Libri e censura (Cina inside)

Faccio un thread apposito perché penso che l’argomento lo meriti.

Sta venendo fuori un grosso scandalo riguardo alla censura di alcuni libri da parte del governo cinese. E vabbè, direte voi, ma la questione è abbastanza importante.

Questo è un articolo che lo spiega bene, ma lo riassumo in breve.

Il Premio Hugo è un premio letterario che viene conferito ad opere / autori di fantasy e fantascienza. E’ molto ma molto prestigioso, forse uno dei più prestigiosi assieme al Premio Nebula ed al Premio Locus. Il Premio Hugo viene assegnato durante la Worldcon, una convention appunto di fantasy e fantascienza che si tiene ogni anno.

L’anno scorso (2023) la Worldcon si è tenuta a Chengdu, in Cina.

Già dall’inizio c’erano state delle polemiche per la scelta, visto l’atteggiamento non proprio liberale del governo cinese nei confronti degli intellettuali; ancora di più perché le regole della Worldcon dicono che l’organizzazione locale, che a Chengdu è parte del governo della città e di conseguenza del governo nazionale, ha molti poteri riguardo alla scelta di nomination / vincitori. Però l’organizzazione ed il governo avevano assicurato che tutto sarebbe stato indipendente, chiaro, trasparente, quindi la convention è andata avanti come previsto.

E adesso esce fuori il merdone.

Babel è un libro di narrativa dell’autrice R.F. Kuang, che come tematica di fondo ha “rivoluzione studentesca” e “libertà intellettuale”. Ha debuttato al primo posto nella classifica dei best seller del New York Times, e ha vinto sia il Premio Nebula che il Premio Locus, mentre al Premio Hugo non è neanche stato nominato.

Non solo: diversi altri autori che ci si aspettava avrebbero ricevuto la nomination sono stati snobbati. “Non hanno ottenuto abbastanza voti” hanno risposto gli organizzatori. Cosa a cui molti hanno risposto DOUBT, ma prove non c’erano, quindi.

Prove non c’erano. Al passato.

Nei giorni scorsi l’organizzazione della Worldcon ha pubblicato i dati delle votazioni, per trasparenza. Ed è venuto fuori che Babel e altre molte opere che erano state escluse dalla nomination in realtà i voti per essere nominate le avevano, ma sono stati esclusi per un motivo ignoto: di fianco al loro nome hanno un asterisco, che corrisponde ad una nota a piè pagina in cui sono dichiarate “not eligible”, ossia “non idonee” (alla nomination), nonostante secondo le regole fossero assolutamente idonee.

E adesso l’organizzazione degli Hugo e della Worldcon in generale si trovano a dover dare delle risposte. Vedremo come andrà avanti.

3 Likes

Gli organizzatori:

Money Crying

voglio dire organizzi ste cose in sti posti e poi ti sconvolgi , furboni assai

1 Like

Pe rimediare l’anno prossimo le organizzano in Arabia Saudita :asd:

Ma sì infatti, puoi avere tutte le garanzie del mondo (sulla carta) in quei paesi, ma puoi star certo che di libertà ne vedrai ben poca.

Alla fin fine l’hanno scelto per un solo motivo, soldi, fin.

Io non ho più nessuna, e dico nessuna, aspettativa da qualsiasi concorso di medie/grandi dimensioni, girano troppi soldi attorno.

1 Like

Beh una buona gestione di un paese con un governo vicino ai cittadini.
Prendiamo appunti :clown_face:

@whitetiger ti stimo un sacco.

io tutta sta energia per indignarmi per così tante cose mica ce l’ho più.
ormai sono nella fase “meh”

4 Likes

Unexpected! :asd:
Neanche fanno le truffe bene.
Mi aspettavo di meglio dai futuri overlord cinesi :lode:

Dico solo che da uno che segue gli Hugo e WorldCon da un po per passione (sono uno scrittore amatoriale) sono tipo la FIFA dei libri fantasy.

Al rogo tutti, soprattutto quella merda di Martin che continua a metterci i suoi miliardi di follow per dargli credibilità.

1 Like

Surprised Winnie the Pooh

Eh, purtroppo. Anche a me piacerebbe lasciare perdere, e spesso con diverse cose lo faccio, ma alcune bisogna renderle note.

