La "CRISI" senza fine


scizo, l'obsolescenza pianificata si studia in economia, non è il frutto di un sogno. poi ovviamente ci sono altri fattori che concorrono alla sostituzione/ricambio/malfunzionamento di un oggetto. ho visto un documentario qualche tempo fa proprio sull'argomento, prendevano in considerazione i frigoriferi creati nella germania ovest rispetto a quelli dell'est. il tedesco dell'est a cui avevano fatto l'intervista ancora non aveva cambiato il frigo ne aveva dovuto sostituire la lampadina interna, e l'aveva comprato negli anni 70 . quello dell'ovest ne aveva cambiati 5/6.
Ok Projo .
sorry per lo stupro del nome
Cmq lasciamo perdere capitalismo e risorse del pianeta limitate ..
L' obsolescenza esiste ma senza conoscenze non si capisce e quindi ci si limita a pensare che un oggetto si sia semplicemente rotto .. di fatto nessuno si chiede mai il perchè un qualcosa si è rotto , ma ad esempio io che sono un smanettone aggiusta tutto , spesso mi trovo davanti guasti banali o blocchi banali ..
Ora io a casa aggiusto diverse cose , e vi dico che l' obsolescenza non si arriverà a combattere , il motivo e che il costo orario è elevato e quindi le riparazioni avrebbe un costo di manodopera enorme , e spesso quando c'è in gioco la tecnologia con circuiti stampati in micron non si riesce a comprendere il loro funzionamento come si faceva una volta con le vecchie circuitterie.
Quindi sistemare beni come ha provato il tipo con la stampante , lo devi fare come hobby , perchè se il tipo considerasse il tempo che ha perso per cercare informazioni , smontare la stampante , studiare circuiti , se gli dessimo un costo orario , avrebbe già speso piu che ha comprare tutto nuovo.
Ora vi faccio alcuni esempi.

Le stampanti mi stanno sul cazzo a priori , non riesco a sopportare che molte non ti lasciano stampare in bianco e nero quando hai la cartuccia a colori esaurita , però uno se si mette riesce a trovare il bypass o elettronico o meccanico ..
Basta vedere da quando sono state introdotte metodologie di ricarica del inchiosto personale , molte pur riempiendole non funzionano proprio perchè vengono bloccate a livello di chip , il che è una cosa che non ha un senso .. però anche qui smanettando si fa tutto.

Prendiamo i telecomandi , certe tastierine , apricancelli , etc .. vengono fatti in una maniera oscena , praticamente la gomma della pulsantiera dietro ha un carboncino che chiude un contatto sulla scheda , sti carboncini sono fatti di merda , quindi dopo un po di utilizzo smettono di funzionare .. 1 pezzo di stagnola incollato sul carboncino consumato e tornano nuovi in 5 minuti , naturalmente il sistema che utilizzano loro e fatto per usurarsi , e poi la gente li sostituisce ..

Le batterie al litio dei portatili ad esempio spesso smettono di funzionare , ma non sono rotte , tutto si nasconde dietro a un circuito di protezione che "simula" il guasto quando si verifica una situazione di undervoltage.
Ora le batterie al litio non devono essere mai scaricate sotto una tensione di soglia , e questo e giusto , ma da un test effettuato ho notato che molti circuiti lavorano a una soglia maggiore di quella di undervoltage ..
Ad esempio se la cella non può scendere sotto i 3v , quel circuito dice che non può scendere sotto i 4 v .. con il risultato che se una cella per un caso ( magari scaricata al freddo , e spostata al caldo ) passa a 3,5V va in protezione e sarà da buttare perchè non si ricarica .. ho fatto un po di esperimenti in passato forzando la ricarica ( naturalmente prima controllando che non fossero sotto l' undervoltage delle celle ) e queste hanno ripreso a funzionare ..

E cosi per altre cose ... alcune anche rischiose , mi vengono in mente 2 , i pedali delle macchine da cucire che hanno condensatori in alternata sottodimensionati , e le prese delle stufette elettriche piccole a 10A .. sono cose incredibili che a vederle e capirle uno non può non dire "è un miracolo se non si guasta"

Però ripeto , se fosse un lavoro sarebbe stupido perdere 3 ore per magari cambiare un cuscinetto di merda a un mulinex e farlo tornare nuovo , quando in vendita lo trovi a 30€ con garanzia, lo si fa per hobby e finita li ..
Io ho sempre cercato di non buttare niente .. però mi rendo conto che se mi trovo i pennelli a meno di 1€ , ha un costo maggiore pulirli che buttarli ..
scusate ma l'obsolescenza programmata non c'entra un beneamato niente con la crisi anzi, paradossalmente è un fattore mitigante. il problema deriva principalmente da due cose.
1) il keynesismo finanziario, per cui lo stato e la collettività si fanno carico dei costi del sistema finanziario mediante l'assunzione di debito (salvataggi di banche, mutui).
2) la il maggior rendimento della sfera finanziaria rispetto a tutto il resto, per cui i soldi al posto di venire investiti in attività produttive (creando 100 posti di lavoro) vengono ballati al casinò creando 5 posti di lavoro e drenando ricchezza.

se vi posso consigliare un buon libro per capire la crisi eccolo
http://books.google.it/books?id=swIoAQAAMAAJ&q=great+financial+crisis&dq=great+financial+crisis&source=bl&ots=EDEW7cX40O&sig=0f8IFKMt0Waqwmeevr9-8o52O3I&hl=en&sa=X&ei=UmV3ULeeJoqPswbRjIBY&redir_esc=y


Questi pannelli sono davvero buono per la produzione di energia elettrica un po 'di efficienza.
il punto non è che "omg ci sono poche risorse!" il problema è che ne sprechiamo in quantità esagerate, diversi studi dicono che con l'uso razionale delle risorse del nostro pianeta, ci vivono ben più 7 miliardi di esseri umani e anche in ottime condizioni di vita ovviamente tutto questo cozza parecchio contro il concetto di "capitalismo" (ove non per nulla uno dei paesi più "spreconi" sotto ogni punto di vista sono gli USA ) .
aridaje, per quanto possa essere un problema serissimo l'iperutilizzo di risorse naturali, questa roba NON E' la causa della crisi.
la causa della crisi è il semplice fatto che se ho 100 in mano ed ho l'opportunità di investirli ho due strade: o produco scarpe e faccio 130, impiegando 100 persone, oppure me li ballo al casinò impiegando 10 persone e faccio 150 (sapendo pure che se defaulto probabilmente mi salvano il culo).
Visione semplicistica e approssimativa, le cause della crisi sono da ricercarsi nell'abbandono del Gold Standard.
Se vabbè


argomenta
ma il bot che mi ha quotato cambiandomi le parole need ban


Nessuna bolla puó gonfiarsi oltre misura senza abbondanza di moneta e negli ultimi anni la condizione in cui si é trovata la valuta americana ha avuto un ruolo centrale da quando, nel '71, Nixon dichiaró decaduta la convertibilitá del dollaro in oro (che segna la fine del sistema dei cambi fissi). Di conseguenza con la fine del sistema di Bretton Woods - e quindi della fissitá delle altre monete col dollaro - la strettissima collaborazione delle banche centrali viene meno e comincia una sorta di "anarchia monetaria" nella quale mancano la disciplina e che aveva caratterizzato l'unitá monetaria fino ad allora.

Dagli anni settanta ad oggi la Fed é stata di manica estremamente larga nell'elargire moneta per qualsivoglia motivo innescando una crescita basata sul debito. Questo ha causato una proliferazione enorme di bolle speculative (crisi asiatica, tutte le bolle immobiliari, bolla dot-com, crisi messicana, crisi argentina, etc). Il dollaro é stato sciolto dall'ancora che, in condizioni normali, limita la banca centrale dall'eccessiva creazione di liquiditá. Una politica economica piú accorta negli ultimi 15 anni avrebbe preferito una crescita piú limitata ma sostenibile, ma la veritá é che la crescita ad indebitamento degli stati uniti ha fatto comodo a tutti: ha praticamente trascinato l'economia mondiale.

La capacitá di emettere illimitate quantitá di credito da un'autoritá pubblica (e non solo privata, come le banche) ha creato un altro tipo di commodity dal grande valore: i titoli del tesoro americano. Ora cé da chiedersi perché gli usa stessi non siano ancora implosi. Presto detto, i titoli sono stati prontamente acquistati da un pase con un grandissimo avanzo, la Cina, che si é comportata da calmiere e ha evitato che si creasse un livello di inflazione abominevole.

