[:mad:] Li fanno ancora giochi divertenti?

se vuoi un giochino divertente -> minecraft

ma sarà già stato detto...
io devo trovare AGRI SIMULATOR

Aiuuuutooooo


Fallout


Eddai era una battuta (del cazzo magari non ho dubbi ) sul fatto che di solito tendi a discutere in maniera molto più animata. Figurati se mi metto a fare gli attacchini a uno con cui non ho mai avuto nessun problema.
Pensavo si capisse dal fatto che oltre a quelle due righe ho scritto un wot in cui dicevo a Demiurgo che non c'era molto altro da aggiungere ai due "no" ma evidentemente ho calcato troppo la mano. Mi spiace.



Se leggi il thread è nominata diversa roba. Sicuramente se ti piacciono i videogames vecchio stampo conviene andarsi a recuperare giochi vecchi, installare un emulatore o setacciare il mercato indie.

Poi a dirla tutta io mi considero abbastanza schizzinoso come giocatore (sicuramente più di bocca buona di Eroes o Demiurgo ) ma in questo periodo sto facendo veramente fatica a stare dietro a tutti i titoli che stanno uscendo, sono usciti e non ho avuto tempo di giocare o usciranno a breve. Il 2010 è stato un buon anno imo e il 2011 si profila anche meglio.

Le sorprese tipo Portal o The witcher sono sempre dietro l'angolo.
[ot]


Semplicemente questo: "Hai fatto due affermazioni di cui una altamente opinabile (io conosco quasi solo gente che ha giocato da buona, fai tu) e comunque irrilevante, l'altra nettamente falsa. KOTOR non è stato il primo gioco in cui si poteva fare i malvagi, né il secondo, né il terzo, né a dirla tutta nemmeno il decimo, oltre a non potersi fregiare nemmeno di essere uno di quelli in cui la possibilità era implementata meglio."

"No e no", che tu abbia ragione o torto (e in effetti hai molta più ragione che torto, a rifletterci sopra) è una risposta da troll, perché è l'equivalente pulito del dire "Hai detto un mare di cazzate".

Che ci può anche stare, se dopo hai l'accortezza di aggiungere quanto hai aggiunto in questo reply, cioè un minimo di argomentazione.

O meglio, l'hai messa sulla prima questione, sulla seconda l'hanno messa altri utenti in tua vece... ma penso comunque che se non l'avessero fatto in questo secondo reply l'avresti fatto tu.
[/ot]
A don chisciotte, falla finita!
Harro!
La casa consiglia:

Non sapevo limbo fosse arrivato anche su pc.

Il 2° mi ricorda tanto kula world.
infatti non c'è per pc...
Puoi divertirti guardando i playthrough su youtube



Non so come abbia fatto a sfuggirmi al tempo, ma non posso che prendere spunto dal gravedigging per sottolineare come questa non sia altro che una clamorosa stronzata.
E' infinitamente più importante il "come" del "cosa", quando si parla di raccontare una storia.

Questo vale a qualsiasi livello.

Fermo restando che "la storia stessa fa cagare" è di per se una frase priva di qualsiasi parvenza di significato, generica ed incompleta.


Avatar (è tutti quei fessi che si sono fatti incantare come le falene dalla luce) è la dimostrazione di questo discorso, una storia feccia che raccontata con tante lucine pare bella.

Ci sono comunque storie straordinarie, storie belle, storie mediocri, storie ritrite e storie insulse.

Fino a ritrite te la puoi cavare con la narrazione ma se sono insulse le puoi raccontare bene quanto vuoi, restano insulse, per fartele piacere devi disattivare completamente il cervello e il gusto ( vedi Avatar ).


Il discorso non è tanto Avatar. Avatar è "guardabile", nel senso che la narrazione non è pessima (neanche sto capolavoro, anzi, fondamentalmente è una renderizzazione in computer grafica e 3d accennato di uno stereotipo narrativo che possiamo ritrovare con gioia e sorrisi nelle varie produzioni letterali in serie, vedi Wilbur Smith e compagnia bella) e ben si adatta ad un pubblico che cerca sentimenti a buon mercato con le lucine.

Il discorso è che una "storia" non è solamente la serie delle vicende che si verificano. E' una composizione di una serie parecchio lunga di elementi che non possono essere analizzati in maniera esageratamente generica, accorpandoli in una macrodefinizione. Una storia non è la sua trama, è il complesso delle sue parti, che racchiudono il cosa ed il come.
Il cosa, tra l'altro, risulta relativamente importante proprio perché trattasi di una percentuale fondamentalmente bassa rispetto al come, sul totale delle parti stesse.

Una fabula già vista e poco originale può essere resa magnificamente attraverso lo studio e la composizione dei personaggi, l'organizzazione dell'intreccio, la gestione (intesa come descrizione / riproduzione) delle scene, la scrittura dei dialoghi e quant'altro - alcuni di questi dettagli ovviamente differiscono a seconda del mezzo di comunicazione: laddove al cinema fa la differenza la regia, la fotografia, la costumistica, l'interpretazione degli attori e quant'altro, nella narrazione si possono identificare parametri simili nel registro utilizzato, nella gestione del rapporto lettore/narratore a tutti i livelli, nel punto di vista utilizzato e nel modo in cui viene gestito/variato lungo il corso dell'opera.

Ovviamente vale anche il contrario: qualora questi elementi vengano a mancare, anche un intreccio eccellente finisce per risultare piatto e scialbo, e probabilmente non riesce a suscitare l'interesse dei fruitori, sempre che ci siano aspettative diverse da quelle riposte in un cinepanettone.

Gran parte di questi elementi rientrano nel come.
La produzione creativa è piena così di esempi in cui un plot fondamentalmente poco originale / banale è stato raccontato in maniera splendida al punto da essere assunto come capolavoro.
Giustamente, peraltro.

Per avere esempi pratici del fatto, pensate alle opere che più vi sono piaciute e provate a riassumerne linearmente la trama per punti salienti, lasciando da parte tutto quanto il "superfluo", possibilmente senza seguire l'eventuale intreccio ma facendo riferimento allo svolgimento effettivo e temporalmente diretto degli eventi.


dev'essere il motivo per cui dalla storia insulsa di Avatar ne è uscito fuori pure New World di Malick, Pochaontas della Disney, Balla coi Lupi...
Ecco, appunto.