Allora, penso che la questione meriti un thread tutto suo, e siccome mi voglio male ho deciso di scriverlo io.
Può essere che alcuni di voi ne sappiano già qualcosa, comunque parto dalla base: Sweet Baby Inc è una compagnia canadese che si occupa di fare narrative consulting per i videogiochi. In breve, aiutano sviluppatori con alcuni elementi della scrittura, scrivendo banter di contorno, aiutando ad assicurare che lo sviluppo della trama abbia senso, cose così. In particolare, SBI si specializza in inclusività e diversità. Questo significa che è colpa loro se i giochi sono sempre più woke? No. Di media, la cosa funziona che uno sviluppatore decide già per conto suo che vuole più diversità nei suoi giochi, e si rivolge a consulting firms come SBI per assicurarsi la rappresentazione di questi personaggi sia corretta. Negli ultimi tempi, SBI ha collaborato a giochi come God of War Ragnarok, Marvel’s Spider-Man 2, Suicide Squad, Alan Wake 2 e Shadow Gambit.
Cos’è successo? Che su Steam è apparso un curatore di nome Sweet Baby Inc Detected, che elencava tutti i videogiochi a cui questi avevano collaborato. La facciata è quella di “informare i videogiocatori”, dove per questo si intende la classica retorica anti-woke, fuori la politica dai videogiochi, etc.
Una dipendente della compagnia se l’è presa a male e ha scritto sul suo profilo Twitter dei post dove invitava la gente a segnalare questo curatore, e il profilo dell’utente che l’ha creato. Apriti cielo, le reazioni sono state vitrioliche. Nei giorni seguenti vari articoli sono usciti che cercavano di spiegare cosa di preciso fa SBI e perché la tesi di complotto è priva di fondamento:
Chiaramente anche autori e autrici di questi pezzi sono stati presi di mira sui loro profili social per aver cercato di difendere SBI, assieme a qualunque personalità di un certo livello che abbia fatto lo stesso (basti vedere i commenti a questo post di Paul Tassi).
La cosa è resa ancora più frizzante è il fatto che la cosa inizia a essere ripresa anche dai soliti bei personaggi della destra americana (incluso quel campione di Elon Musk, che quando c’è la merda di mezzo ci deve mettere anche il suo).
Ma la cosa più triste è che questa faccenda ha dato nuovo risalto a quel pagliaccio di Mark Kern, uno che dopo aver lavorato in Blizzard a World of Warcraft ha fondato il suo studio, Red 5, con cui hanno iniziato a sviluppare Firefall. Se non sapete niente dello sviluppo di questo gioco, vi invito a googlare “Firefall truck”. Oggi passa il tempo a rilanciare teorie del complotto su Twitter e a insultare quelli che a differenza sua sono riusciti a combinare qualcosa nell’industria dei videogiochi, riuscendo grazie a questo ad accumulare un seguito di perdenti come lui.