L'angolo del libro: Il Capitale di Piketty



Lo ha detto Piketty stesso in un recente articolo: il suo successo non sta tanto in quello che dice ma il fatto che lo dica un economista mainstream usando le tecniche e le conoscenze proprie dell'economia mainstream.

Piketty accusa sostanzialmente i suoi colleghi americani di non aver affrontato seriamente ,ossia dal punto di vista empirico, la questione rifugiandosi dietro modelli teorici "Pure mathematics derived from unsupported axioms no longer fools people. Give up the empty certainty, the "immoderate use of mathematical models… masking the vacuity of the content. … It is not the purpose of social science research to produce mathematical certainties that can substitute for open, democratic debate".

Questi modelli sono sempre stati storicamente molto conservatori (dal "il sistema va bene, quello che cresce è la diseguaglianza di capacità tra le persone o la capacità di chi ha capitale di usarlo" al "CRONY CAPITALISM!!" ) e/o sottostimavano la capacità del capitalismo di concentrare reddito nelle mani di pochi



Si la reazione al libro è stata assolutamente shockante, leggevo un pò di critiche anche da gente ritenuta, non dal sottoscritto ovviamente, rispettabile(Cowen,Mankiw, i colonnisti del WSJ) e siamo al livello di Berlusconi che urla COMUNISTI! (Pur essendo Piketty tutto tranne che marxista, anzi prende spesso a bordate Marx )

Sintomo che ha toccato qualche tasto veramente dolente
In Italia esce a giugno per Bompiani.
leggevo oggi la recensione dell Economist ed è effettivamente la versione 2.0 di COMUNISITIIIHHHH1!!111 ( e fatto bene ma le proposte sono pura propaganda anti ricchi ...).

è sempre divertente leggere le climbate dei neoliberali, la cosa figa e che alla fine si possono rappresentare con un diagramma a blocchi: se proponi qualcosa di diverso dagli assiomi non testati che propongo allora non va bene perche per definizione l'unica soluzione resta negli assiomi non testate che propongo.
se le cose vanno male è perche gli assiomi non sono stati applicati fino in fondo, se le cose vanno bene è perche gli assiomi sono stati applicati ( ma comunque si poteva fare meglio).

il libro non è che sia sta cannonata: bello si fa leggere bene e vende bene ( il che di per se e un pregio) ha una buona base di dati ma le conclusioni sono sinceramente banali. Il capitalismo produce concentrazione della ricchezza ? ma dai ? ma davvero ?

le soluzioni poi sono wishful thinking allo stato brado, visto che ignorano il problema del controllo effettivo esercitato dagli apparati finanziari sull'amministrazione pubblica.
tassa progressiva ? per carità grande cosa, ma facciamo prima a vedere la rivoluzione (tm)

ribadisco non è un brutto libro ma ha il livello di radicalità di Prodi ...
Ti sei ammorbidito su Prodi?
Non è niente di radicalmente nuovo, ma se riesce ad ottenere la giusta risonanza e spostare il dibattito pubblico e le decisioni politiche in quella direzione non può che essere un bene.
sicuro, sono solo scettico sul potenziale delle soluzioni proposte, poi per carita meglio qualunque cosa di sto schifo ..


mah piu che altro credo di essere stato stronzo con Piketty
Forse perché guardi solo a quel difetto, se l'intuizione teoretica funziona i vuoti si fixano e le soluzioni le pensa qualcun altro.
ma il punto e che essendo sia accademico che attivista di soluzioni intelligenti ne ho viste a catafottere.
la realta e che per quanto figo il libro di piketty ( ed è figo non fraintendetemi) o per quanto figo il bestseller 'de sinistra del momento' la realtà è che c'è una sovrabbondanza di soluzioni, a fronte di una penuria totale di organizzazione politica . è la seconda parte del problema a dover funzionare perche sono le condizioni materiali che creano le soluzioni, non viceversa.
facciamo priva a vedere la rivoluzione non direi, visto che piketty è stato ricevuto alla casa bianca...mentre negri, harvey, badiou e zizek al massimo hanno smegafonato un po' davanti a un bivacco.

ovviamente non mi aspetto che il governo americano metta in pratica le prescrizioni di piketty, ma certo è che ogni cambiamento nella struttura normativa delle nostre economie sarà il risultato di una decisione presa ai vertici, e il merito di tommaso è proprio quello di esserci arrivato direttamente (parlo da elitista michelsiano etc. etc.).
e perche l'elite dovrebbe prendere una decisione contraria ai suoi interessi ?
intendiamoci Piketty non SCOPRE nulla, le soluzioni sono sempre quelle da un centinaio di anni circa, sono state disponibili fino dall'inizio e non vengono applicate perché, pur facendo il bene della gran parte delle persone fanno il male di una piccola parte , quella che comanda.


Diciamo che ho i miei dubbi.




Domani provo a postare il primo capitolo.


Dipende dall'elite. Se fosse inscalfibile (esiste sta parola? ) non si preoccuperebbero neanche dello stuolo di economisti conservatori che gli giustifica le magagne, gli basterebbe dire "haha suca" mentre si puppano i trilioni.


