Le Polpette di Mia Madre

Mi trovavo a chiacchierare e dico:

“Come fa le polpette al sugo mia madre spostati proprio. Non per dire ma anche ospiti di fuori hanno apprezzato. Belle succose, il sugo da svenimento, si squagliano in bocca e senti sapore aspretto del sugo con la polpetta che sa quasi di grassetto arrosto ma bello bello eh, pensa che non ho mai capito come cazzo fa a farle venire così, sarà il tipo di macinato, forse ha le mani che rilasciano epidermide, boh, forse il mix aglio prezzemolo e mollica appena accennata, forse il metallo del padellino del dopoguerra dove le scotta prima di buttarle nel pentolone, il tipo di gas, l’aria, boh manco mia moglie ci riesce, che fa un sugo da resuscitare i morti, ma le polpette gniente, non si capisce come cazzo fa. Cioè le mordi e sembra che il sugo esca dal macinato in bocca è un esplosione di gusto, poi ci arrotoli due fettuccine sfragnate nel sugo e la polpetta a tradimento, minchia orgasmo”

E quelle di tua suocera?

“Buone dai, però le fa più durette, meno succulente, la carne è troppo magra, più piccole, esagera con lo zucchero nel sugo, gniente le polpette al sugo non sono il suo piatto forte”

Si ma i figli di tua suocera che dicono

“Che sono buone quelle di mia suocera”

Eh vabè allora sei deforme tu, tu pensi che siano meglio perchè è un tuo sapore che hai acquisito da piccolo.

“Mah, può darsi,”

E quindi mi è sorto il dubbio.

Ma anche voi avete un piatto della memoria che vi influenza il gusto?

E qual’è?

1 Like

Mia madre non ha mai saputo cucinare, sono cresciuto che mangiare per me era quasi una punizione da quanto facesse tutto schifo.
Poi mai un ristorante mai una vacanza, non perché non ci fossero i mezzi ma proprio come mentalità, non gliene fregava niente, gli andava bene ad entrambi stare a casa a fare un cazzo e mangiarsi le fettine di vitello cotte a livello suola, e berci su un bel bicchiere di acqua clorinata.
Pure l’ultimo Natale che si sarebbe potuto passare insieme, ristorante prenotato, tutto fissato tutto pronto, un ora prima “oh gnr guarda che tuo papà sta facendo scenate non ha voglia di mangiare fuori”. Sarà stato 30 anni che non mangiava fuori, è stato a casa a mangiarsi le verdure scotte e bruciate in un litro d’olio boh, mia madre sapeva a malapena come funzionasse, ha preso una pasta al pomodoro.

Quindi ogni ragazza con cui sono stato ha capito ben presto quanto fossi manipolabile col cibo.
“Gnr dai vieni a casa mia, ti faccio un bel piatto di penne al barolo :rolleyes: “. Basta, gnr i suoi non l’hanno mai più visto.
E uscito di casa potevo pure mangiare cose sotto standard che mi sembrava comunque cioccolata, il che mi porta al mio attuale rapporto e problema col cibo :asd:

Il primo anno fuori casa da solo ho messo su boh, 25 kg? E ho dato troppo rinforzo positivo a mia moglie che per farmi sentire amato mi faceva i piatti più sboldri. Ma stiamo correggendo la rotta ultimamente :asd:

Ps: grazie per la seduta terapeutica Hans, sto molto meglio :love:

12 Likes

la lasagne di mia nonna sono una religione per me
c’è gente che va in pellegrinaggio per mangiarle
l’ultima volta che mia moglie ha preparato le lasagne non sono riuscito a capire chi delle due le avesse fatte
il cerchio si è chiuso :sisi:

parlando seriamente, ho il ricordo del papà che, come cavalli di battaglia, aveva carbonara e tiramisù.
essendo da solo con due figli maschi diciamo che la cucina non era estremamente varia, ma conservo un ricordo meraviglioso del suo impegno
la carbonara, con il sennò di poi, non doveva essere un granché… fatta con la pancetta, l’uovo che veniva una frittata, ecc ecc
però nella mia testa era e rimane buonissima, e darei un braccio per rimangiarne una con il mio vecchio
quindi si, la memoria influenza sicuramente il gusto

ps: le lasagne della nonna non sono una questione di memoria, sono un fatto oggettivo, come la barra numero 27 per il metro, è un’unita di misura :dunno:

3 Likes

Ancora ricordo le polpette fritte di mia nonna la domenica, per me erano le più buone del mondo. Ne faceva a centinaia, ed ogni figlio passava a prendre la sua teglia piena di polpette. In genere erano pronte verso le 11, le mangiavo sempre sul suo balcone seduto sul cornicione con le gambe nel vuoto, e lei mi sgridava bonariamente. Quanto mi mancano i miei nonni.

3 Likes

Il sugo del nonno.
Svegliarsi alle 8-9 d’estate in campagna, aprire la porta della camera e venire inondato da quell’odore di sugo e carne, e il rumore lento del sobbollire, plof, plof, plof.

