Perché sono letteralmente la stessa cosa. Tutti i principi fondativi per come viene scritta e prodotta la musica che passa in radio sono esattamente gli stessi dell’AI
la penso come te, tra l’altro quello che sento di autogenerato al momento mi appare parecchio piatto. Direi uniforme, bidimensionale.
Di recente mi da proprio fastidio uditivo la resa audio di sti pezzi.
Sembra come se vi sia una sottostante “sporcizia” acustica che non riesco a spiegare bene ma la inizio a percepire negli ascolti ripetuti.
Tanto che mi sembra proprio una “firma” dell’algoritmo. Come se fossero dei micro campioni tagliati con l’accetta equalizzata a sentimento e poi rimessi insieme con l’attak.
Manca “l’anima”. O forse meglio dire non si è ancora visto uno “strumento” un virtuosismo di nuova fattura mai visto prima. Una poetica esecutiva. Un vissuto fosse esso digitale. Un Neo che deve ancora palesarai. Un sentimento insomma.
Come avere un martello e sei li a piantare solo chiodi. Bello ok, come farsi una sveltina, poi però dopo un po ti scassi il cazzo e li si apre un bivio. A destra le meteore a sinistra gli immortali.
Secondo me siamo anche ai vagiti di un nuovo set di strumenti a disposizione di un artista.
La domanda che mi nasce è se saremo in grado di riconoscere i nuovi artisti che sapranno maneggiare a livelli di assoluto valore culturale questi nuovi pennelli.
Non lo so, non mi sento tanto ottimista, ma devo anche ammettere che la fuori c’è anche gente molto ispirata.
La rogna è trovarla.
Prima in auto per noia ho messo le varie “classifiche top”, se volete musica nuova quella indiana merita, il resto è spazzatura
La “top 50 virale” di Spotify è musica fatta palesemente con dei modelli in beta version addestrati su latrati di cani
1 Like
Con virale intenderanno che se l’ascolti ti becchi qualche malanno.
2 Likes
non ti è piaciuta la metrica mi toccherà rifarla
Metrica?
l’'avessi ascoltata 
Faccio coming out ma non ho ascoltato nessuna delle vostre canzoni ai generated perchè ci tengo a preservare il mio udito e dopo aver visto di cosa trattasse il thread sono scappato via senza voltarmi indietro nemmeno una volta e son fiero di averlo fatto.
3 Likes
A boh, io ho generato canzoni punk-pop per pigliare per il culo la mia ragazza e aver fallito malamente a fare un pranzo, più altre prese per il culo
Sono uscite orecchiabili e da canticchiare a caso, son piaciute a entrambi.
È stato molto funny, mica devo andare a fare un concerto a San Siro con 'sta roba o riscrivere la storia della musica.
Però di sicuro non credo di poter ingaggiare una band per fargli fare una canzone di questo tipo.
No ma infatti come detto ognuno può fare quello che vuole a casa sua.
E’ la masturbazione in pubblico che mi urta.
Tipo ti suonano il campanello
“chi è?”
“ciao sono gigi, il tuo vicino di casa, vieni un attimo sul poggiolo che mi guardi mentre mi faccio una sega?”
“no grazie”
e due minuti dopo ti suona di nuovo mario il carrozziere, e poi sai che deve pure passare il corriere a consegnarti un pacco e non sai se vuoi aprirgli veramente…
1 Like
Ma non capisco il problema è: che è possibile che l’attuale produzione mondiale di musica faccia uso massiccio dell’Ai o la gente che utilizzando l’Ai pensa di diventare il nuovo fenomeno discografico facendo in realtà cagare?
Per me il problema è che c’è rischio di abbassare il livello della musica in circolo piuttosto che alzarlo, che penso sia il punto di mille
Si ma come diceva void oggi la maggior parte della musica per il mercato è scritto con gli stessi principi dell’AI non è che cambi molto.
Boh, se guardate solo il prodotto finale non capirete mai.
PS - maledetti ingegneri senza nessuna sensibilità artistica.
Il mercato guarda il prodotto finale
Gli addetti ai lavori guarda come il mercato viene influenzato
Gli artisti artisticano per gli addetti ai lavori che guardano al mercato che guarda al prodotto finale.
hai ragione ellim ma da un bel po’ funziona così il mercato è questo 