… e deve ancora arrivare l’inondazione di merda vera che mi aspetto prossimamente.
Già ora mi trovo svariati video su YT, pezzo di X ricantato da Y… AI cover.
oppure sui subreddit gente che spamma “vi piace sto pezzo stoner, fatto con un AI”?
No, non me ne sbatte un cazzo del tuo SPAM, fatto senza nessuna abilità, totalmente irrilevante sul lato artistico, che aumenta sempre di più il mare di merda in cui devo tuffarmi ogni volta per trovare musica valida (e in generale prodotti culturali validi)
Quindi infilatela nel culo la tua AI di merda, perchè l’unica cosa che può generare è la tua merda.
Grazie per l’ascolto, vi invito caldamente ad inserire i vostri insulti e bestemmie.
Ma infatti, la cosa più bella di questa musica è che i rompicoglioni che stracciano le palle a suon di “non siete più quelli di una volta, erano meglio i primi dischi” possono prendersi le loro sonorità su cui son fossilizzati e morire nella loro merda
Questo perchè lo schifo che passa alla radio o che scala le classifiche su Spotify è merda sotto forma di note musicali purtroppo.
Ormai non è di certo nuova la notizia che la maggior parte dei brani da top 10 sono tuti basati sulla stessa progressione armonica (I-V-VI-IV e inversioni varie di quella stessa progressione) che risultano tutte simili all’orecchio perchè si sa che funziona bene quindi minimo sforzo massima resa, ma c’è un altro fattore di cui non si parla granchè che in egual misura ha peggiorato la situazione ovvero i “beat” utilizzati.
Me ne tengo sempre ben alla larga ma è impossibile non aver sentito per sbaglio qualche pezzo trap o reggaeton in giro e non notare la totale e assoluta identicità delle ritmiche, drum pattern o beat utilizzati, anche senza ai siamo invasi da una marea di pattume del tutto identico, senza il benchè minimo di ispirazione o un minimo di creatività.
L’AI sarà l’ulteriore passo nello schifo totale visto che ricordo che già in Giappone alcune etichette discografiche stavano sperimentando le idols virtuali, sarà meraviglioso vedere un futuro in cui nulla di cui verrà presentato avrà alcunchè di umano e sarà tutto generato da un ai.
Momento importante per concetto importante: qualunque sistema generativo è PER DEFINIZIONE impossibilitato a produrre arte in quanto privo di qualunque intenzione artistica.
Chi spaccia sta roba per arte o la consuma come arte andrebbe (artisticamente) fucilato.
Ma andrebbe fucilato chi la produce e poi prova a sbattermela in faccia a prescindere , perchè ognuno produce la propria immondizia ma poi nessuno va a metterla davanti il portone di casa degli altri (o se lo fanno andrebbero presi a schiaffoni)
Se uno si masturba a casa sua è ok, ma se lo fa per strada viene arrestato, dovrebbe essere così anche per questo tipo di onanismo mentale.
Perchè impegnarsi a scrivere qualcosa di nuovo quando puoi rubare qualsiasi cosa a patto che l’autore sia morto da almeno 70 anni e il suo lascito diventi di dominio pubblico.
Purtroppo viviamo un internet che nel futuro prossimissimo sarà composto per gran parte del suo volume da sistemi generativi che si spammano rumore a vicenda, perché i soldi vogliono questo.
C’è da sperare in una fase punk post Web 3 dove si riconosce il valore della roba non griftata.
Dio sollevami dalla tentazione di rispondere a questo post, dammi la forza di resistere alla calligrafia invisibile della ragione che sfugge tra le righe di queste parole. Concedimi la saggezza di discernere l’età dell’anima dalla cronologia terrena e la pazienza di comprendere le vie misteriose attraverso cui l’amore sceglie di manifestarsi. Illumina la mente di chi legge affinché possa trovare equilibrio tra giudizio e comprensione, tra il sorriso ironico e l’empatia profonda. Infondi nel cuore di tutti noi la capacità di vedere oltre le apparenze, riconoscendo che ogni relazione, come ogni percorso di vita, è un intricato mosaico di scelte, circostanze e destini intrecciati. Amen.
Perché sono letteralmente la stessa cosa. Tutti i principi fondativi per come viene scritta e prodotta la musica che passa in radio sono esattamente gli stessi dell’AI
la penso come te, tra l’altro quello che sento di autogenerato al momento mi appare parecchio piatto. Direi uniforme, bidimensionale.
Di recente mi da proprio fastidio uditivo la resa audio di sti pezzi.
Sembra come se vi sia una sottostante “sporcizia” acustica che non riesco a spiegare bene ma la inizio a percepire negli ascolti ripetuti.
Tanto che mi sembra proprio una “firma” dell’algoritmo. Come se fossero dei micro campioni tagliati con l’accetta equalizzata a sentimento e poi rimessi insieme con l’attak.
Manca “l’anima”. O forse meglio dire non si è ancora visto uno “strumento” un virtuosismo di nuova fattura mai visto prima. Una poetica esecutiva. Un vissuto fosse esso digitale. Un Neo che deve ancora palesarai. Un sentimento insomma.
Come avere un martello e sei li a piantare solo chiodi. Bello ok, come farsi una sveltina, poi però dopo un po ti scassi il cazzo e li si apre un bivio. A destra le meteore a sinistra gli immortali.
Secondo me siamo anche ai vagiti di un nuovo set di strumenti a disposizione di un artista.
La domanda che mi nasce è se saremo in grado di riconoscere i nuovi artisti che sapranno maneggiare a livelli di assoluto valore culturale questi nuovi pennelli.
Non lo so, non mi sento tanto ottimista, ma devo anche ammettere che la fuori c’è anche gente molto ispirata.
