[LSC] Late Stage Capitalism: thread lollino, depressino e rageino (Part 1)



io almeno
a) non attacco la gente in base a quello che dice
b) sapete solo ripetere la storia della lavatrice che manco avete capito
c)semplicemente ei un illiberale, vorresti che tutti facessero come vuoi te. Visto che non lo fanno li denigri per sentirti migliore.
Pero' intanto anche te i soldini li spendi per pagarti il vino e la birra capitalisti. Una cosa totalmente non necessaria.
Anzi tossica sotto tutti i punti di vista.




Viaggiare non significa comunque un cazzo di per se'.
Dipende come si viaggia, come per tutte le cose.
Puoi non uscire mai dal tuo cortile ma leggerti mille trattati sulle culture mondiali.
Allo stesso modo puoi fare il giro del mondo in villaggi vacanze da e per italiani e allora non capirai un cazzo nella vita.

Certo, se pero' viaggi, non so in Polonia, e parli con qualche Polacco e questi ti corcano a sangue quando elogi il comunismo, forse se non ti apre la mente almeno la testa si.


Tranne che nessuno t'ha dato dello stronzo quindi boh.


Ma cos'è sto delirio?
Sei un illiberale perché vuoi che gli altri facciano quello che vuoi tu.

Segue che...

Siccome sei un illiberale speriamo che i polacchi ti spacchino la testa.



Farei anche notare che vive all'estero ecc... ecc... e questi sono i risultati nella sua testa, altro che cento elettoshock, ma vabè


Ma dai, questi che descrivi non sono viaggi fatti per riempire una checklist dell'ostentazione.
Anzi se li hai fatti con l'intento di capire meglio le origini della tua ragazza, quello sì che ha un valore.
Ma il benefit del poter prendere le gambine, andare ad Harrods partendo il venerdì sera e tornare a casa per la domenica, è una roba da spunta sulla lista, non mi puoi dire che sia qualcosa per cui valga la pena mettere in moto una dinamica distruttiva in tanti aspetti.
dire che viaggirare non serve a niente e' un po' come dire che la scuola non serve a nulla, stessa logica: la stragrande maggioranza che lo fa rimane capra, poi ci son quelli a cui piace e che ne traggono giovamento dipende tutto dal come lo si fa, come per la scuola



Sì, ma instaurare un'economia di scala che permetta di volare quando vuoi, dove vuoi, a prezzi ridotti, trae enorme profitto dall'avere una gran quantità di persone che voglia viaggiare, meglio ancora se impulsivamente.

Di converso, non è che l'esistenza della scuola impatti negativamente su tutti questi livelli di interpretazione: non crea gentrificazione, non crea zone luna park, non consuma quantità enormi di carburante, et via dicendo.




Il paragone è perfetto

Ma nel senso che le scuole al giorno d'oggi sono essenzialmente centri di baby sittaggio che servono a selezionare (tra quelli che non possono ereditare la fabbrichetta di papy ) gli sgobboni che sanno meglio come rigurgitare nozioni a caso quindi stessa inutilità
Tesina: IL VIAGGIO
Ulisse e la ubris

https://www.cnn.com/travel/article/taipei-songshan-airport-fake-travel-tour-intl-hnk/index.html

Taiwan's first 'pretend to go abroad' tour takes off with fake flight



Oppure perche` Porto Cervo fa schifo al cazzo



Non credo nessuno ti stia dando dello stronzo o stia sminuendo il valore del tuo singolo viaggio... Boh forse solo Galaahd


Tra dieci anni invece di "40 anni vergine" faranno film come "40 anni e mai scattato un selfie all'estero"
Se prende questo andazzo, vado a cercare un lavoro in altro settore...


hai descritto agora
sì ma non si può buttare nel calderone tutto il viaggio in generale
ci sono viaggi e viaggi, non si può paragonare uno che va visitare la cupola della Rocca di Gerusalemme con uno che si va a fare i selfie fumando canne al coffe shop ad Amsterdam
A volte penso che non sia proprio possibile comunicare. Almeno vedendo in che maniera le posizioni degli altri sono completamente stravolte, nonostante ripetuti messaggi che chiariscono che quella non e' la posizione portata avanti.
Quindi la conclusione e` che Agoro` chiede la condanna a morte di chiunque abbia mai viaggiato in vita sua fuori dal proprio comune di nascita.



ma la soluzione non e' mica abolire la scuola o dire che e' una roba da eliminare: e' renderla migliore. Stessa cosa coi viaggi e turismo: e' probabilmente necessario diffondere una cultura diversa, anche piu' sostenibile, ma la crociata contro anche no, dai


asterisco grande come il conto in banca di bezos
Conoscere da dentro e aprirsi al confronto è un'esperienza arricchente? Certo che lo è, ma richiede anche una disposizione d'animo ben precisa: come diceva Proust, "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi".

Viaggiare prima della contemporaneità è sempre stato un evento assai raro e dispendioso, sia in termini di tempo che di risorse, spesso anche molto rischioso. Chi lo faceva ne aveva ben altra motivazione e attitudine rispetto al turismo massificato di oggi, che invece non mira di certo a donare occhi nuovi ma a intrattenere: le esperienze si assomigliano tutte e non c'è vera curiosità di conoscere e vivere anche una cultura differente dalla propria, al massimo c'è il gusto dell'esotico e del bizzarro.

Per molti aspetti, l'esperienza tradizionale del viaggio è incompatibile col capitalismo che invece mira all'uniformità e massificazione, mentre il primo si nutre di diversità e apertura.

Esperienze di viaggio profonde e trasformative di certo non sarebbero cancellate con la sparizione del turismo di massa, anzi probabilmente sarebbero aiutate, specie per quanto riguarda le grandi città storiche, come Venezia e Firenze, per le quali il turismo è un abbraccio mortale, fra disneylandizzazione e riduzione a cartolina del centro storico dovuti all'esplosione di affitti e insostenibilità di vita da parte della popolazione locale a causa della speculazione.