Libri che ci vergognamo di aver letto (o anche di possedere)

Io a casa ho un libro di Giampaolo Pansa, regalatomi da mia madre (incredibile come non azzecchi mai un regalo, come quando si presentò con il best of degli Aerosmith). L'ho tenuto giusto perché odio buttare via alcunché, però lo tengo nascosto nell'armadio dietro i vestiti mica che qualcuno lo vede.

Poi vabbé, di letteratura spazzatura ne ho letta un bel po'. Man mano che mi vengono in mente li elenco.
onestamente ne avrei da raccontare, ma mi dispiace "sputtanare" scrittori/persone (piu persone che scrittori visti i capolavori) quindi evito

cmq visto che hai parlato di regali, effettivamente ora che ci penso tutti i libri di cui mi vergogno sono regali
Libri di Coelho, letti su consiglio di una ex
Io non concordo. Ogni idea ha il diritto (imo) di essere condivisa, poi conta come noi la trattiamo. Quindi perchè no? "Ma tu leggi libri di X?" "Certo l'ho letto e non l'ho gradito/l'ho abbandonato a pagina 40/lo devo ancora leggere non sono molto ispirato"

Vergognarsi di avere un libro è come dire "non voglio che gli altri pensino qualcosa di me che non mi piaccia".

Se io ho il mein kampf sono nazista?
E se ho la bibbia sono cattolico?

Bhà.


Avrei voluto scrivere una cosa del genere ma non sarei mai riuscito ad esprimerla così bene
Non sono sicuro che tu non stia trollando, rileggendomi credo che abbia scritto pure male.

In ogni caso:
Avevo i primi due libri della saga di Shannara di Brooks, ma me ne sono liberato tempo fa.
Il peggio che ho in libreria è "Ti prendo e ti porto via" di Ammaniti. In assoluto il libro più brutto che io abbia mai provato a leggere, devo liberarmi anche di quello

Comunque, per rispondere a Pier4R, non c'è bisogno di tirare in ballo la libertà d'espressione. E' solo che in casa, per svariati motivi (acquisti da ubriaco su amazon, regali e via dicendo), uno si può trovare dei libri che reputa indecenti e se ne vergogna, anche solo perché sono scritti col culo, non tanto perché li abbia scritti Hitler.
I primi tre della Troisi e tutto Twilight.


Ma perchè? E' come rinnegare il tuo passato. E' come dire "guarda come facevo schifo". Sì ok, facevi schifo ma quello che eri t'ha permesso di essere quello che sei ora. Non è che il tuo corrente io "è piovuto dal cielo".

Allo stesso modo puoi dire che certi libri ti fanno ribrezzo perchè: a. hai provato a leggerli; b. puoi paragonarli con qualcosa di migliore. Se invece te ne disfi è come dire "no io leggo solo libri buoni", che è palesemnte falso per due motivi: a. non è vero, perchè hai buttato via i libri "meh" ; b. se hai letto solo libri più o meno egualmente buoni, come fai a dire che sono buoni? Con un'analogia, se gli alberi in una foresta sono più o meno vivi in termini di chioma, come fai a dire che gli alberi si ammalano?". Inoltre uno potrebbe anche dire "ah, tu non esci mai dai binari dei suggerimenti vero? Paura di sbagliare? Paura di esser giudicato?".

Non lo so a me sembra come voler camuffare l'errore, si migliora solo (o anche) grazie agli errori. Se uno fosse perfetto, sai che noia, dove sarebbe la sfida.

Io leggo un libro per vedere cosa vuol dire l'autore, me ne fotto di quelli che mi giudicano in base a quello che leggo (e la vergogna esiste per pressione sociale, non giriamoci intorno). Vedi tu se devo essere condizionato perfino in quello che leggo.



Non sto affatto trollando la penso esattamente come te!
Secondo me invece fate bene a vergognarvi per aver letto certi libri

Io quand'avevo diciott'anni un giorno presi il primo volume di Martin perché ne avevo sentito parlare stra-bene di come non fosse come il resto della merdaccia fantasy etc. Arrivato a casa mi resi conto d'aver preso invece il secondo volume. Era un segno. Tornai in ginocchio nella neve fino alla libreria e chiesi che me lo sostituissero con altro che non fosse Martin. Da allora ho sempre evitato Martin e persino il Martini, che credo sia una delle peggiori bevande alcoliche mai concepite.
Beh ne ho tre di Martin di cui tutto sommato non mi vergogno. Ma ogni tanto penso che forse qualcosa di decente nella letteratura di genere ci sia cosi` mi illudo e compro un ulteriore volume solo per pentirmi dopo le prime 100 pagine. L'ultimo che ha avuto questo destino e` stato Gene Wolfe.

Su una bancarella ho comprato la hardcover di freedom di Franzen che e` enorme e me ne vergogno perche` sembra che sia un suo superfan quando vedi l mia libreria.

Ho i fumetti di no longer human che tengo nella libreria perche` sono un fanboy.

Una volta cercavo una traduzione inglese della divina commedia, ne presi una perche` era la piu` recente ed illustrata senza leggere troppo ed era invece una versione moddernizzata con le riferimenti a lester bangs, miles davis e cultura pop varia. Mi sentii male e la rimandai indietro, per fortuna presa con amazon, e dopo feci le appropriate ricerche. Mi vergogno ancora tantissimo che qualcosa del genere sia entrata a casa mia.


Ma "vergognarsi" (intendo dire "sì l'ho letto ma ad oggi direi che è una cagata") di averli letti sì, significa essere cambiati e non avere più gli stessi parametri di giudizio. Vergognarsi di averli no, non ha proprio senso.
Ho letto, comprato, ricevuto in dono tantissime schifezze. Persino una copia de "Il Signore degli anelli".
Vi batto tutti, a me hanno regalato Zichichi "perché credo in colui che ha fatto il mondo" o qualcosa del genere gli avevo dato comunque una sfogliata, diceva qualcosa tipo "la scienza non spiega tutto perché conosciamo bene solo le teorie di campo, queste ultime sono però molto precise ed eleganti quindi Dio esiste"
Io non so, ho letto diversi libri che non mi sono piaciuti affatto. Ad esempio:
Dan brown in generale non è un "meh", ma crypto è stato il punto più basso.
Le affinità elettive di Goethe, anche se almeno è scritto/tradotto bene.
Il giovane holden, non ho resistito più di 40 pagine.
I pilastri della terra di King.
I pilastri della terra è di ken follett


Che è peggio.



vedi, talmente brutto che non ricordo neanche l'autore.