La ggente non sa scrivere !!1!



Mauer ha riportato il pensiero dell'accademia della crusca, che smentisce la mia tesi, fammi un fischio quando ti svegli Blake.
Cmq, mi è passata circa mezz'ora grazie a questa stronzata, è ora di tornare a casa.
No dai, stai trollando.


Addirittura

L'esempio di "qual è" e "qual'è", più che far riflettere su quale delle due forme sia il caso di assumere come corretta(tanto ormai si sa che è quella senza apostrofo), dovrebbe far riflettere su che cosa sia la grammatica che noi usiamo.
La grammatica non è nient'altro che un coacervo, un insieme di convenzioni, di regole e di esempi letterari che si sono accumulati in secoli di storia della lingua.
"Qual'è" per molti linguisti non è un errore, è la convenzione di usare l'altra forma che lo fa diventare errore. Lo stesso parlare di "errori" è un errore.
Il problema è proprio in questo, quando si parla di grammatica tradizionale: non ha NIENTE di scientifico, non ci sono criteri che seguano una logica unica, voglio dire ancora la grammatica tradizionale mi deve spiegare le frasi nominali, che teoricamente non potebbero esistere.
Perciò quando si parla di grammatica bisogna capire prima di tutto che niente è così indiscutibile, non è un qualcosa di sacro e intoccabile, ci sono libri interi che la demoliscono pezzo dopo pezzo.

Poi il sito dell'Accademia della Crusca mi è sembrato sempre uno strepitoso paradosso
Io ho capito che Niiyijiiyjimiae avesse risposto "l'apostrofo" per dire quale fosse l'errore ricorrente negli esempi riportati dal thread starter, non per sottolineare quello in "qual'è"

A me capita spesso di leggere gente che confonde centra con c'entra e viceversa con disinvolta nonchalance.




dopo questa il 3d non ha più ragion d'essere..


one post one kill


Veramente ne sta uscendo una bella discussione. Ci sono alcuni utenti che "discutono" oltre ai classici ROTFL ...


Ma possibile che rompi le balle a tutti? Boh, che gusto ci proverai cazzo.
tra l'altro quello da un certo punto mi stupisce è quanto in un forum di questo genere, dove vengono utilizzati e mischiati vari livelli di linguaggio, da quello tipico del lulz a quello tecnico legato a internet, giochi (per esempio il per me incomprensibile linguaggio di WoW) ecc., ci sia mediamente un livello grammaticale/ortografico/sintattico a volte superiore rispetto anche a quello dei quotidiani e delle riviste, quindi di gente che lo fa per lavoro

tenendo conto anche del fatto che spesso i messaggi si scrivono di fretta, sotto effetti di sostanze psicotrope() oppure ad ore improbabili della notte. Condizioni che notoriamente non aiutano il bello stile

se studiassi lettere o qualcosa del genere probabilmente proporrei una tesi del tipo "Il Grammar Nazi, ultimo baluardo della lingua italiana. Il forum di NGI come l'accademia della crusca"


Secondo te la gran parte dei giornalisti è gente intelligente e colta o non sono altro che scribacchini della malora? Il punto è lì.
Mi è capitato di leggere cose, sui giornali o sulle riviste, che voi umani non potreste nemmeno immaginare.
Per rispondere al thread starter :
perchè non leggono.

O si limitano a Moccia e ai vampiri gay stalker della Meyer



perchè no? il diritto funziona allo stesso modo: è una scienza che ti dice cosa è giusto e cosa è sbagliato in base alla forza di imposizione di una visione del mondo. un grammatico, per quanto ne so io, non ti dice che una forma è errata o meno, ma dice quella che è "prevalente", nel senso che è più usata, accettata e trova riscontri nelle fonti linguistiche del passato.
ennò... solo perchè ci stanno ragazzine che si strappano i capelli per gli attori di twilight & co., o che si leggono il libro dopo aver visto il film, non puoi accomunare i libri con la merda del cinema.

Fatta male oltretutto, e dopo il primo...non ho visto i seguenti di comune accordo con 2 lettrici della Meyer.
I vampiri gay stalker della meyer li vedi cosi solo al cinema.

Tra un po ci buttano di mezzo Stephen King e Tom Clancy perchè ogni tanto si trovano errori grammaticali, o film che tentano di riprodurre il libro in maniera merdosa.

A questo punto prendiamo i libri scritti da autori meridionali, che riportano vari errori grammaticali, o 3/4 di libro scritto in dialetto.

Non centra un cazzo, punto.


E invece no. E' giusto il tuo ragionamento, il problema è che il "grammatico" non ragiona affatto così. E' il linguista che ragiona così, il grammatico pretende che tu impari le regole e che ci sono cose GIUSTE e cose SBAGLIATE.
La linguistica ha cercato di ricostruire la logica intorno a quelle convenzioni che sono proprie della grammatica.
Il problema vero è che la linguistica non entra nell'insegnamento, si è rimasti al livello della grammatica così detta "razionale", quella illuministica che pretende di essere "universale",che non sbaglia, che non si autoanalizza.
Ah,poi parlare di "prevalenza" è parziale, bisogna considerare non solo quanto si usa una forma, ma come si usa, in che contesti. Se ti interessa guardati qualche atlante linguistico, sono una figata pazzesca

Come volevasi dimostrare.
Si blake hai un po rotto il cazzo eh.







Su questo (purtroppo) ci sarebbe da discutere.
Il mondo va avanti per maggioranza e sono pronto a scommettere che tra una decina d'anni termini come "po'" e "pò" saranno ugualmente accettati; tra trenta "po'" sarà considerato arcaico. Al pari di "gioco" e "giuoco".




non conoscevo questa distinzione metodologica tra linguisti e grammatici, mi fa piacere averla scoperta. mi chiedo però se le regole grammaticali apprese tra elementari e medie inferiori siano state veramente così inutili come tu dici. la grammatica in fondo ha una sua logica, una struttura coerente, se non armonica.
alcuni miei amici hanno imparato il latino con un metodo, del quale non ricordo il nome, che si basa sul parlare la lingua come se fosse viva, come l'italiano, imparando frasi come "ego sum Caius" e dialogando in classe in latino, tralasciando l'aspetto grammaticale. il sistema post anni '70 dovrebbe fare lo stesso con l'italiano?