L'ha detto Marchionne, senza troppi giri di parole, senza incertezze e senza nessun tipo di timore per quello che le sue affermazioni avrebbero generato.
Tutti gli utili di FIAT provengono dall'estero. In Italia si lavora in perdita.
Le cause? Secondo l'ad sono le solite: «Siamo al 118esimo posto su 139 per efficienza del lavoro e al 48esimo posto per la competitività del sistema industriale. Siamo fuori dall'Europa e dai Paesi a noi vicini, il sistema italiano ha perso competitività anno per anno da parecchi anni e negli ultimi 10 anni l'Italia non ha saputo reggere il passo con gli altri Paesi. Non è colpa dei lavoratori».
Ovviamente poi qualche colpa i lavoratori sembrano averla.
Assenteismo, pause prolungate, imboscaggio. A mirafiori è apparsa una direttiva per limitare le pause lavorative, cercando di regolamentare le stesse con l'obiettivo di evitare i bivacchi nell'area caffè.
Personalmente non so bene come pensarla.
Credo fermamente che i sindacati siano una massa di parassiti, e lo scrivo anche se iscritto alla FIOM.
Ma ho lavorato come operaio in linea e so che avere un rompicoglioni che ti conta i pezzi prodotti, ti cronometra quando vai al cesso e ti sfracella il cazzo per ogni minima puttanata è davvero un modo indegno di lavorare.
I sindacati non sono parassiti, ma FIOM-CGIL scassa sempre il cazzo per avere di più senza dare nulla in cambio. A volte sembra pensino che I PADRONI (ancora 'sta triste terminologia) i soldi li stampino di persona.
Un po' OT: quasi quasi vado a fare il gelataio. Si lavora un sacco (ma non come un panettiere) ma si guadagna bene e c'è un sacco di posto.
E poi è fico fare i gelati.
E poi è fico fare i gelati.
Il discorso di Marchionne è molto duro ma purtroppo una sua logica ce l ha.
Chiunque abbia lavorato in Fiat sa che è piena di fancazzisti, gente che fa 7/8 pause al giorno, altri che fan meno della metà della produzione, roba che alcuni son costretti a fare 3/4 postazioni durante la stesa giornata per coprire la gente in perdita.
Sicuramente lavorare con uno che ti conta i pezzi è una merdata, ma giusto per fare un esempio da me fino a 3 anni fa se lavoravi 3 ore e poi te ne andavi a casa passando per l infermeria avevi la giornata pagata.
Quaesto finchè hanno eliminato sta consuetudine perchè si sono accorti (ma guarda un pò) che la gente ne approfittava a manetta.
Che poi non la dice tutta Marchionne, noi utile ne abbiam fatto eccome insieme a cnh, lui parlava solo del settore auto.
Chiunque abbia lavorato in Fiat sa che è piena di fancazzisti, gente che fa 7/8 pause al giorno, altri che fan meno della metà della produzione, roba che alcuni son costretti a fare 3/4 postazioni durante la stesa giornata per coprire la gente in perdita.
Sicuramente lavorare con uno che ti conta i pezzi è una merdata, ma giusto per fare un esempio da me fino a 3 anni fa se lavoravi 3 ore e poi te ne andavi a casa passando per l infermeria avevi la giornata pagata.
Quaesto finchè hanno eliminato sta consuetudine perchè si sono accorti (ma guarda un pò) che la gente ne approfittava a manetta.
Che poi non la dice tutta Marchionne, noi utile ne abbiam fatto eccome insieme a cnh, lui parlava solo del settore auto.
e' tutto vero e posso confermare (anche se non in campo automotive).
la situazione e' TRAGICA!
ora non ho tempo appena posso replio adeguatamente.
la situazione e' TRAGICA!
ora non ho tempo appena posso replio adeguatamente.
tranquillo pito', fai con calma
mi aspettavo un reply simile + ban, m'e' andata bene

più che altro le reazioni dall'altra parte, tutta polemica e zero iniziativa.
Non è colpa dei lavoratori?
Ah ecco

Che poi ci siano colpe anche a monte, come l'ignoranza enorme di dirigenti, capi reparto, eccetera, è indubbio.