Qui però siamo al livello di, non so, chiedere a Berlusconi di raccontare una barzelletta a un convegno sull’emancipazione femminile e stupirsi poi se ne fa una sessista :dunnasd:

Dopo il genocidio è difficile abbassare il livello in tutta onestà

Beh ormai il rinascimento sarà anche finito, saranno in piena età moderna quindi direi che ci possiamo stare

Beh, il conto in banca di Renzi è sicuramente rinato nell’ultimo anno, con i suoi 3 milioni di euro dichiarati :ubersisi:

Penso vi possa persino essere un eccesso di zelo da parte della autorità locali legate all’organizzazione dell’evento, perché francamente trai molti autori non mi pare la Kuang e le sue opere possano dirsi particolarmente eversive, specialmente quando lette attraverso la chiarissima e molto deliberata lente della storia recente cinese nei loro rapporti con l’era imperiale europea.

Beh se fossi un “ufficiale pubblico” cinese probabilmente nel dubbio starei ben attento ad essere molto più realista del re. :asd:

Quello è il punto :asd:

Figurarsi quanti ce ne saranno imboscati all’estero :rotfl:

Update, perché nel corso della settimana ne sono successe delle belle.

Gli autori che sono stati esclusi dal Premio Hugo 2023 perché dichiarati non idonei sono andati a chiedere conto di questa cosa sulla pagina facebook del direttore dell’evento, Dave McCarty, domandando perché fossero stati esclusi. La cosa è andata non proprio benissimo, diciamo. Riassumendo lo scambio è stato:

McCarty: Siete stati esclusi perché non idonei.
Autori: E perché eravamo non idonei?
McCarty: Perché dopo avere valutato le opere in base alle regole dell’evento il team amministrativo ha deciso che non erano idonee.
Autori: E quali regole avemmo violato?
McCarty: Le regole sono scritte in inglese, se non riuscite a leggere l’inglese perché siete stupidi non è colpa mia.

Dopo di questo la questione è rapidamente degenerata (ovviamente), e quindi McCarty ha chiuso i commenti dicendo “se avete domande potete mandare una mail all’indirizzo ufficiale dell’evento.”

Qualche giorno dopo il buon Dave si è reso conto di avere fatto una cazzata, e ha diffuso un comunicato ufficiale tramite la sua pagina Facebook, che vi riporto nella sua interezza.

For those playing along at home, get your bingo cards out because it’s time to mark the hard-to-fill space.
I am apologizing.
Last week, I posted on my page that the Hugo statistics had gone up thinking that I was talking to just the few folks that had popped in before and asked me about them. I didn’t really think at any time that it would be seen by pretty much everyone that wasn’t me as speaking for the convention and the Hugo team.
Clearly, I think we all agree I was wrong.
The responses put me in old habits and I got defensive. Most of my responses there were inappropriate, unprofessional, condescending, and a number were clearly insulting. I made things worse.
I apologize to the Finalists.
I apologize to the Worldcon community.
I apologize to the Hugo Awards community.
My actions there caused pain and damage to people and communities that I love. Worldcon has been a core part of my life for more than 20 years, and I have to live with the knowldge of the damage I caused here by acting that way.
I am going to turn off commenting on both this post and the past post about the stats. The statement that the administration team has previously made about eligibility decisions is the only one I can share. Any further questions or concerns about the 2023 Hugo Awards should be emailed to [email protected].
Sincerely,
Dave

Sono delle scuse un po’ deboli e comunque non si prende la colpa di nulla, ma così vanno le cose.

L’ultima notizia di ieri è questa:

McCarty e Kevin Standlee (altro amministratore di Worldcon, che organizza l’evento degli Hugo) si sono dimessi dalla loro posizione (leggasi: sono stati silurati), e sia loro che altre due persone sono stati “censured” (termine inglese che vuol dire pressapoco ‘ufficialmente disconosciuti’) dall’amministrazione della Worldcon per le loro azioni riguardo al premio Hugo 2023 (e McCarty anche per le risposte che ha dato).

Come andrà a finire la cosa? Stay tuned :popcorn: