[LSC] Late Stage Capitalism: thread lollino, depressino e rageino (Part 1)

cuck


Peccato che si stava parlando di come settori specializzati si faranno inculare perche` non si sindacalizzano perche` pensano di essere torppo fighi per provare a capire cosa sia un rapporto di forza

Cioe` boh ci si puo` continuare a raccontare che si vuole mantenere la possibilita` di avere il super stipendio e non volere come si stanno oragnizzando per far cadere la mannaia


Di cialtroni come te, pronti ad allinearsi con il passo dell'oca al primo mascellone che s'affaccia al balcone purtroppo ne e' sempre pieno invece.




Francamente trovo il concetto:
a) riduttivo e classista, e pure tanto
b) vago, applicabile un po' a tutto. Cosa è una disciplina "difficile da studiare che devi chinare la testa e poi finisci ad accettare l'autorità", o meglio, quale non lo è? ramo stem è -generalmente- ritenuto difficile, poi quale altro? Legge? Conservatorio? Arte e restauro? Personalmente non mi cimenterei in nessuno degli ultimi 3, per me sarebbero difficilissimi. E in ogni caso chi ci rimane a guidare la rivoluzione, filosofia? economia? psicologia? (in before Karl Marx)
c) questo non è un concetto granchè nuovo, solo che in genere lo si legge(va), a firma di "Meetup Amici di Grilo", o "ricercatore indipendente", scie chimiche/novax, o anarcocapitalisti vari. E francamente, in quei casi tutto il pensiero tende a puzzare di un misto tra il desiderio di rivalsa e il risentimento.


Detto questo, provo a prendere il concetto nella maniera più positiva che riesco. Ciò che si fa e si apprende ogni giorno forma non solo le nostre idee ma proprio il modo di costruire pensieri (propriamente: plasticità sinaptica), e se si eccede con il sapere nozionistico si finisce col trascurare di sviluppare un pensiero critico; pur tuttavia, credo che senza l'eccesso opposto, cioè totalità di pensiero critico con poca istruzione, sia altrettanto se non anche più dannoso.
Senza istruzione, nella migliore delle ipotesi il nostro pensatore libero si spenderà la sua vita per reinventare la ruota; molto più probabilmente, senza un'istruzione diventerà poco meglio del signor Franco che dopo il terzo bianchino sproloquia di massimi sistemi.


E "istruzione" implica anche che all'inizio si chini la testa, perchè nessuno nasce istruito.
Corollario:
L'ultima frase vale a meno che non si sostenga che per il settore Pincopallo la conoscenza accumulata fino all'anno X non ha granchè valore; ma in tal caso non si capisce perchè l'anno X+1 debba fare differenza.
Si beh, ovviamente c'e' dientro un'interiorizzazione di vari sensi di inferiorita' verso le discipline STEM, che come qualsiasi branca del sapere richiedono impegno e sforzo per essere comprese e per diventarne un esperto. Poi sicuramente queste energie possono essere indirizzate da agenti esterni con fini non proprio umanitari, dal semplice sfruttamento del lavoratore che pure ringrazia a robe anche piu' sinistre.
Ma 1000 anni fa non esisteva il capitalismo, manco 500 o 2000 per altro, e la scienza era altrettanto difficile e richiedeva altrettanta disciplina, e la gente che la studiava e la praticava aveva le stesse motivazioni e gli stessi interessi, e piu' o meno le stesse qualita' intellettuali. Ovviamente la differenza era avere le risorse per studiare, visto che non c'era uno stato centrale a fornirne anche solo un minimo di aiuto.
ma che state dicendo
care to elaborate?
Cioe' il mio punto e' che additare gli STEM come particolarmente compromessi col capitale e' un po' una roba ridicola, in un mondo dove i laureati in filosofia finiscono in HR dove fanno le peggio nefandezze, per non parlare dei letterati che finiscono a fare propaganda sui giornali o di chi studia diritto.
Prendersela in particolare con i laureati STEM come se fossero un'eccezione particolarmente venefica della nostra societa' dice di piu' su chi lo fa che su di loro


Beh, magari se non li prendessero per fame i laureati in filosofia/lettere le cose andrebbero diversamente.
Per chi esce da ingegneria basta che gli offri il gadget tech che pensano di meritarsi e hai fatto

Per rispondere al resto, il punto non é quanto una materia sia difficile/richieda dedizione o ti permetta di fare un ragionamento complesso, ma la spinta a formare un pensiero critico (e già qui stem é un calderone troppo grande), che non ti é richiesto minimamente in campo stem. In questa situazione, fare i compiti ti allontana dal nocciolo della questione.
Ai tempi che furono, Ingegneria, pur essendo di gran lunga il dipartimento più grosso di tutta UniPi, emanava una percentuale ridicola di gente coinvolta in politica. Tipo 1/10 degli altri. Le STEM seguivano a ruota ma con delta minori.