Ma non si può dare la colpa solo alla politica o ai sindacati.
I sindacati hanno la "colpa" di proteggere TUTTI, anche i fancazzisti.
I dirigente, imprenditori, ecc. hanno la colpa di essere persone ignoranti che pensano basti capire qualcosina del loro lavoro.
I lavoratori hanno la colpa di non lavorare (ma hanno anche l'attenuante del fatto che lavorare sotto teste di cazzo fa passare veramente la voglia).
Sicuramente, e anche questo fa parte di "capi reparto ignoranti".
Il problema però è che quando un sistema è marcio non c'è molto da salvare.
Per dire, se l'azienda è nella merda e DEVONO produrre per non chiudere, e i costi di produzione sono alti perché l'Italia è quello che è, dai vertici arriva ordine di tot produzione e i capetti devono fare quello che possono per farla.
Poi ovvio, ci sono anche i capetti che per farsi belli frustano gli operai.
Poi ovvio, ci sono anche i vertici che frustano i capetti e gli operai solo per arricchirsi di più.
Ma questo avviene ovunque nel mondo.
I FATTI sono che in Italia, stringi stringi, per ignoranza e fancazzismo (in realtà poi l'ignoranza in gran parte è dovuta sempre alla pigrizia) il lavoro non produce.
Guarda, a parte il fancazzismo, l'italiano ha un'altra grossa pecca: la disorganizzazione.
A tutti i livelli. Non riesce a lavorare con METODO. Non riesce a imporsi delle REGOLE di lavoro, ovvero a identificare la giusta maniera per fare qualcosa, ovvero quella più veloce ed economica, e a riutilizzarla.
Poi si caga il cazzo (perché non registrando il compito in maniera ottimizzata OGNI SANTA VOLTA LO APPROCCIA IN MANIERA DIVERSA) e fa la pausetta.
A questo aggiungi l'ignoranza dovuta alla pigrizia di aprire libri, informarsi, sapere.
È un cocktail spaventoso e, come dissi 10 anni fa, il trend non sta affatto cambiando.
Se la storia va a cicli, l'Italia è in fase tremendamente decrescente e non c'è un cazzo da fare (tranne che un Hari Seldon stia operando nell'ombra) semplicemente perché la popolazione italiana è quello che è, perché la Cina è quello che è e perché la situazione mondiale è quello che è.
Tanti auguri.
non ho letto tutto, ho poco tempo(devo smetterla di leggere a spizzichi)..in ogni caso mexe hai detto una boiata mostruosa.
il problema non e' la parte del METODO, ovvero del pensare come fare al meglio le cose...il problema e' nell'applicazione delle regole.
anzi nella parte progettuale siamo dei mostri senza pari.
il problema non e' la parte del METODO, ovvero del pensare come fare al meglio le cose...il problema e' nell'applicazione delle regole.
anzi nella parte progettuale siamo dei mostri senza pari.
quanti italiani ci vogliono per avvitare una lampadina?
4: uno la avvita e 3 gli dicono come fare.
:yuppi:
4: uno la avvita e 3 gli dicono come fare.
:yuppi:
se poi ci metti che e' progettata per essere avvitata da 0,5 allora il quadro e' completo 
prece: si mexe si puo' avvitare una lampadina con mezza persona o meno (basta progettare un'attrezzo che ne avviti 2 insieme)

prece: si mexe si puo' avvitare una lampadina con mezza persona o meno (basta progettare un'attrezzo che ne avviti 2 insieme)
Io comincerei a pensarla dal fatto che Marchionne non si lamentava del sistema Italia quando lo Stato italiano, cioè chi paga le tasse, gli sganciava contributi in modo da farlo stare a galla
ecco, a proprosito
ieri sentendo marchionne sono andato un po' a cercare una cifra che mi desse un' idea di quanti soldi si stia parlando e sui modi di ripagamento dei vari aiuti/prestiti ma ho trovato quasi nulla
qualcuno con un link?