Il debito pubblico usa é un perfetto esempio di "asset inflation". Ci si illude di diventare piú ricchi (nel 2002 Bush firmó il Dream Dowmpayment act che garantiva immobili a prezzi contenuti per tutti i non proprietari, alimentati dall'emissione di moneta) il che nutre ancora di piú il consumo a credito per garantire una continua crescita economica.

Fino al 2008 un mucchio di famiglie americane non solvibili o poco solvibili (subprime, come si dice in inglese) ha comprato casa affidandosi ad un mutuo. I mutui venivano cartolarizzati e trasformati in titoli finanziari immessi nel mercato, che continuavano a salire di valore, innescando una spirale speculativa di compravendita. Dalla crescita dei prezzi immobiliari sembravano guadagnarci tutti: famiglie, banche, l'economia mondiale in genere.

Il resto é storia.
cio che dici è vero però l'abolizione del gold standard non è stata un fulmine a ciel sereno ma rientra nel contesto della tendenza alla stagnazione del capitalismo post II gm.
questo stesso "ciclo di stagnazione" è ciò che ha reso appetibile il rendimento dell investimento finanziario vis a vis la produzione. Fai una buona ricostruzione storica tuttavia all'atto pratico oggi cio con cui abbiamo a che fare non è una in cui si pone la scelta gold standard si o gold standard no ma una situazione in cui
a) c'è la minaccia costante di una crisi da sovrapproduzione (o da sottoconsumo)
b)il consumo necessario per mantenere la baracca funzionante viene finanziato a debito
c) esiste il differenziale di cui dicevo aggravato dal ruolo di prestatore di ultima istanza della fed che "copere i rischi"


Non ho detto che si debba a tornare al gold standard, io ho solo analizzato le cause remote della crisi in cui ci troviamo adesso. La nostra crisi é solo l'ultima di una lunga serie (nella fattispecie scatenata dalla corsa dei prezzi immobiliari).. tutte hanno in comune una causa scatenante che é l'abbandono del gold standard. Paradossalmente, queste crisi furono risolte con ulteriori immissioni di liquiditá; le politiche espansive hanno gettato le basi per la bolla successiva.
Comunque, se ipotizziamo che gli accrodi di BW non fossero stati sciolti, si é propensi a credere che la cina avrebbe comunque convertito in oro gran parte delle sue riserve e che gli Usa avrebbero dovuto comunque svalutare il dollaro nei confronti dell'oro o sganciarlo da esso, non possiamo saperlo. Il punto é che ora il sistema economico é questo e non si torna indietro.

Per quanto riguarda il punto a) fai una comparazione con una crisi causata da un eccesso di sovrapproduzione, che é quella del '29. Tuttavia le caratteristiche generali sono differenti.. la politica economica era molto piú conservatrice e protezionista e la crisi fu causata, piú che dal crollo della borsa, dalla chiusura dell'economia globale. Inoltre noi viviamo in un'era carattaerizzata da un fenomeno che allora non esisteva, la globalizzazione. Ebbene con l'entrata di grosse nazioni nel WTO, abbiamo ancora enormi margini di assorbimento del mercato. Senza la globalizzazione i nodi al pettine delle bolle creditizie credo sarebbero venuti a galla molto prima.

Per ultimo, come dici nel punto c) la medicina usata per risolvere questa crisi rispetto a quella del '29 é completamente opposta: maggiore emissione di moneta, abbassamento dei tassi d'interesse, allargamento del deficit e del credito (almeno negli stati uniti), a differenza della politica di restrizione monetaria del trentennio, che peggioró le cose. In certa forma noi in europa, nell'immane sforzo di contenere il debito, stiamo percorrendo la stessa strada.

Ora c'é da chiedersi: una politica espansiva americana creerá un ulteriore bolla o migliorerá la situazione? Per contro, la politica europea deprimerá l'economia o sortirá l'effetto voluto? Qual'é la strada giusta da percorrere? Io sono pessimista per natura quindi penso che l'europa stia completamente sbagliando strategia, dato che si é gia dimostrata fallimentare. Considerato che il peso economica UE é maggiore di quello USA (per pil, volume di scambi commerciali, etc), imo siamo fregati.