Ho scoperto da poco Beverly Kenney.
Voce stellare, mi dicono molto amata in jap e non capisco perchè non qui.
Sentite l’album Born To Be Blue.
Storia travagliata
di uscite recenti devo dire che a me gasano molto
Yussef Kamaal - Black Focus
Kamaal Williams - Wu Hen
Tigran Hamasyan - The call within
Joe Armon-Jones - Turn to clear view
Trioscapes - Digital Dream Sequente
T.R.A.M. - Lingua Franca
Mehliana (Brad Mehldau & Mark Guiliana) - Taming the dragon
Tigran Hamasyan a mio avviso una spanna sopra a tutti
Ma quello di yussef kamal non era uscito anni fa? (non l’ho sentito ma ricordo la copertina)
edit - meh sono ubriaco, pensavo fosse il thread dei dischi nuovi, scusate
sì potevo anche specificare che recenti = negli ultimi 10 anni
Rispetto all’apertura è roba supernews
il mio recente invece
bellino, molto positivo e accompagnato dalla cinguettante voce di questa cantante
Prosegue la mia esplorazione nel campo del piano jazz, e in particolare di Zorn e di Nina Simone
Di Zorn ho deciso di star dietro alla roba che ha fatto con Brian Marsella perché Calculus mi è piaciuto un sacco, e allora mi sto ascoltando The Hierophant, album del 2019 simile nell’approccio ma con una forma-canzone più standard (invece che due brani da 20 minuti abbiamo 9 brani più canonici di 4-5 minuti l’uno)
Di Nina Simone ho ascoltato High Priestess of Soul che, lol, ho scoperto contenere due tracce scritte insieme a tale Andy Badale, che non è altri che… lui
Bel disco anche questo, meno jazz di altri che ho ascoltato della Simone, a partire dagli arrangiamenti che si portano dietro una band bella ampia
Io l’ho messo nelle colonne sonore top… perché è un grandissimo
uscito a settembre dello scorso anno
me l’ero perso proprio. tra i top tranquillamente l’avrei messo
Scoperti questi ragazzi inglesi, questo loro album del 2018 mi sta piacendo
recuperati anche io Calculus e The Hierophant (piaciuto molto quest’ultimo, the magician e the lovers veramente belle)
OFF TOPIC (perchè non mi sembra sia jazz):
se non l’hai già fatto ascoltati gli Electric Masada At the Mountains of Madness suo, scoperto al tempo con questo disco per me tra i suoi top era venuto anche all’ auditorium qui a Roma a suonarlo e me l’ero perso però
Danke, ascolto!!
Io sto esplorando un po’ di qua e un po’ di là e sono finito su Bollani, in particolare sul Danish Trio. Che impatto rispetto a Zorn come passare dai Napalm Death ai Sum 41
Mi sta salendo la scimmia per Cannonball, tanta roba
jazzy hip hop strumentale
secondo me chi ama i calibro non disdegna questo album tra l’altro stessa etichetta loro
Segnalo questo album incentrato sul flauto (che non ho mai approfondito molto come strumenti) di Bobby Humprey.
Fancy Dancer - 1975
Molto orecchiabile e “smooth” (veramente però :asd.)
a proposito di strumenti “inconsueti” per il jazz, come non citare l’immenso Toots Thielemans, qui in un altrettanto inconsueto duo con Jaco al piano:asd:
Io sto continuando col mio piano jazz plin plon plin
Bollani nel Danish Trio mi è piaciuto. Ho ascoltato un disco a caso, Gleda, e mi è sembrato un disco bello morbido e delicato senza essere noioso. Bellino, ascolterò altro
Poi ho ascoltato un disco dal nome bellissimo, DALLA PROSPETTIVA DI GAGARIN degli Est, un trio norvegese capitanato da tale Svensson, pianista leggo morto giovane in un incidente da sub. Il disco è di fine anni '90, parte in maniera direi standard poi ammoderna il suono e tira fuori roba molto interessante tipo questa:
Bello, mi sta piacendo, anche qui approfondirò
Poi ho provato con un disco in studio con Keith Jarret, Tales of Another (registrato sotto Gary Peacock Trio). Ho mollato alla quarta canzone, onestamente ho di meglio da fare che ascoltare una roba del genere (andate a 13:50 ad esempio):
Ma vi pare? GNIGNIRIGNIGNIIIII MA COSA CAZZO FAI STAI ZITTO E SUONA boh mi ha triggerato in una maniera incredibile
magari è preso da un live e c’era qualcuno con problemi nel pubblico
Ma poi non ho capito perchè Mustaine che raglia ogni volta che apre bocca rovinando qualsiasi canzone va bene e invece per un po’ di sano scat che fa parte della cultura jazz ci son queste reazioni spropositate.
oppure quando lo faceva il grande lucio
va tutto bene