Ora, la polemica che state montando è scemotta ambo i lati, anche perché conoscendo sto forum finirà sicuramente a "A NGEGNERIA SI STUTIA ", però sì, per mia esperienza c'è un grosso problema di permeabilità a livello di coscienza sociale e politica nelle STEM, anche perché non è che all'università fai politica per spaccare tutto e basta, fai politica anche per la gestione ordinaria in seno agli organi competenti. Poi magari in altri posti era l'opposto.


Secondo me se pensi questo delle discipline stem non hai proprio idea di cosa stai parlando.
Il pensiero critico e' fondamentale, e si viene valutati e selezionati in base a quello nella stragrande maggioranza di quei corsi di laurea. Quelli che lo fanno meno, per altro, sono le discipline che meno additeresti come "compromesse" col capitale, tipo biologia.


Beh, se vogliamo parlare di aneddottica, il collettivo di scienze a UniTO (e in generale in moltissime universita' italiane) e' piu' grande, presente ed attivo, di quello di legge, di economia o di tante altre discipline non STEM.


E pensi che ciò sia un outlier, un dato neutro o in conferma alla tendenza? (Posto che da me economia ne emanava 4 ed erano tutti nazi)
Insomma con alla una dominante ideologia autoreferenziale e narcisistica in cui l'individuo debba autonomamente raggiungere un successo definito secondo parametri esogeni si viene a generare una progressiva atomizzazione sociale, evidentamente improduttiva per ogni forma di associazionismo, o persino nel semplice riconoscimento di caratteristiche di similari condizionalita' tra le varie componenti della societa'. I tecnici sono ritenuti, in maniera alquanto romantica, intrisecamente deputati al rispetto di regole norme e dunque privi di ideologico vigore rivuzionario. La declinante classe operaia vota per l'estrema destra, mentre la partecipazione giovanile alla vita politica latita, entrambi rappresenterebbero linfa per ogni prospettiva di rinnovamento, assolutamente carente.

Sul piano meramente tecnico la diffusione del controllo dell'informazione e l'analisi comportamentale di massa producono invariabilmente un sempre piu' facile accesso a strategie di ingegneria sociale, mentre automazione e robotizzazione negano progressivamente il valore della disparita' numerica nella fasi di rottura, periferiche e facilmente isolabili.

Non mi pare dunque, date le premesse, vi siano grandi prospettive per una grande svolta socialista; forse servirebbe integrare i contenuti di equita' con la militanza del fanatismo religioso per stimolare la partecipazione, non mi pare il semplice dibattito politico riguardo l'evidenza del contesto sia molto produttivo.


Dico che a parte il fatto che ci sono esperienze miste, mi sembra un po' pochino per concludere che le persone che hanno successo accademico in STEM hanno certe qualita' che li rende piu' schiavi del potere degli altri, per altro conclusioni tratte da persone non hanno alcuna esperienza nel reclutamento, nella vita professionale, nello studio di quelle discipline, che forse non presenta proprio una bella immagine sulle capacita' di analisi critica di quest'ultimi

Poi se mi vuoi dire che il laureato medio STEM e' meno preparato su varie questioni etiche e politiche rispetto ad un laureato in filosofia, thanks to the dick, ha studiato altro.



Chapeau.
Tra parentesi, chiedetevi perche' la vittima principale della riforma Gentile sia stata la scienza in tutte le sue declinazioni e poi venite a dirmi che le STEM non sviluppano capacita' critiche nell'individuo.


La prima parte non è il mio punto, io mi lamento solo del fatto che nella mia vita politica si interessavano alla rappresentanza solo umanisti, scienziati naturali e normalisti, pur essendo tipo il 30% della popolazione studentesca della città

Viceversa è anche molto triste arrivare alla conclusione che puoi essere permeabile all'ideologia e al concetto di rappresentanza solo quando studi quello


Ovviamente non e' quello che dico.
Quello che dico e' per altro di un'ovvieta' disarmante, e cioe' che hai piu' coscienza di classe e piu' sensibilita' a certi temi se hai deciso di studiarli e li hai studiati. Non mi pare una posizione particolarmente controversa.

