Salve a tutti, è sempre un piacere (almeno per me) parlare delle cose che faccio, soprattutto perché non è mai facile spiegare ai profani in dettaglio il mio lavoro e quanto sia piacevole e divertente. Certo la strada per arrivare al punto in cui sono è stata lunga e abbastanza difficile (e non sono io a dirlo), ma ne è valsa sicuramente la pena.
Ma veniamo alle cose che mi avete chiesto.
Lavoro in CMS dal 1995 e all'inizio mi sono occupato principalmente dello studio di "radiation hardness" dei sensori. In pratica quei rettangoli bianchi che vedi nella foto precedente sono dei sensori di silicio. Qui ti ho messo una foto di uno degli strati del tracciatore di CMS (sono 9 a partire dall'interno). Ogni placchetta grigia che si vede è un sensore con attaccato il supporto meccanico e l'elettronica di lettura. Il problema di cui mi sono occupato è che a LHC c'è un sacco di radiazione e con la tecnologia dei primi anni 90, questi oggetti smettevano di funzionare dopo pochi mesi di presa dati. E' stato fatto quindi un gruppo di studio fatto da una cinquantina di persone (io ero uno di loro, al tempo ero un post-doc prima in Italia e poi a Londra a Imperial College) in tutta europa che ha collaborato per sviluppare sensori resistenti al danno di radiazione. I nostri risultati sono serviti a costruire l'oggetto nella foto.
In seguito ho partecipato alla realizzazione dell'oggetto nela foto (io facevo i test dell'elettronica di lettura durante l'assemblaggio, e sono stato anche uno dei responsabili della realizzazione del primo prototipo che abbiamo messo dentro al campo magnetico di CMS e letto con la catena di lettura finale dell'esperimento).
Dopo che abbiamo finito la costruzione in Italia, lo abbiamo portato al CERN per l'istallazione ma io a questa fase non ho partecipato. Ho preferito dedicarmi alla fisica. E quindi mi sono occupato degli studi per la ricerca del bosone di Higgs (nel canale associato a coppie di top), alla misura dei rapporti di decadimento del top e alle calibrazioni dei jet. Tutto questo fatto fino ad ora con Montecarlo ovviamente, visto che i dati ancora non ci sono. Questo lavoro di preparazione è comunque fondamentale visto che permette di capire cosa si riesce a fare con il rivelatore costruito e cosa non si può fare. Per rispondere a Llewlyn, in CMS (ma anche negli altri esperimenti) si usa ROOT sia per l'elaborazione statistica, sia come framework per il trattamento dei dati (cioè i dati che prendiamo con CMS sono salvati su disco in formato ROOT).
Infine, per completare il quadro, sono abbastanza attivo anche nel "computing" e quindi mi occupo della farm di GRID che abbiamo in dipartimento e che usiamo per l'analisi dei dati insieme agli altri gruppi teorici/sperimentali. La nostra è una farm piccola (circa 100 CPU e qualche cosa intorno ai 20TB di spazio disco) ma comunque, soprattutto all'inizio della presa dati, quando ci sarà l'assalto all'arma bianca per analizzare e capire alla svelta i dati raccolti, sarà sicuramente molto importante per poter fare le cose anche in casa.
Ho cercato di dare un quadro completo delle cose di cui mi occupo senza entrare nel dettaglio. Se poi qualcuno è curioso e vuole sapere più particolari su qualche argomento specifico si faccia pure avanti e cercherò di rispondere meglio che posso.
Sulla farm abbiamo SLC4 (http://linux.web.cern.ch/linux/scientific4/) e di sistemisti ne abbiamo già un paio bravi (che vorremmo sistemare presto con un posto) e parecchi studenti di informatica che fanno tesi e prendono borse con noi per lavorare per un po' di tempo sulle cose di GRID e computing.
Ciao Attilio, mi fa piacere sapere che c'e' qualcuno che fa pubblicita' all'LHC. Posso farti qualche domanda? Ma dove ti sei laureato? E il dottorato dove lo hai fatto? Cosi' tanto per sapere. Io sono in tesi a CMS a Firenze, lavoro su un algoritmo di ricostruzione delle tracce. Volevo solo dire che LHC non e' il solo a poter scoprire l'Higgs, c'e' anche il Tevatron che fa concorrenza e potrebbe arrivare alla scoperta dell'Higgs prima di LHC...a parte questa puntualizzazione anche io credo che i prossimi 10 anni porteranno molte risposte e ancora piu' interrogativi riguardo alla fisica delle particelle (penso alla supersimmetria e alla fisica oltre il modello standard in generale). Chissa' se rivredremo mai un "mostro" come LHC in azione dopo che tutto sara' finito. Io altri modi di fare fisica delle alte energie oltre ai collider non ne vedo. Te cosa ne pensi?
P.S. @Llewlin: spero di non essere stato io a dirti che ci sono prove indirette dell'esistenza dell'Higgs, forse mi sono spiegato male...
No Anto non sei te, era un ragazzo in classe mia che ora sta in Normale a fare non_so_cosa con non_so_chi. Mi accennò qualcosa quando ci ribeccammo ad una cena, appena ricarico il cell gli telefono.
Senti una cosa, se verso Settembre carico un paio di questi curiosoni in macchina da Milano e faccio un salto al CERN, ci fai entrare a fare un giro così ci fai vedere di persona cosa stai facendo?
E... magari mi fai fare un giro a velocità subluce nell'Anello...
Io pensavo veramente di andare al CERN ma mi avevano detto (credo sia meglio smettere di andare x sentito dire ?) che da questo estate non c'erano + visite organizzate.
Cmq senza dubbio il raduno del forum al CERN è tanta roba.
Le visite al cern non sono interrotte... sono i rivelatori che sono in presa dati e che non si possono vedere. E anche le visite al tunnel di LHC ormai sono finite visto che saranno accessi i fasci... c'è stato un open-day un paio di mesi fa spettacolare (oltre 50.000 persone sono entrate al cern, hanno visitato i rivelatori e il tunnel) ma ormai è acqua passata.
Se la cosa vi interessa posso provare a organizzare qualche cosa questo inverno (in media organizziamo delle visite per gli studenti del dipartimento che hanno sempre molto successo). Io però non sto fisso al cern e sono su solo una settimana al mese più o meno...
Beh, ovviamente ci farebbe piacere che tu ci fossi, quindi facci sapere tu.
La mia macchina ha spazio per 4 persone quindi non saremmo una folla urlante e fastidiosa, anche se, lo ammetto, avremo con noi tutti i gadget tipici delle spie: telecamere nascoste nei bottoni della camicia, microfoni a largo spettro e chiavette usb back-door per accedere ai dati sensibili.