquantadue operatori per i cinque progetti di percorsi digitali che andranno a toccare tutti i quartieri della città

Tutte tematiche sociali importanti affittate al volontariato. Non ci siamo proprio.

Concordo in toto.
Nella mia (grossa) azienda si è sperimentato lo smart working solo causa covid. Dati alla mano la produttività è rimasta invariata, ma a fine covid c’è stato il tentativo di toglierlo. Poi visto che non trovano più nuovi assunti disposti a fare i topi di ufficio 10 ore al giorno (una amica che lavora in HR mi ha detto che nei colloqui più che soldi oramai i candidati si informano su smart working e certezza dell’orario) hanno messo 2 giorni la settimana. Fermo restando che la dirigenza esce dopo le 20 dall’ufficio, e se vuoi fare carriera meglio non fare smart e uscire alle 17…

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Due giorni in smart?
Si sono sprecati :asd:

in realtà la statistica generale sullo smart dice che addirittura la produttività in molti casi è aumentata :asd:

il discorso di base è quello di Blackbear, devi andare in ufficio cosi chi “sta sopra”, dal low manager all’amministratore delegato al padrun, sente di avere “potere” e “controllo”.

inoltre sempre da statistica è ampiamente dimostrato che sicuramente dopo le 8h, ma già verso le 6h, il cervello dice “fanculo” e va cmq in pausa, quindi lavorare 10h al giorno è inutile oltre che pericoloso se si fanno lavori manuali.
Inoltre sempre per abitudine quello che potresti sicuramente fare in 6h di lavoro, lo diluisci in 10h.

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visto che parliamo di IT, intanto la reperibilità è ormai su ogni cagatina.
Tutto deve funzionare sempre e bene.
E non esiste automatismo che tenga.
Quindi che si fa? Si schiavizza.
Nelle operation la cosa è più complessa

Forse è valido questo discorso per i lavori impiegatizi o aziende di servizi o altro, non per quelli di produzione, dove la produttività dell’azienda si basa anche e soprattutto sul numero di pezzi\ora delle linee. A catena, dalla capacità produttiva, discendono tutte le attività aziendali correlate:

  • Acquisti e approvvigionamento materiali (produci X, approvvigiono materiale necessario per produrre X(+1) - dove il +1 rappresenta l’eventuale capacità di magazzino, ma questa è una decisione di direzione aziendale -);
  • Commerciale e capacità di consegna del prodotto (arriva ordine X, con richiesta di consegna in settimana 39, siamo in grado di garantirla al cliente? La nostra produzione com’è messa? Può gestire X pezzi in più per quella settimana o spostiamo la consegna?);
  • Logistica (quando viene pronta la commessa X di XY pezzi? Posso organizzarmi con il trasportatore o comunicare gli imballi?);
  • Gestione del personale (siamo in stagione, la produzione richiesta dalla domanda è X+1 rispetto alla normale operatività, cosa facciamo? Assumiamo personale stagionale? Potrebbe esserci un aumento costante e non solo periodico? Assumendo X operai, di quanto aumenterebbe la capacità produttiva aziendale? Sono sufficienti o raddoppiamo i turni?);
  • Etc.

In questi casi, hai personale che ti fa 8 ore di lavoro in produzione, aiutato anche dall’automazione e tutto, ma di sicuro non puoi dire: ok, d’ora in poi fate 4 ore, ma vi paghiamo come 8, perché tanto assumiamo altro personale che a sua volta lavorerà 4 per essere pagato 8.
Praticamente hai raddoppiato il personale, con il costo annesso, per gestire lo stesso output produttivo ma senza aver aumentato in maniera proporzionale le vendite.
Li paghi a pacche sulle spalle? :asd:

Per gli impiegati, da noi c’è flessibilità oraria, e solo chi ha ruoli fortemente operativi* è praticamente sempre in ditta, altrimenti è praticamente in smart working.

*Ruoli legati alla produzione o ricezione del materiale, per esempio.

Li paghi riducendo i margini per la dirigenza ed i proprietari delle aziende.

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Può benissimo non bastare a coprire quello che ho descritto, perché è letteralmente un raddoppio di personale.
Molte realtà aziendali italiane, ma non solo, sono a break even, continuano l’attività che gli consente di reggersi in piedi (la proprietà solitamente è coincidente con la dirigenza, quindi vengono pagati dall’attività aziendale e non con distribuzione di utili a fine anno).
Che è anche il motivo per cui poi ne finiscono una marea a gambe all’aria non appena ci sono crisi un po’ più forti del dovuto (2008, periodo Covid, etc).
Perché praticamente si reggono su un equilibrio del cazzo, segno di miopia e incapacità di direzione aziendale (o banalmente un “accontentarsi” della situazione, produciamo e ci paghiamo gli stipendi, a posto così), ti cala il fatturato e non sei in grado di gestire più un cazzo (da lì il dilazionamento estremo dei pagamenti all’Italiana, con gente che ti chiede 90 giorni o 120 addirittura).
Cosa che all’estero di solito non avviene, dove hai pagamenti a 30 o massimo 30 a fine mese (che ti diventa max 60).

Dopo dura battaglia sindacale, e a discrezione del capo

this.
Hai ruoli in dirigenza che prendono RAL annuali che sono maggiori di decine e decine di volte rispetto a quelli della parte produttiva, e al netto delle famose “responsabilità” dei manager il più delle volte hai persone che non capiscono un cazzo del lavoro che andrebbe svolto.
Se il problema è davvero quello di capire come pagare le persone facendole lavorare meno, penso che risolvere questa disparità porterebbe solo benefici.

Il concetto che alcune aziende non possono permetterselo perchè solo in break even è un problema delle aziende, oppure il mercato si autoregola solo quando conviene? Se l’azienda sopravvive per il rotto della cuffia vuol dire che non è sana e dunque se muore è solo il mercato che sta sistemando le cose giusto?
Il fatto che la maggior parte delle piccole e medie aziende italiane siano un concentrato di miopia, ignoranza e mala gestione non deve andare a inficiare il ragionamento più complesso e “alto” di ridisegnare la gestione del lavoro, che attualmente è solo e solamente coercizione e controllo sociale.

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discrezione del capo perchè ovviamente deve stare lì col cazzo in mano a segarsi pensando che se uno sta a casa è solo per la sua volontà di leader

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Non è sempre così.
Però oh, non sono nessuno per farti cambiare questa idea, quindi pazienza.

si ma torniamo sempre lì, stai applicando un discorso specifico e particolare relativo a determinate realtà italiane per disinnescare un ragionamento più generale e ad ampio spettro come quello di risolvere il problema della gestione dell’orario lavorativo. Ci saranno pure dei capannoni dove il capo prende come il tizio al tornio? probabile, questo non ci azzecca col fatto che nella gran maggior parte dei casi hai delle enormi disparità di retribuzione che vanno risolte