Italiani pizza mandolino distorto

Ovvero il thread sulle primizie musicali italiane

Partiamo dal presupposto che l’Italia musicalmente spacca, e in passato ha spaccato moltissimo. Purtroppo, come in molti campi, soffriamo di sudditanza psicologica verso il mondo anglosassone, soprattutto per quanto riguarda il rock e il pop, e a questo va affiancata una industria musicale molto indietro e molto miope, per cui anche gruppi musicali dignitosissimi e con una storia solida alle spalle devono arrabattarsi per campare perché di sola musica non vivono.

Pippone a parte, parto a parlare di due realtà di primissimo livello:

CALIBRO 35

Ancora in fotta per un concerto che mi ha gasato più di quanto pensassi, e in attesa del disco nuovo, mi sto riascoltando qualcuno dei vecchi dischi. I Calibro, per chi non li conoscesse, sono nati come gruppo ispirato ai film poliziotteschi italiano degli anni '70, e col tempo hanno sviluppato una loro autonomia musicale e una impronta riconoscibilissima, fatta di canzoni strumentali, ricchissime di groove, dove chitarra, tastiere e strumenti a fiato si rubano gli spazi per i soli e le fughe.

Dischi consigliati: Traditori di tutti, S.P.A.C.E. (che per me è il loro migliore)

La seconda ve la posto fra un po’ :sisi:

1 Like

I calibro 35 penso di averli visti a bruxelles anni fa al cinema, che suonavano la colonna sonora di uno dei film polizieschi in diretta mentre il film andava. possibile?

il gruppo italiano che ho ascoltato di piu’ negli ultimi 2-3 anni sono i talco invece

https://www.youtube.com/watch?v=3SgcaZCLJFk

non capisco un cazzo di quello che dicono però quindi non so se contano come italiani :asd:

Possibile, a Bologna due anni fa hanno musicato dal vivo Milano odia: la polizia non può sparare. Sboronissimo :rulez:

Spotify mi ha consigliato questi e mi sono piaciuti subito. Poi ho aperto sto video loro e vabè subito messo nei preferiti:

Bravo, buoni pure i Nu Genea. Fino a qualche anno fa si chiamavano Nu Guinea, e avevano tirato fuori Nuova Napoli che è proprio un bel disco

Si infatti sono stati veramente una piacevole sorpresa. L’italia ha dei talenti che levati. Molto piacevola tutta la loro discografia.

Questi mi ingrifano pure parecchio.

Questi anche una bella sorpresa scoprire che erano bravi da prima di x-factor.

anche io spacco :rulez:

Super sexy palka :lode:

Appena pubblicato e da venerdi in rotazione più volte al giorno sul mio iphone:
Disco di Daniela Pes, prodotta da quel fottutissimo genio di Iosonouncane
Cantanto in Gallurese e in una lingua inventata (come fanno i sigur ros)

e parlando di IOSONOUNCANE non si può non citare quello che probabilmente è il migliori disco italiano degli ultimi 10 anni

Ne avevamo forse parlato un po’ a suo tempo, ma a me l’ultimo di Iosonouncane è passato proprio oltre. Ci ho dedicato tempo e l’ho pure visto dal vivo, perché DIE mi era piaciuto proprio tanto, ma con sto IRA si è indirizzato verso sonorità e scelte stilistiche che a me non fanno impazzire e, in generale, mi pare si sia anche un po’ montato la testa

Anche sta Daniela Pes ad esempio non mi dice granché :dunnasd:

Obbligatorio per quanto mi riguardi

per me è calato da quando ha collaborato con Dardust (ovviamente :asd:)

Seguiranno: Murubutu e Claver Gold :sisi:

1 Like

I Flashgod Apocalypse.
Francesco Paoli era il batterista, un dio, attualmente è frontman, chitarrista e compositore. Ha lasciato il posto a Eugine alla batteria, un viennese anche più veloce e (forse) più preciso di Francesco, perché si allena come un pazzo, ma il tocco di Francesco secondo me era inimitabile.
E comunque spaccano. Non avrei mai pensato fossero italiani :asd:
In genere qualsiasi tipo di symphonic metal mi ha sempre fatto cagare, ma loro sono geniali.

:nono:

vabbè aspetta il nuovo disco di iosonouncane che esce a Giugno con Paolo Angeli che secondo me sarà con un sound diverso

Ah vedi, buono. Di sicuro lo ascolterò con curiosità :sisi:

Il più grande gruppo italiano degli ultimi 20 anni e passa sono gli ZU.
Nessuno ha un live con Mike Patton presentato da Danny De Vito che usa una tovaglia come toga romana:

Li ho visti una decina di volte e hanno sempre portato uno show perfetto, intenso e senza nessun compromesso, in tutte le situazioni possibili. Dal palco piccolo del Magnolia a quello del Roadburn, passando per un concerto su un prato davanti agli scavi di una villa romana con ospite Mats Gustafsson:

Tra quei pazzi attorno c’è anche la mia faccia :asd:

"John Zorn described the band as creating “a powerful and expressive music that totally blows away what most bands do these days” :lode:

2 Likes

Boh io di roba italiana ascolto solo i Calibro e gli Ufomammut, datemi cose che infrangono i pregiudizi :sisi:

Gli Zu di Para infrangono i pregiudizi e offendono il buon senso. Vai con Igneo o Carboniferous, che sono i due migliori nonché gli unici che io conosca :sisi:

oltre ai citati che sono un più bello dell’altro (ma gli Zu :lode: visti due volte dal vivo)

aggiungo lui, Dario Licciardi aka Alek Hidell, 34enne produttore e musicista cagliaritano, già collaboratore del compaesano Iosonouncane in “Die” con il suo primo album di esordio:

loro li amo ormai non ne sbagliano uno di disco per adesso e mi piacerebbe tanto vederli dal vivo:

lui è un cazzo di genio, se avete scoperto da poco la synth di questi ultimi anni non può mancare:

un po di elettronica sperimentale veramente gustosa: