La "CRISI" senza fine

http://www.youtube.com/watch?v=v3LMnJtrSvw

Voglio vedere se questo argomento lo avete affrontato o no.

Secondo il mio modesto parere la crisi di oggi, crisi finanziaria ed economica, parte proprio da lì, dall'obsolescenza programmata dei nostri prodotti quotidiani e dalla necessità per l'aggregato delle imprese di continuare all'infinito a soddisfare le richieste dei consumatori.

Il petrolio sta finendo, anche se "qualcuno" ha trovato il petrolio sotto l'Italia !!

Il grano ed altri prodotti da campo stanno diminuendo per colpa dei cambiamenti climatici

L'acqua potabile non è accessibile per tutti

Altre materie prime non sono infinite e prima e poi si esauriranno.

E come faremo noi consumatori ?


Sarebbe meglio se i nostri politici, quando parlano, partissero da queste considerazioni per farci capire che la crisi del 2008 non avrà fine se non con conseguenze drammatiche sulla vita di ognuno di noi.
Cioè ma tu ti svegli una mattina e decidi di scoprire l'aKKua Kalda?

Poi anche il tono del video è da :everyfuckingbodyfuckingpanick!!!!:.

"Marco trabacha con la stampante a géto de colòr sul folio de carta ma un bel di' està rompuda e tuto es bruto porque el fabricante ghe dighe de comprarne una nueva! Moriremo tuti!".

Benvenuto nel mondo in cui per far andare avanti "l'economia" gli oggetti non durano per sempre.
Ma comunque in ogni caso è una affermazione falsa di per sé. La prima cosa che un corso di design industriale ti insegna, ma l'ho trovato anche nei corsi di economia e di costruzioni, è che un altro fattore determinante sono le mode.
Io a casa ho ancora un televisore Séleco dell'80 e qualcosa, che è praticamente indistruttibile. Aveva un unico difetto: il meccanismo di accensione a pulsante, che a cambiarlo negli anni '90 è costato 10 mila lire.
Ora dopo 20 e rotti anni è ancora lì funzionante.
Ha un unico problema: è una tecnologia ormai obsoleta.
Ha soltanto una presa scart e il coassiale per l'antenna. Basta.
Più di così non ci faccio.

Poi va anche detto che il video è tendenzioso, perché le industrie sembrano un branco di leoni nascosti nell'ombra pronti a sbranarti.
Ti posso tranquillamente dire che non è così in tutti i settori.
Lì parlano di stampanti: grazie al cazzo. Le stampanti si sa da anni che i produttori per "mantenersi" gonfiano il prezzo degli inchiostri e dei toner.
Non è così in tutti i settori.
Senza contare che è molto difficile prevedere a tavolino quando un pezzo meccanico si romperà.
E' come dire che la FIAT ti produce le macchine con l'albero di trazione con "cricche" programmate pronte a farlo rompere per fatica meccanica dopo diversi cicli di lavoro per fartene comprare una nuova ... sogna.

Finitela con queste paranoie.
Anche perché oggi mi hanno fatto notare questo link: http://www.cadoinpiedi.it/2012/08/15/sfruttiamo_lacqua_oltre_ogni_immaginazione_sta_finendo.html

OH MIO DIO!!!!! LE ACQUE DEI SAUDITI FINISCONO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Questi grafici non vogliono dire una beneamata minchia.
Ogni continente e ogni zona ha la sua acqua.
Le acque del Friuli (non quelle imbottigliate eh) non finiscono in Sicilia.

Non moriremo tutti domani uccisi dagli alieni nazisti comunisti perculatori coprofagi amanti dell'acqua dolce.

Che le materie prime si esauriscano è un altro mito dell'isteria di questi anni. Basta riciclare. E cambiare il modo di utilizzare, per i prodotti di nuova produzione, questo materiale riciclato.

L'effetto più patetico che ho notato di questa crisi dell'isteria di massa del "IL MONDO VOLGERA' ALLA FINE PENTITEVI! PECCATORI FOLLI E SCELLERATI!", sono persone che prendeno materiale dalla discarica per farci altri prodotti . Su sky è passato un progetto di una casa che ha dell'allucinevole: muri fatti con fango e bottiglie vuote, perché i proprietari volevano la "casa totalmente passiva", probabilmente senza capirci un cazzo né di materiali né di coibentazioni.
Aladestra, leggendo i tuoi post sembra che tu viva su marte.

Le affermazioni sull'onda "decrescita felice" e "torniamo a zappare i campi" sono demenza pura, per mantenere lo stesso apporto alimentare utilizzando metodi tradizionali di sussistenza avremmo bisogno di n volte la quantità di spazio disponibile adesso, voglio vedere poi alla prima siccità o fungo parassita gli allegri contadini armati di zappe cosa faranno.
La gente si deve strappare dalla testa questi deliri che hanno inquinato i loro cervelli.
bhe negli ultimi 60 anni le riserve d'acqua dolce sono diminuite del 50% e la domanda raddoppierà nei prox 50 anni...in realtà ogni cittadino occidentale spreca una quantità d'acqua assurda ...ogni volta tirare lo sciacquone dell'acqua consumate la stessa quantità d'acqua con cui un intero villaggio ci campa un giorno......abitudini che noi consideriamo "igieniche"(tipo lavarci le mani dopo aver fatto i nostri bisogni o farsi la doccia tutti i santi giorni) in realtà sono perfettamente inutili e portano solo allo spreco d'acqua,i campi da golf consumano in una giornata tanta acqua quanto una nazione di piccole dimensioni etc


cmq ho visto recentemente un documentario sull'overfishing(The End of the Line) che sosteneva in maniera abbastanza convincente che ,se continuiamo di questo passo, per il 2048 l'intero ecosistema sarà compromesso


Dipende da dove abiti.

Per esempio Milano letteralmente galleggia su troppa acqua, il livello della falda è aumentato rispetto agli anni '8à, la metro verde ogni tanto finisce a mollo, etc etc. Ti garantisco che puoi lasciare il rubinetto aperto mentre ti lavi i denti che non c'è nessun problema.

In Sicilia invece sono a corto, e bisogna stare attenti.

Senza contare che l'acqua per usi domestici viene depurata e reimmessa nell'ambiente (fiumi, canali), quindi non è "persa".



Mi piacerebbe molto ritornare da dove siamo tutti partiti qualche milione di anni fà, cioè su MARTE !!!

Per quanto riguarda il ritornare a zappare per l'autosufficienza alimentare di un singolo stato, guarda che non è argomento da sottovalutare. Se in autunno ti ritroverai con i prezzi alimentari aumentati non ti lamentare. Ormai l'Italia dipende dalle politiche agricole altrui, invece di averne una nostra.

Se poi questa idea non ti piace, che alternativa proponi circa la politica agricola italiana e/o europea ?


si ma detto così sembra che tirare lo sciacquone porti le molecole d'acqua in un buco nero senza ritorno, in realtà riprendono il loro ciclo, tornano in depurazione, nei fiumi, in mare e via con una nuova evaporazione e conseguentemente piogga.
L'unica reazione chimica che "distrugge" le molecole d'acqua è la fotosintesi:

6 CO2 (Anidride carbonica) + 6 H2O (Acqua) + Luce → C6H12O6 (Glucosio) + 6 O2 (Ossigeno)

per poi ricomparire con la nostra respirazione:

C6H12O6 + 6O2 → 6CO2 + 6H2O + 36/38 molecole di ATP.

quindi rimanendo in equilibrio.

Dici che negli ultimi 60 anni le risorse idriche sono calate del 50%, dove sono finite?

Una delle cose che mi vengono in mente è l'aumento demografico, nel senso che ogni uomo è composto dal 65% di acqua (circa 4-5 litri), dovremmo quindi andare a vedere quanti siamo in più rispetto a 60 anni fa (da wiki nel 1950 leggo 2,5 miliardi) e vedere se in parte tornano i conti.

Altro che mi viene in mente possono essere falde dove l'acqua letteralmente scompare nel sottosuolo o sinkhole per non essere più recuperabile.

Vista così, insomma, l'acqua dovrebbe essere una fonte limitata ma non esauribile (rigenerante)
°


scusa?



siamo in odore di catastrofismo? guarda che la politica di sussistenza ha un'efficienza bassissima. Produrre con metodi arcaici significa quintuplicare i costi e gli sprechi a parità di quantità prodotta. Non so come tu possa avere idee così balzane.



E per fortutuna, direi, che l'agricoltura italiana è sussidiata dall'UE, così come tutte le nazioni comunitarie. Non corriamo il rischio di soffrire di un deficit agricolo, dato che siamo sempre in sovrapproduzione.



Veramente il lavarti le mani dopo aver fatto i tuoi bisogni evita di infettare te e tutti quelli che ti stanno intorno con tutto quello che passa dal tuo intestino, e non ci passa solo la materia metabolizzata.
E nemmeno esce la flora batterica intestinale simbiontica, c'è ben altro nelle feci. Altrimenti le chiamerebbero fosse STERILI, invece di fosse SETTICHE dove ci finiscono le acque nere .

Poi come ti è stato detto, dove hai trovato questi dati?
Perché è facile presentare percentuali ad minchiam.
Il pianeta Terra ha un ciclo di piogge tra i vari continenti che muove più acqua di mille dissalatori.
L'acqua piove, si ferma nelle falde, nei fiumi, nei laghi, nei ghiacciai (e comunque c'è tutto un ciclo). Potrà esserci un limite a quanto puoi usare queste acque, ma non puoi trattenerle fuori dal ciclo "perché l'acqua manca". Al limite la re-immetti nell'oceano.


immagino che sbracciandosi volesse intendere la desertificazione, la carenza di acque dolci etc etc.
lì ci può stare pure che la % di acque dolci diminuisca in favore di quelle salate, anzi è proprio ciò che sta effettivamente accadendo.
ma che non sarà mai un problema fintanto che la popolazione non inizi a sfiorare chissù quanti miliardi...


E anche in quel caso verrebbe in soccorso il soylent green.
C'è sempre posto alla mensa del Signore, purché qualcuno sia disposto a fare da pietanza.
Ci sarà sicuramente un fondo di verità nelle teroia sulla sovrappopolazione e sul sovrasfruttamento.
Il problema è che sono 100 anni che andiamo avanti a predirre la fine del mondo nei prossimi 20 anni, è ovvio che l'unico risultato che si è ottenuto è quello di diminuire l'efficacia delle argomentazioni in proposito.
Mi ricorda un po' quegli economisti che delle ultime 2 crisi finanziarie ne hanno previste 8


Con il commercio internazionale l'unico vantaggio di quella politica lo traggono gli agricoltori che guadagnano 5-6 volte tanto.
A spese di sovvenzioni e sopratutto prezzi degli alimentari svariate volte superiori rispetto a quelli internazionali.

Questo è un argomento che definire fallace sarebbe riduttivo.
Il motivo per cui le previsioni di "situazione irreparabile imminente" continuano a slittare è semplice: tecnologia che migliora costantemente e il fatto che essendo stati sollevati determinati problemi c'è chi ha fatto sforzi significativi per arginarli.
Il che non vuol dire che i problemi in questione siano stati risolti o che non siano mai esistiti, semplicemente che abbiamo guadagnato tempo per lavorarci sopra.

Per il resto non mi è ben chiaro il perché di certe risposte al limite dello scandalizzato in questo thread. L'obsolescenza programmata non è una teoria complottista per paranoici con il cappellino di stagnola, è un dato di fatto dell'industria moderna.
Al limite al riguardo si può scegliere quale scuola di pensiero abbracciare in merito: se si è tra quelli che credono sia un male necessario perché "mantiene vispa l'economia" o se si ritiene che sul lungo corso i danni che questo sistema crea, in termini di costi ambientali, spreco di risorse, ecc, superino di gran lunga qualsiasi possibile vantaggio.
Io mi conto senza alcun imbarazzo tra questi ultimi.


Tantissimi all'interno della professione economica su 2 crisi ne hanno previste esattamente 0 o blateravano cose tipo "i mercati non sono mai stati così stabili" fino a pochi giorni prima dello scatafascio



*



Sì ma l'obsolescenza programmata ... credo che sia abbastanza limitata la gamma di oggetti di uso quotidiano che rientrano nella categoria di quelli "programmati per rompersi appena possibile".
Per il momento è un male necessario quanto lo è, per fare un parallelo, il nucleare.
Quanto costa produrre abiti indistruttibili e comodi da indossare? Non credo che calze in kevlar siano proprio comodissime .
O che si riesca a produrre microprocessori con la tecnologia al silicio che non sia soggetto a decadimento, usura e rottura per uso continuo.
O auto in materiali molto resistenti a un prezzo accessibile (ma anche lì non vuol dire niente, ho già detto che le componenti meccaniche soggette a carico/scarico anche se non raggiungono mai lo snervamento sono soggette a deformazioni e non c'è niente che si possa fare con l'attuale processo produttivo). Forse si potrà sperare in nuovi materiali sintetici.


Io ci andrei molto cauto nel definire tutto quello che ci circonda a "obsolescenza programmata". Secondo me non ci sono processi produttivi che non possono essere pianificati a tavolino e assai più oggetti il cui processo produttivo per renderli virtualmente indistruttibili non è economicamente sostenibile .
L'obsolescenza programmata difficilmente resiste in mercati concorrenziali, al contrario i prodotti di oggi hanno una qualità sicuramente superiore data l'evoluzione di sistemi come il total quality management.
Poi è vero che un motore dell'obsolescenza è sicuramente il progresso tecnologico, gli impianti diventano vecchi più velocemente perchè ne fanno di migliori e più produttivi.

Detto questo non nego che ci siano delle questioni serie che riguardano lo sfruttamento delle risorse naturali (tra cui anche l'inquinamento), sottolineo solo che il continuo gridare al lupo da parte di molti è totalmente controproducente.
Io vivo da 23 anni e sono 23 anni che la fine del mondo è imminente.


siamo in odore di complottismo/catastrofismo? Io non capisco come la gente possa avere certe idee.