Questo ovviamente non implica cazzate madornali come dire che le discipline STEM non incentivano il pensiero critico.
Il discorso era partito dalla mancanza di volonta` di professionisti specializzati di sindicalizzarsi. E come dicevo non e` solo stem, ma se vai nei phd trovi la stessa situazione.

Tra le varie problematiche quello che facevo notare e` come il sistema di formazione e di selezione di questo personale tende produrre persone che sono compliant verso le autorita`.

Visto che si e` partiti da facebook, chiediamoci chi e` che va a lavorare da facebook. Eliminiamo i brillanti, le rockstar, che non hanno interesse a sindicalizzarsi perche` il loro stato eccezionale li protegge.

Solitamente sono graduate di ivy leagues. Cosa significa per una persona riuscire entraread una ivy league?

Prima di tutto significa passare con successo in un sistema scolastico che impone di svegliarsi la mattina, passare ore a scuola, fare i compiti a casa ed ottenere buoni voti in test uniformi. Questa e` una novita` recente di pochi secoli. E fino a 200 anni fa i figli dei borghesi, che poi sarebbero andati a formare la dirigenza e l'eccellenza scientifica studiavano con tutori privati a casa fino all'universita`.

Questa era una scuola, che noi abbiamo ereditato, progettata per produrre lavoratori docili ed ubbedienti.

Come dice questo articolo giusto per far vedere che non sono io a fare discorsi da centro sociale:


Spoiler





https://www.psychologytoday.com/us/blog/freedom-learn/200808/brief-history-education




Ma andare a scuola ed avere buoni voti non basta spesso per entrare in una ivy league. Bisogna preparsi per entrare nella buona scuola elementare, fare test, essere interessanti. Perche` questo ti prepara ad entrare nella buona scuola superiore.

E quando arrivi nella scuola superiore non basta andare a scuola ed avere buoni voti e fare i compiti. Devi avere le attivita` extra-curriculari per fare curriculum e far vedere che sei impegnato. Devi studiare per passare gli SAT. E se non sei di famiglia benestante il weekend lo passi a lavorare al mcdonald. E l'estate mica puoi andare al mare: se hai i soldi vai a fare i programmi di studio all'estero, e se non hai i soldi cerchi di fare uno stage alla ditta dello zio, in un museo, in una rivista scientifica (io le facevo al franklyn institute dove dovevo cercare gente per la peer review).

E quando arrivi alla ivy league nemmeno li` basta studiare e passare gli esami, devi fare le intership, coltivarti i professori per le raccomandazioni, andare alle convention e i gruppi dove ci sono i head hunters. E non ci pensare neanche a non passare un esame, a cambiare scuola perche` non ti trovi, prenderti una pausa per problemi mentali, ti devi sbrigare.

E quando esci e ti trovi il lavoro, non solo devi lavorare, facendo gli straordinari che toccano, ma devi continuare a tenerti aggiornato, devi fare networking, devi tenerti informato in cosa va di moda o no nei curriculum. Non puoi prenderti un anno sabbatico perche` non puoi averci buchi. Non puoi rimanere in una posizione troppo compiacente perche` dimostri che non hai ambizione.

E figuriamoci se in tutto questo salta fuori che magari sei stato licenziato dal datore di lavoro perche` ti hanno beccato che stavi parlando di sindacati (pardon parlavi di stipendi, perche` quello lo possono disciplinare), o se ti hanno licenziato perche` hai alzato un attimo la testa e hai mandato il datore di lavoro a fanculo per ragioni giustissime, o figurati se ti hanno arrestato perche` hai partecipato ad una protesta organizzata o perche` ti hanno beccato con della droga addosso o perche` per tollerare lo stress hai fatto casino dopo esserti ubriacato

E` chiaro che tutto questo sistema chi e` che sfoltisce e chi e` che resta nella scia, considerando che sono anni e anni di rigare a diritto senza la possibilita` di fare un errore, perche` ogni errore e` una red flag che potrebbe indicare che sei un elemente problematico, un cattivo ingranaggio nella macchina di produzione del capitale.