credo che gli aiuti statali solo per la FIAT sia roba abbastanza old, non credo che da quando c'e' Marchionne la FIAT abbia avuto aiuti come quando c'erano gli Agnelli...quindi lui in un certo senso e' "pulito"...paraculo ma pulito.
per la cassa integrazione invece credo che i dati li puoi trovare...ma quello e' uno strumento per tutte le imprese non solo per la FIAT...come gli ecoincentivi...
per la cassa integrazione invece credo che i dati li puoi trovare...ma quello e' uno strumento per tutte le imprese non solo per la FIAT...come gli ecoincentivi...
che sia storia più o meno vecchia e marchionne non ci fosse, conta una sega.
gli a.d. vanno e vengono, l'azienda invece è sempre quella.
Poi si facciano i conti in tasca, per carità. Che ci siano disfunzioni legate alla catena produttiva (lato lavoratori) sarà anche vero, ma il discorso è un altro.
Vogliono fare competizione globale senza il boost "promozionale" del dare lavoro in italia? Lo facciano. Poi però non piangano miseria se quello che rimane il loro mercato fondamentale - quello italiano - le macchine non glie le compra. E non vengano poi a piangere miseria presso le casse dello stato italiano, come hanno già fatto in abbondanza. La fiat a gambe all'aria ci doveva andare un bel po' di anni fa...
Il fatto di produrre "in perdita" in certe realtà geografiche (mentre l'utile ti viene da quello che hai delocalizzato), per il ritorno che comporta in termini di legame/affezione di un certo mercato regionale, è una strategia commerciale, non è beneficienza.
gli a.d. vanno e vengono, l'azienda invece è sempre quella.
Poi si facciano i conti in tasca, per carità. Che ci siano disfunzioni legate alla catena produttiva (lato lavoratori) sarà anche vero, ma il discorso è un altro.
Vogliono fare competizione globale senza il boost "promozionale" del dare lavoro in italia? Lo facciano. Poi però non piangano miseria se quello che rimane il loro mercato fondamentale - quello italiano - le macchine non glie le compra. E non vengano poi a piangere miseria presso le casse dello stato italiano, come hanno già fatto in abbondanza. La fiat a gambe all'aria ci doveva andare un bel po' di anni fa...
Il fatto di produrre "in perdita" in certe realtà geografiche (mentre l'utile ti viene da quello che hai delocalizzato), per il ritorno che comporta in termini di legame/affezione di un certo mercato regionale, è una strategia commerciale, non è beneficienza.
Abbiamo smesso di comprare macchine fiat dopo che il marchio si è lentamente sputtanato durante gli anni 90.
Tutti hanno cominciato ad associare alla fiat il motore più o meno valido (grazie alla tipologia "fire" che ha dato pochissimi problemi) con una componentistica mediocre fatta di materiali di infima qualità.
Il rapporto qualità prezzo non era soddisfacente e quindi da qui il pensiero comune ha cominciato ad essere fiat=cacca.
Attualmente le cose paiono andare diversamente.
All'estero le fiat vendono mentre in italia solo 3 auto su 10 provengono dagli stabilimenti della fabbrica d'auto nazionale.
Mi sa che a quelli della fiat di restare in italia gli importa una sega.
Tutti hanno cominciato ad associare alla fiat il motore più o meno valido (grazie alla tipologia "fire" che ha dato pochissimi problemi) con una componentistica mediocre fatta di materiali di infima qualità.
Il rapporto qualità prezzo non era soddisfacente e quindi da qui il pensiero comune ha cominciato ad essere fiat=cacca.
Attualmente le cose paiono andare diversamente.
All'estero le fiat vendono mentre in italia solo 3 auto su 10 provengono dagli stabilimenti della fabbrica d'auto nazionale.
Mi sa che a quelli della fiat di restare in italia gli importa una sega.

ok, il discorso però cambia solo per proporzioni. Invece di vendere 3 auto su 10 rispetto ai concorrenti (che non sono poche, eh) ne venderanno 2, o 1. Ma ripeto: qua aè solo questione dei conti in tasca che si sono fatti, si faranno. Il resto è un teatrino ridicolo, quando si tira fuori la buon'anima da azienda italiana.