è pressapoco quello che stanno facendo dall'ultima crisi ad oggi, visto che i neoliberali sono in rotta precipitosissima in qualunque consesso accademico. Son rimasti solo i minus habens alla ichino e zingales ( che poi alla fine, piu che fare ricerca, recitano un personaggio ), gli altri si son scoperti tutti keynesiani della tredicesima ora (brunetta e tremonti inclusi, per metterci anche una nota tragicomica).
risposta dei politici a questa disfatta totale 'meh noi facciamo come prima'. I neoliberali servivano negli anni 70 per contrastare forze socialdemocratiche che comunque esistevano, sconfitte queste, non servivano più sono semplicemente cresciuti per metastasi fino alla prima facciata dura contro il muro.
oggettivamente con una tale concentrazione di capitale nelle mani di cosi poch investitori, mi stupisco che sentano ancora la necessità di giustificarsi con elezioni, potrebbero direttamente concedere il potere per via ereditaria ai componenti del CDA di deutsche bank e cambierebbe poco ....




1) Ammesso e non concesso che l'elite sia composta esclusivamente da individui che perseguono razionalmente il loro interesse individuale (degli homines oeconomici), l'elite potrebbe comunque prendere una decisione apparentemente contraria ai suoi interessi a breve termine (tipo aumentare le tasse a livello mondiale su reddito e capitale ereditario) per evitare una situazione peggiore a lungo termine (rivoluzioni, social unrest, colpi di stato, divisioni interne, etc.). Questa strategia è alla base del processo di democratizzazione degli ultimi secoli (come viene spiegato in questo libro, per esempio) e continuerà ad essere impiegata dalle élites. Certo poi potrai dirmi che la "causa" della democratizzazione non è il governo che concede l'indennità di disoccupazione ma le classi subordinate che si organizzano e fanno pressione; resta il fatto che in tutte le società c'è un'elite politica che stabilisce le regole del gioco e che un cambiamento di queste passa dunque necessariamente dalle decisioni del governo.

2) Le soluzioni saranno quelle da sempre ma Piketty è riuscito a presentarle e a difenderle in maniera accettabile e convincente per l'elite (non ho ancora letto il libro ma ho ascoltato e letto molte sintesi), cioè a mostrare che se si continua così i rischi di cui parlavo sopra per le classi dominanti saranno sempre più importanti.

3) E in ogni caso i membri dell'elite non agiscono per puro interesse. Una delle ragioni per cui Piketty piace a molti liberali è che le sue prescrizioni richiedono una più grande unificazione politica a livello mondiale, e il superamento dei confini e delle legislazioni nazionali è da sempre un principio difeso dai liberali (certo poi molti liberali sono contenti che esistano la Svizzera e i vari paradisi fiscali, ma allo stesso tempo vorrebbero uno stato mondiale)


1) ti sei risposto da solo. un determinato livello di diritto è funzione di un determinato livello di conflitto. Il problema semmai è che stiamo andando verso un mondo in cui il lavoratore industriale è inutile, e puo essere represso con poco dispendio di uomini e mezzi. Il colletto bianco sarà nelle stesse condizioni fra una decina d'anni quando introdurranno l'automatizzazione nei back office. Onestamente l unica cosa che ci tiene vivi è il fatto che forse siamo ancora rilevanti come consumatori.

2) vedi sopra, i rischi sono tali solo se dall'altra parte hai una forza organizzata e se per reprimerla devi farti 'prestare' della forza lavoro dalla classe operaia. Ammesso e non concesso che si arrivi ad una redde rationem ( e non ci si arriverà) in un futuro non troppo remoto basteranno droni e un algoritmo rudimentale per reprimere qualsiasi cosa. nemmeno serve un redde rationem, ti strangolo prima con l'austerity.
quindi sei cosi convinto che l'elite abbia paura di qualcosa ?

3) si e no, l individuo potra avere anche idee pucciose e tranquillone, il problema e che anche all interno dell elite fanno più i vincoli competitivi e strutturali, a cui l'individuo è sottoposto che gli orientamenti personali. il tizio x del CDA di morgan stanley potrà essere anche la persona migliore del mondo, ma non ha libertà di scelta, almeno non se si tratta di scegliere fra supportare una policy ( dal suo punto di vista) autlesionista e il continuare a far soldi, come ha sempre fatto. Oggettivamente ti dessero la sicurezza che se ti riduci della metà lo stipendio curiamo la fame nel mondo accetteresti ? con la certezza che il tuo collega del desk affianco, ti dia automaticamente del coglione, nel tuo circolo di amici ?
Secondo me 9mm vuole farla più nera di quanto sia in realtà, è come quelle fidanzate che dicono "non mi ami assolutamente più" per sentirsi dire "ma si ti amo" e rassicurarsi


Io concordo con una parte dell'analisi di 9mm, le parti su cui non concordo sono essenzialmente le parti quotate anche da Carr
E' un libro (libello in realta') scritto ad uso e consumo dei liberals, se fosse stato pubblicato in un altro periodo e' probabile che piu' di qualche sopracciglio inarcato, a causa di certe trovate (gli immobili di residenza conteggiati come capitale fruttifero, il computo delle valutazioni inflazionate dei beni tra le due guerre), non avrebbe suscitato.
Tant'e' che in Europa (dove i recensori lo hanno letto anche se e' stato un po' snobbato) ne hanno un'idea meno romantica. La traduzione dal Francese (che ho letto) all'Inglese (che ho solo parzialmente leggiucchiato) di certo non ha aiutato.
Leggetelo poi ne riparliamo.


Comunque un paio di droni li ordino, tanto per togliermi lo sfizio di impallinare il 9mm di turno.
Se impallini il Casaleggio di turno mi fai più felice, just planting seeds.