
Non è il mio primo lavoro. Di fatto sono un fotografo e videomaker freelance dalle economie precarie, ho poco più di 30 anni e una formazione specifica nell'ambito della fotografia (corso postdiploma). Ho sempre dovuto lavorare per guadagnarmi da vivere, pagare affitto di casa e bollette, finanziare progetti personali anticipando le spese etc.
Vivo a Milano da ormai 10 anni, vengo dalla provincia di Milano e spesso ho affiancato altre attività lavorative per tappare i buchi e in generale per sopperire a una certa difficoltà nel portare a casa la pagnotta tutti i mesi.
La prima volta che mi sono ritrovato a indossare uno di quegli zaini ingombranti per fare consegne in città era il 2016. Mi trovavo in un momento di poco lavoro dopo grossi problemi di salute e mi serviva un'entrata fissa.
Foodora esisteva in città dall'anno prima, gli zaini rosa erano ovunque e negli ambienti che frequentavo si iniziava anche a parlare dei problemi che si trovavano ad affrontare i fattorini (chiamati rider...vabè). Sottopagati, sfruttati, collaborazione continuativa mascherata come occasionale e cose del genere.
Quindi, un po' per bisogno e un po' per vedere che cosa significava fare quel lavoro feci domanda. Tempo una settimana (colloquio di gruppo sbrigativo, firma del contratto, deposito di 50 € per l'attrezzatura basilare per lavorare) ed ero in strada per il mio primo turno.
Ho lavorato per Foodora per un anno, da estate a estate, con una frequenza anche di 4/5 giorni a settimana in alcuni periodi.
La paga era un cottimo fisso, mi pare 3.6 € a consegna al netto di contributi. Collaborazione Co.Co.Co. rinnovata di 6 mesi in 6 mesi.
Loro pubblicizzavano il motto "lavora quando vuoi, sarai tu a gestire i turni tramite una piattaforma che ti permetterà di prenota slot orari.".
A conti fatti la piattaforma che gestiva le prenotazioni dei turni era una specie di roulette che "sbloccava" i turni per la settimana a venire il giovedì..toccava essere veloci per richiedere la prenotazione di un turno.
Ho lavorato con loro un anno
Ora, per necessità, sono tornato a fare le consegne. Sempre a milano, la piattaforma stavolta è quella del canguro celeste

Sempre in bici, cerco di concentrare le ore di lavoro nel weekend così da mantenere una parvenza di settimana lavorativa.
Non voglio rivelarvi troppo, quindi fate pure le vostre domande, rispondo appena possibile