Era un ragù mezzo napoletano e mezzo siciliano, perché aveva dei parenti a Napoli e quindi c’erano pezzi di carne che poi avrebbe tolto e servito come secondo.

Lo sento ancora quell’odore

2 Likes

Col piatto della memoria la celiachia me lo ha messo in culo :sad: che sarebbero le frittelle di semolino dolce. Siccome si fa con la semola di grano duro, che è irreplicabile, sono fottuto. O meglio, magari si riesce a fare eh, magari anche più buono, ma non verrà mai “quella cosa lì”.
Cmq in effetti io ricordo quelle della nonna come inarrivabili, anche se ho poi capito col tempo che a cucinare era meglio mia madre (e io sono ancora più bravo).

Altro ricordo legato al cibo (avete tempo? :asd: ) sono le mie feste di compleanno alle elementari. Sono nato a inizio giugno, per cui la mia festa era quella di fine scuola e era tipo l’ evento che tutti aspettano a suggellare la fine delle sofferenze. Mia madre e mio padre hanno sempre imbandito due tavoloni di panini e focacce e soprattutto di crostate e torte. I genitori che alle altre feste arrivavano e mollavano lì i figli per sparire da noi diciamo che rimanevano volentieri.
Ecco le crostate di mia madre sono un’altra cosa che la celiachia mi ha portato via :sad: perché la frolla con le farine senza glutine non sarà MAI come quella con la farina di grano. Santa barbara dammi la forza.

1 Like

Ho letto i post con in testa la sigla dell’ almanacco, che nostalgia.

Non so cosa darei per rimangiare un piatto di tortellini di mia nonna.
Mai assaggiati lontanamente simili, quelli di mia suocera sono buoni per carità, ma non sono quelli.

2 Likes

Really?
Il ragu’ napoletano e’ fatto con i pezzi interi di carne, che poi vanno levati e serviti come secondo.
Il ragu’ siciliano e’ simile a quello bolognese, ma molto piu’ rosso e con i piselli

1 Like

Ero ironico, sapevo ci fossero differenze ma non sapevo quali, thx :volemose:
@HansWin meglio ragù napoletano o siculo?

Лекарства Пилюли Синяя Красная Матрица

Le lasagne di mia madre anche se ho realizzato da tempo che e’ solo la mia memoria. Son riuscito a rifarle senza problemi anche con gli ingredienti di merda che si trovano qua nei supermercati comuni.

1 Like

Il segreto è non usare passata di pomodoro di merda che trovi all’ estero, ma quella italiana

1 Like

Io avevo una nonna obesa che adorava cucinare e il 90% dei ricordi che ho di lei era dietro ai fornelli. Alcune delle cose che faceva non le ho mai mangiate così buone per il resto della mia vita.

Invece per mia mamma easy, cucina da schifo.

1 Like

oggesü le lasagne/tortellini/crescentine di mia nonna :bua:
e il riso al curry di mio padre, che magari non era niente di speciale ma son bei ricordi :bua:

1 Like

Mia nonna aveva due/tre piatti che sapevano cambiarmi la giornata. Oltre al fatto che era una figura di riferimento cruciale nella mia vita, vedendo i genitori poco per via del loro lavoro.
Mio padre è il cuoco di casa, ho avuto la fortuna che lui avesse proprio una passone (che mi ha tramandato) ed un amore delle materie prime.
Direi che se dovessi scegliere un piatto per il resto della mia vita sarebbe sicuramente un piatto di marubini ai tre brodi.
Potrei mangiare quello per sempre senza sentire la mancanza di altro.

2 Likes

:lode:

Minchia, si sarà formato il moto perpetuo.

Mia mamma cucina bene ma è mia nonna che è cintura nera.

Fa tante cose, anche complicate, ma è quando fa le cose semplici che a me fa impazzire… come frigge lei non frigge nessuno.

Ecco, ora ho voglia di calamari freschi fritti vi odio.

è qua che per me personalmente il ragù bolognese vince, perché mi piace che non ci siano 100 litri di sugo, c’è il giusto :ahsisi:

Ah tipo il porceddu

2 Likes

Allora, supponendo che siano fatti entrambi allo stato dell’arte, oggi preferisco il napoletano, ma di una incollatura, che di fatto è quello che più o meno fa mia moglie.

Mia suocera invece fa tonnellate del siciliano che diciamo è più da sfascio che poi serve il divano.

Diciamo che ci sono momenti in cui mi sale la scimmia potente di un morso accarne nell’arancina e trovarci il ragù tipico con i piselli caddo caddo dentro e sbrodoloso è la morte sua. A condizione che sia lascivo.

Per dire non sopporto il ragù asciutto.

Poi mi devo levare il cappello sul ragù che ho magnato a bologna, livello ufo secondo me, non sembrava manco che fosse fatto di materia, secondo me era solo energia, cioè dopo una porzione di lasagne mi sentivo leggero come una piuma. Il palato che diceva “ma che cazzo dai”

amen fratello uovo

1 Like